venerdì 2 marzo 2012

Non vogliamo rotti ...


i timpani
L’inquinamento acustico è un problema di tutte le città, che può essere affrontato e ridotto, come l’esperienza di molte città europee e italiane dimostra. E’ importante, comunque, che ognuno dia il suo contributo, perché la lotta all’inquinamento acustico presuppone sicuramente interventi su strade e linee ferroviarie, produzione di veicoli e apparecchiature meno rumorose, una più attenta pianificazione e gestione del territorio, ma necessita anche della collaborazione di tutti i cittadini. Gran parte del rumore sarebbe eliminabile se solo ciascuno di noi non suonasse il clacson, avesse una guida silenziosa, ascoltasse la radio, la televisione e lo stereo a basso volume, se preferisse antifurti non sonori, se usasse meno l’automobile e la moto, se fosse più rispettoso del riposo e delle occupazioni altrui.
Per fortuna negli ultimi anni la sensibilità verso questo problema sta crescendo sempre più: cresce la consapevolezza dei danni provocati dal rumore, per cui le persone sono meno disposte a sopportare chiasso e rumori. Sono state varate leggi  per la tutela dell’ambiente abitativo dall’inquinamento acustico.

Incredibilmente, ma non troppo, le Amministrazioni comunali che si sono succedute a Santa Teresa di Riva hanno disatteso di ottemperare alla legge 26 ottobre 1995, n.447, Legge Quadro sull’inquinamento acustico.
L’impegno della prossima amministrazione dovrà essere quello di coinvolgere l’ARPA Sicilia di Messina per una mappatura sonora della nostra cittadina, redigere il Piano di Zonizzazione Acustica e il Regolamento per l’attuazione della disciplina statale e regionale per la tutela dell’inquinamento acustico e adottare, se necessario, piani di risanamento.

Per saperne di più sull’inquinamento acustico e sugli effetti negativi sulla salute … clicca qui

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