Il Comune di Milazzo ha una grossa responsabilità
nel non aver saputo pianificare, organizzare e avviare la raccolta
differenziata porta
a porta, il modello di raccolta che ci avrebbe consentito di differenziare
il 65 per cento o più dei materiali, anche in assenza di impiantistica, riducendo significativamente la quantità di rifiuti da smaltire.
In un articolo del 4 febbraio 2016, “Gestione
rifiuti a Milazzo, assoluta inerzia?”, auspicavamo che il Sindaco e tutta
l’Amministrazione comunale, finalmente, si adoperassero, anche percorrendo la
strada della manifestazione di interesse da parte di aziende del settore, per
l’effettuazione del servizio di raccolta differenziata su tutto il territorio
comunale con la modalità “porta a porta”. In un’altro articolo, “Milazzo,
la raccolta differenziata porta a porta se non ora, quando?”, auspicavamo
la rielaborazione del Piano di intervento dell’Aro Milazzo, tenendo conto del
contributo di tutti i soggetti attivi sul territorio, per la piena riuscita del
porta a porta e il raggiungimento degli obiettivi minimi della raccolta
differenziata (65%).
Recentemente i Sindaci dei Comuni siciliani sono
stati diffidati dal Presidente della Regione (articolo
4 comma 4 della disposizione attuativa n. 26 del 11 luglio 2016) ad emanare
provvedimenti, anche continginbili e urgenti, per disporre l’immediata
definizione di un “Piano
di emergenza della raccolta differenziata”. Quale migliore occasione per
far partire la raccolta differenziata, anche in modalità temporanea, con il
sistema porta a porta e per tutte le utenze?
È del Lunedì scorso l’emanazione (in sordina)
dell’Ordinanza
Sindacale n. 125 del 25 luglio 2016 che dispone l’entrata in vigore della
raccolta differenziata porta a porta solo
per le utenze non domestiche (Bar, Ristroranri, Pizzerie, Pub, Rosticcerie,
Mense, Alberghi e Hotel, Lidi e Stabilimenti Balneari, Camping e Mercati, Fiere,
sagre e Spettacoli Viaggianti) a partire dal 1° agosto 2016.
È un clamoroso errore, a nostro avviso, non aver predisposto la possibilità di avviare
anche per le utenze domestiche la raccolta
differenziata porta a porta, in modalità temporanea, entro tempi certi.