martedì 25 settembre 2012

Una crocetta su Claudio Fava ...



per usare bene l’arma del voto il 28 ottobre.
Massimo rispetto per Crocetta e alcuni altri, sicuramente mossi da buone intenzioni, ma io sulla scheda metterò una crocetta su Claudio Fava.
Solo così, a mio avviso, potremo sperare in un’altra politica e un altro futuro per noi siciliani.
Tuttavia, non è sufficiente limitare l’azione al solo voto. È  un grave errore chiamarsi fuori dopo il voto. Dovremo partecipare alla ricostruzione. Dovremo vigilare. Esigere trasparenza. Ognuno di noi, ogni cittadino, deve tornare alla responsabilità e contribuire alla costruzione del bene comune facendo bene il proprio lavoro ed esercitando ogni giorno i doveri e i diritti civili.
Rivendichiamo i diritti avendo sempre presenti i nostri doveri. È un diritto e anche un dovere esigere la buona politica, il rispetto delle leggi, il controllo del rispetto delle leggi, la soluzione dei problemi, una puntuale informazione, trasparenza, giustizia sociale, la partecipazione politica, il lavoro, lo sviluppo sostenibile, l’equilibrio ecologico, la difesa ambientale, la salvaguardia dei beni comuni:  chiunque vinca.

Solo se sapremo essere buoni cittadini potremo avere buoni governanti e amministratori.

sabato 22 settembre 2012

Un'altra politica, un'altro futuro



LE CARTE DI GOVERNO
di Claudio Fava
candidato alla Presidenza della Regione Siciliana 

"Non ci sono parole nuove che siano capaci di descrivere il declino in cui è stata gettata la Sicilia. Clientelismo e corruzione, assistenzialismo e dissipazione, disoccupazione e mafia, sperpero e dissesto al limite della bancarotta. Sono ancora vecchie parole quelle che siamo costretti a pronunciare, vecchie parole consunte di cui si è nutrita, a spese dei siciliani, la vecchia politica delle promesse e degli inganni, delle attese e dei tradimenti. Ci sono invece parole nuove, responsabili, necessarie. Per recuperarle occorre una rottura culturale con un passato da recidere senza più indulgenze. Tocca a noi mettere al bando la vecchia e trita immagine di un Sud assistito e clientelare, immobile e rassegnato. Facciamolo senza demagogia, senza nuove retoriche, usando con semplicità e schiettezza le parole per quelle che sono. ..."

Per continuare a leggere la presentazione di Claudio Fava e le carte di governo clicca sull'immagine.


mercoledì 19 settembre 2012

Ho denunciato il nuovo Sindaco di S. Teresa ...

Sindaco Cateno De Luca
più o meno per gli stessi motivi che mi avevano indotto a denunciare, lo scorso anno, l’ex-Sindaco: comportamenti omissivi in situazioni di inquinamento acustico.
Naturalmente niente di personale. L’ho denunciato per la sua funzione di ufficiale del Governo. Perché, secondo me, il Signor De Luca non ha fatto il proprio dovere, ciò che il ruolo di Sindaco gli impone di fare. Il supremo lo faccia a casa sua (se la sua consorte glielo permette) al Comune deve fare il Sindaco.
Qualcuno dovrebbe spiegargli che non può fare quello che gli pare. Anche Lui è soggetto alle leggi. È suo compito, come Sindaco, rispettare le leggi e farle rispettare.
Naturalmente, le mie denunce non significano necessariamente che al Sindaco De Luca verranno addebitati reati. Fortunatamente per Lui, non sono io a decidere se merita di essere rinviato a giudizio e, se ritenuto colpevole, di essere condannato.
Ex-Sindaco Alberto Morabito
Magari sarà addebitata a qualcun altro la responsabilità di non avere salvaguardato la salute delle persone. Magari nessuno sarà perseguito penalmente per non aver applicato e fatto applicare  leggi dello Stato. C’è da aspettarsi di tutto.

Vi terrò informati sugli sviluppi di queste denunce…                                                                           
Quando l’ingiustizia diventa legge, la resistenza diventa dovere.

Bertolt Brecht

giovedì 6 settembre 2012

Non abbiamo bisogno di rivoluzionari ...



abbiamo bisogno di persone per bene! 

“[…]. La rabbia sociale accresce gli egoismi e ottunde la consapevolezza. Chi odia è posseduto da nevrosi di gelosa invidia e da istinti distruttivi. Chi odia vuole distruggere. La rabbia divide e al tempo stesso unisce, gli individui arrabbiati diventano folla, la folla è una forza anonima sensibilissima alle emozioni che evocano i demagoghi.
La demagogia è il climax ideale di questa fase e di solito – così insegna la storia – non ha altro sbocco se non la perdita della libertà. I demagoghi lo sanno ma rimuovono questo pericolo confidando nel loro virtuosismo di trattenere le folle agganciate al loro precario carisma.
Rabbie sociali, folle emotive, demagoghi che cavalcano quelle emozioni e ne diventano le icone; poi quelle stesse folle applaudiranno e isseranno sulle loro spalle i dittatori che imbavaglieranno le loro bocche e li piegheranno alla catena della servitù. […].

Tratto dall’articolo “Mali antichi insidiano il nostro fragile Paese” di Eugenio Scalfari pubblicato il 2 settembre 2012 sul quotidiano La Repubblica.

“Il nostro è un Paese che va verso la rovina. In Sicilia il degrado morale e civile è già a livelli allarmanti. La colpa principale è di noi siciliani. Preferiamo la sudditanza alla cittadinanza. Non sappiamo distinguere il buono dal cattivo. Senso civico pressoché assente. Anteponiamo i nostri interessi particolari a quelli generali. Non pretendiamo che chi ci rappresenta nelle istituzioni e chi lavora nell’amministrazione pubblica faccia il proprio dovere. Cerchiamo favori. Facciamo finta di non vedere e non sentire. Non esigiamo trasparenza, legalità, buona amministrazione. Così, giorno dopo giorno, in questo disgraziato Paese, nessuno fa più il proprio dovere. Neanche le Forze dell’Ordine. Figuriamoci i politici da due soldi. Naturalmente ci sono le eccezioni: tante brave persone che si impegnano e fanno del loro meglio nonostante tutto. Ma non bastano. Tra queste eccezioni purtroppo non c’è il nostro nuovo Sindaco. E non dico questo per via del rinvio a giudizio. Egli sinora si è distinto (mia opinione) solo per gli show, gli slogan, la demagogia (il cattivarsi il favore popolare promettendo beni irraggiungibili) e la “minchiatona” della rivoluzione siciliana che io definisco "la rivoluzione dei portaborse e dei voltagabbana". [..]

Tratto dal commento “Aggiornamento n. 3” al post dal Titolo “Finalmente un Sindaco o un vero cazzaro”  pubblicato il 27 agosto 2012 su questo blog …