lunedì 14 aprile 2014

Protocollo di intesa a Messina: insieme per i beni comuni

di Simona D'Andrea
La giunta Municipale messinese ha approvato un protocollo d’intesa in materia di regolamentazione partecipata dei beni comuni: un passo importante in tema di cittadinanza attiva. In occasione delle Giornate dei Beni Comuni e delle istituzioni partecipate che si sono svolte il 4 ed il 5 aprile presso la sede del Comune di Messina, la delibera è stata inoltrata a tutte le amministrazioni comunali.
Le amministrazioni per i beni comuni: è questa una delle grandi scommesse di questi anni che trova conferma nelle tante iniziative promosse da associazioni e comuni al fine di incentivare sempre di più la democrazia partecipata. È quanto è accaduto a Messina, in Sicilia, dove la Giunta Accorinti ha di recente approvato all’unanimità un protocollo d’intesa per la regolamentazione dei beni comuni. In occasione delle Giornate dei Beni Comuni e delle istituzioni partecipate, celebrate il 4 e il 5 aprile presso Palazzo Zanca, sede del Municipio della città siciliana, il protocollo è stato inoltrato alle amministrazioni comunali.
Come evidenziato nella delibera, il protocollo mira altresì alla “trasparenza costituzionale, la difesa ambientale e la difesa delle forme di partecipazione dei cittadini alle scelte amministrative delle democrazie municipali”.

Democrazia partecipata: nuovi orizzonti

L’ampliamento della partecipazione democratica nonché della tutela ambientale e dei beni comuni sono stati pilastri portanti della campagna elettorale di Renato Accorinti: centrale diviene quindi “la definizione di proposte costituzionali che a livello locale possano rispondere all’esigenza sempre più diffusa nella società di rendere trasparente e partecipata la gestione dell’amministrazione urbana”. Nella delibera, inoltre, si legge chiara la volontà che le amministrazioni si facciano “garanti di politiche volte alla salvaguardia e alla promozione delle pratiche di autogestione della cittadinanza attiva”. È un passo importante quello compiuto dalla Giunta Accorinti e dalla città siciliana, che muove sempre più verso quella condivisione e tutela che tutti i comuni dovrebbero garantire. L’iniziativa, come tante altre che muovono in questa direzione, si spera possa fare da faro per altre amministrazioni nella via della tutela e della promozione della democrazia partecipata e dell’amministrazione condivisa. Proprio su tale impulso, tra l’altro, il 22 febbraio a Bologna è stato presentato un Regolamento per la cura condivisa dei beni comuni con lo scopo di fornire alle amministrazioni locali un valido supporto nella gestione del rapporto con i cittadini e concretizzare, finalmente, quell’essenziale sistema di collaborazione all’interno della comunità.