martedì 11 luglio 2017

Manifestazione "No Inceneritore" a San Filippo del Mela

In occasione della convocazione del Consiglio Comunale del 13 luglio 2017, alle ore 17, a San Filippo del Mela,  in seduta straordinaria, su richiesta di 1/5 dei Consiglieri,  sarà discussa, al terzo punto dell’ordine del giorno, la “richiesta di chiarimenti” in merito alla  “Procedura congiunta VIA/AIA per la realizzazione di un impianto di valorizzazione energetica di CSS, ubicato nel Comune di san Filippo del Mela (Me) …”, i comitati, le associazioni e i cittadini di tutto il comprensorio del Mela, hanno indetto una manifestazione, chiamando tutti alla mobilitazione, per chiedere il rispetto della volontà popolare, ovvero, la netta contrarietà alla costruzione dell’inceneritore per le ragioni ampiamente argomentate nelle “osservazioni del pubblico” relative alla documentazione del progetto e alla successiva documentazione integrativa presentata dal proponente.
La manifestazione di Giovedì 13 è contro l’inceneritore, ma allo stesso tempo vuole essere di supporto e appoggio all’amministrazione comunale di San Filippo del Mela. Appare non condivisibile e fuori luogo la dichiarazione del Commissario Biancuzzo "Non c'è un'avversità a priori all'impianto" alla luce delle caratteristiche del progetto e delle alternative all'incenerimento dei rifiuti, nondimeno riteniamo positivo che il Comune, come si evince dall' allegato 3” al verbale del 16 giugno 2017, abbia ritenuto “indispensabile obbligare il gestore ad adottare tecniche di abbattimento delle emissioni convogliate ai camini (BAT), che garantiscano condizioni di operatività dell’impianto con valori di emissione ancora più restrittive pari a un decimo dei valori di legge”, come prescritto dal Piano Regionale Gestione Rifiuti.
Tuttavia il Gruppo Istruttore non ha recepito quanto evidenziato nelle Osservazioni del pubblico e richiesto dal Comune di San Filippo del Mela nella Conferenza dei Servizi del 19 giugno e, incomprensibilmente, ha accordato emissioni al camino di gran lunga superiori a quelle previste dalla normativa regionale, soprattutto alla luce di quanto disposto dal decreto legislativo 152/2006 all’articolo 29-septies: “Nel caso in cui uno strumento di programmazione o di pianificazione ambientale … riconosca la necessità di applicare ad impianti, localizzati in una determinata area, misure più rigorose di quelle ottenibili con le migliori tecniche disponibili … l'amministrazione ambientale competente … lo rappresenta in sede di conferenza di servizi …”. Per queste ragioni sarebbe auspicabile che il Comune di San Filippo del Mela si facesse promotore della richiesta di una revisione del PIC (Parere Istruttore Conclusivo); formulasse, in tempo utile, parere negativo nell’ambito della procedura di VIA; collaborasse e interagisse, nella massima trasparenza, con associazioni, comitati e cittadini nella lotta contro l’inceneritore. Il Movimento "no inceneritore" e le Amministrazioni dei Comuni della valle del Mela con in testa il Comune di San Filippo del Mela, nella malaugurata e remota ipotesi di parere positivo sulla compatibilità ambientale del progetto (espresso dal Ministro dell'Ambiente di concerto con il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo),  non subiranno passivamente l'ecomostro. Proporranno ricorso in tutte le sedi competenti, incluso la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo. E continueranno a lottare per tutelare la salute dell'ambiente e delle persone, sino alla vittoria!

giovedì 6 luglio 2017

Tutti di nuovo in piazza contro l’inceneritore

Pretendiamo il rispetto della VOLONTA’ POPOLARE!          Giovedì 13 Luglio ore 16.30 - Municipio di S.Filippo del Mela
Il progetto di A2A a Brindisi è stato bocciato grazie al fatto che Comune, Provincia e Regione si sono schierati compatti dalla parte dei cittadini, dando battaglia contro A2A in tutte le sedi sia VIA che AIA. L’esatto opposto di quello che sta avvenendo per l’inceneritore A2A a San Filippo del Mela. Al Comune di San Filippo del Mela ci è sempre stato detto “non preoccupatevi, siamo contro l’inceneritore”. I recenti fatti dimostrano il contrario. In particolare il Commissario Alfredo Biancuzzo appena insediatosi al Comune ha messo subito le cose in chiaro, dichiarandosi FAVOREVOLE ALL’INCENERITORE.
Dopo una delibera di consiglio comunale votata all’unanimità contro l’incenerimento, dopo un referendum comunale, a cui hanno partecipato circa 2800 filippesi, che ha segnato la vittoria schiacciante del NO all’inceneritore con il 96% dei voti, dopo che altre migliaia e migliaia di cittadini del comprensorio si sono espressi contro l’inceneritore mediante referendum, manifestazioni e petizioni, la posizione espressa dal Commissario è un chiaro ed inaccettabile insulto alla volontà popolare, alla salute dei cittadini ed al futuro di questo martoriato territorio. Come se non bastasse, dopo neanche una settimana dal suo insediamento, la posizione del Commissario è già stata formalizzata con l’assenso al Parere della Commissione AIA (il cosiddetto PIC), che è molto favorevole ad A2A. Infatti il PIC è stato approvato nell’ultima Conferenza dei servizi del 19 Giugno, a cui erano presenti il Commissario Alfredo Biancuzzo ed il Presidente del Consiglio comunale Gavino Paulesu. Invitiamo tutti i cittadini a scendere in piazza giovedì 13 Luglio alle 16,30 davanti al Municipio di San Filippo del Mela, per pretendere il rispetto della volontà popolare. L’inceneritore non passerà! Gli enti locali devono fare gli interessi dei cittadini che rappresentano, non di A2A. Per questo chiediamo con forza che i rappresentanti del Comune di San Filippo del Mela rimedino agli errori compiuti:
- inviando una nota di disapprovazione e contestazione del Parere Istruttorio Conclusivo (PIC), chiedendone l’indispensabile revisione;

- inviando una nota di disapprovazione e contestazione del Parere Istruttorio Conclusivo (PIC), chiedendone l’indispensabile revisione;
- formulando finalmente un parere definitivamente contrario nell’ambito della Valutazione di Impatto Ambientale dell’inceneritore;
- collaborando con comitati, cittadini e associazioni: non è accettabile che questi ultimi debbano essere lasciati soli a condurre la lotta nell’ambito della procedura VIA-AIA, mentre il comune e le altre amministrazioni coinvolte latitano o addirittura giocano a favore di A2A.

mercoledì 5 luglio 2017

Incenetitore del Mela e PIC

A proposito del  Parere Istruttorio Conclusivo (PIC),  in merito al procedimento congiunto  VIA-AIA, relativo all’Autorizzazione Integrata Ambientale, “Riesame per richiesta di modifica relativa alla reailizzazione dell’impianto di Valorizzazione Energetica di CSS”, esso appare alquanto prono alle posizioni del proponente (A2A Energiefuture).
Ci riferiamo in modo particolare alla conformità del progetto con le indicazioni fornite dal “Piano Regionale per la gestione dei rifiuti urbani” che era stata oggetto di alcune nostre Osservazioni allo studio di impatto ambientale, alle controdeduzioni e alle integrazioni presentate dal proponente.
La prima cosa che salta agli occhi dalla lettura del paragrago 6.1 del Pic è la “scoperta” del Gruppo Istruttore della  “temovalorizzazione” quale una delle tecnologie a servizio della gestione dei rifiuti previste dal Piano.  Il Piano regionale prevede per la termovalorizzazione dei rifiuti una serie di indicazioni  in ordine all’efficienza, all’efficacia ed alla sicurezza dell’impianto, aggiuntive rispetto a quanto previsto dalla Legislazione in tema di applicazione delle BAT (migliori tecniche disponibili). Tuttavia,   nonostante questa seconda “scoperta”, il Gruppo Istruttore invece di fare proprie le indicazioni del Piano regionale, ha sposato la tesi del proponente,  sostenendo che il presente provvedimento (AIA) riguarda un progetto di termovalorizzazione (incenerimento con recupero di energia) dei rifiuti speciali (CSS) "e non di rifiuti urbani generici cui specificatamente è dedicato il Piano di Gestione" in questione.  Dunque, anche a parere del gruppo istruttore, al “termovalorizzatore” non si applica il Piano di gestione dei rifiuti della Regione Siciliana. Una grande bestialità, a nostro parere, che non ha alcun fondamento. Il fatto che il CSS, come rifiuto speciale, non sia soggetto a vincolo di bacino  non vuol dire che non si debba applicare quanto prescrive il Piano regionale in ordine all’efficacia e alla sicurezza dell’impianto. È bene ricordare e ribadire che le Regioni, nell’esercizio delle loro competenze, non possono violare i livelli di tutela ambientale posti dalle leggi dello Stato, tuttavia possono pervenire a livelli di tutela più elevati come ribadito da sentenze della Corte Costituzionale (nn. 104 del 2008, 12,30 e 61 del 2009, 300 e 303 del 2013).
A novembre di quest’anno ci saranno le elezioni regionali. Chi vince e governerà dovrebbe puntare su tecnologie a freddo a servizio della gestione dei rifiuti tese al recupero di materia, come d’altronde raccomanda l’Europa, bandendo l'incenerimento dei rifiuti.