sbagliata
Ho
la fortuna (si fa per dire) di abitare accanto ad un bar diventato luogo di
ritrovo alla moda. Proprio sotto casa mia, grazie alle prossime elezioni
comunali, c’è il centro della politica locale. Segno che il quartiere Barracca
sta acquisendo importanza, almeno la domenica. C’è un grande via vai di gente, aspiranti
ad incarichi di governo o di sottogoverno (locale), ex consiglieri e aspiranti
consiglieri, ex assessori e aspiranti assessori, amici e supporter di questo o
di quello. Tutti sperano in future prebende. Si discute di alleanze, di
pacchetti di voti, si pesano i voti e si fanno previsioni. Ci si incontra, ci
si annusa, grandi strette di mano a destra e a manca, ad amici e ad avversari, e baci. Questa è democrazia!. In queste
occasione un bacio non si nega a nessuno (Cuffaro docet). Ognuno giustifica o
spiega le sue scelte, da la sua versione dei fatti che può cambiare a seconda
dell’interlocutore. Nessuna discussione su ciò che serve al paese, sulle
urgenze, nessuna discussione su trasparenza, legalità, su come sviluppare il
senso civico dei cittadini e la loro partecipazione attiva allo sviluppo del
paese, su come evitare gli errori del passato. Ci
sono quelli pro e quelli contro il Sindaco uscente. Ci sono quelli pro pronti
ad andare con l’altro, e quelli contro pronti a diventare pro. A volte è l’unica
strada rimasta per arrivare al loro scopo. Tutti hanno uno scopo, un interesse,
un ideale … sistemare un figlio, un parente, un amico, un terreno, una
necessità. Tutti hanno un obiettivo da raggiungere. Qualcuno ha un figlio da
lanciare in politica per non disperdere il pacchetto di voti. Anche i voti si
tramandano …
Ad
un tratto si diventa compagni di viaggio, si formano le squadre, si
stabiliscono gli incarichi, le zone d’influenza, cose che bisogna mettere per
iscritto: le strette di mano valgono solo per i saluti … gli impegni vanno
messi su carta e sottoscritti. Si sa, sono tutte brave persone gente di parola
ma è meglio metterle nero su bianco certe cose.
Poi,
inevitabilmente, da compagni di viaggio diventano compagni di merende. E qui
iniziano i guai. Nessuno è contento del pezzo di merenda che gli tocca. Tutti
vogliono un pezzo più grosso, anche i pesciolini piccoli. A volte anche un solo
voto può decretare la fiducia o la sfiducia ad un Sindaco, il benestare o la
bocciature di un progetto.
E il programma? Quello è affare di poco conto, sono tutte promesse che
non potranno essere mantenute, il programma è la normale amministrazione, tutto
il resto sono sogni. Non ci sono soldi è una scusa valida sempre. L’importante è
dare l’impressione che tutto cambierà … per non cambiare niente. Alla fine burattinai
e burattini si daranno addosso, si divideranno, si rimescoleranno, si
ricomporranno per un prossimo viaggio … verso nuove elezioni … nuove merende.
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