I cittadini della Valle del Mela hanno il diritto
e il dovere di esprimere democraticamente la propria contrarietà o approvazione
al progetto Edipower di edificare un inceneritore di rifiuti nella
Centrale di San Filippo del Mela. Il modo migliore per esercitare questo
diritto, in presenza di scelte sbagliate o non condivise, è sicuramente
l’istituto referendario, il quale consente, con la campagna referendaria, di
dare informazioni e mettere a confronto le ragioni del si e del no.
Nonostante quasi tutti gli Enti locali della Valle
abbiamo espresso, con delibera dei consigli comunali e di giunta, la loro
contrarietà all’ipotesi di un inceneritore a San Filippo del Mela e fatto
pervenire osservazioni alla procedura di Verifica di Impatto Ambientale al Ministero,
la decisione finale sul progetto sarà comunque presa a livello politico/istituzionale
regionale e nazionale. Cioè a decidere saranno quegli stessi che, fino ad oggi,
hanno dato pessima prova di se: la Sicilia è all’ultimo posto in Italia nella
gestione integrata dei rifiuti (percentuali di raccolta differenziata
bassissime, discariche stracolme e fuorilegge, impiantistica per il trattamento
dei rifiuti e recupero di materia carente o totalmente inesistente).
L’incenerimento dei rifiuti anche se con recupero
di energia non è una scelta ineluttabile.
Costruire nuovi impianti di incenerimento in Sicilia non è una necessità e,
dunque, una priorità: nella nostra Regione insistono sei centrali termoelettriche e sette
cementifici. L’alternativa all’incenerimento dei rifiuti (Strategia RifiutiZero) è facilmente percorribile. Anche in Sicilia sarà possibile raggiungere,
in tempi ragionevoli (sicuramente prima dell’edificazione di nuovi
inceneritori), percentuali di raccolta differenziata tali da rendere inattuale
e non necessario ricorrere all’incenerimento dei rifiuti solidi urbani. È
solo questione di volontà politica e di buona organizzazione.
Il
Referendum in tutti i comuni della Valle del Mela potrebbe diventare un
passaggio nevralgico, tramite il quale la popolazione, che vive in
un'area già dichiarata ad elevato rischio di crisi ambientale, potrà
dare un monito e un chiaro segnale alle istituzioni regionale e
nazionali, che dovrebbero mettere al centro della loro azione politica e
di governo il cittadino, il lavoro, l'ambiente, la tutela della salute e
dei beni comuni, lo sviluppo sostenibile: l'interesse generale e non
quello delle lobby [1].
"Nessun rischio è accettabile se è evitabile"
Paul Connet
[1] Gruppo di persone che sono in grado di influenzare a
proprio vantaggio l'attività del legislatore e le decisioni del governo o di
altri organi della pubblica amministrazione