martedì 30 ottobre 2012

Crocetta potrà governare?



lo scopriremo presto.
Sono dispiaciuto perché la lista Libera Sicilia non è riuscita a  portare rappresentanti nel Consiglio regionale siciliano. Un vero peccato visto che la candidata alla presidenza Giovanna Marano ha superato abbondantemente il 5%. Purtroppo entrambe le due liste dei candidati al Consiglio Regionale si sono attestate sotto la soglia di sbarramento. È inutile, ormai, recriminare. 

Sono contento per la bella affermazione del M5S. È  un segnale positivo che lascia ben sperare per il futuro, soprattutto se i nuovi Consiglieri sapranno dare il buon esempio e mostrare un nuovo modo di fare politica che sappia coinvolgere tanti cittadini.

Grazie alla consistente astensione si può dire che la lista di Musumeci, la lista di Micciché e la lista di Crocetta hanno percentualmente tenuto rispetto alle precedenti elezioni regionali. Se Musumeci e Micciché non si fossero divisi  avrebbero rivinto. La vittoria ai punti di Crocetta non è  (purtroppo) “rivoluzionaria” ma, piuttosto, dovuta alla divisione tra bande di potere nell’area della destra. 

Solo un 20% di quelli che sono andati a votare hanno manifestato la volontà di cambiamento, gli altri hanno continuato a votare per i soliti o non sono andati a votare.

Crocetta ha vinto grazie alle divisioni nel campo del centro destra. Personalmente ho stima di Crocetta ma lui si è mosso machiavellicamente, senza badare ai mezzi e, soprattutto, senza marcare una forte discontinuità con il passato. Mi auguro che Crocetta mi faccia ricredere.  Alcune delle sue prime esternazioni mi sono piaciute. Spero che alle parole seguano i fatti. Il dovere di invertire il declino sociale, civile ed economico della nostra terra è di tutti. Io, come cittadino, sono pronto a fare la mia parte.

giovedì 25 ottobre 2012

Elezioni regionali siciliane …



una opportunità da cogliere per voltare pagina.
In questi giorni ho fatto volantinaggio per la lista Libera Sicilia, per farne conoscere le proposte ed il progetto. Tengo a precisare che non ho sparso volantini per strada, ed ho raccomandato alle persone che hanno accettato di prendere il volantino di non disperderlo nell’ambiente. È  stata un’esperienza nuova per me, sono contento di averla fatta. Mi sono guardato bene dal chiedere voti: non mi piace il “vota e fai votare…”. Ognuno deve essere libero e in grado, per suo conto, di decidere per chi votare.
Da quanto ho potuto verificare, il primo partito sembra essere quello dell’astensione. L’astensione sembra essere in forte crescita perché oltre alle persone che quasi mai vanno a votare, questa volta, si potrebbero aggiungere tutte quelle che ritengono che “u chiù pulito avi a rugna”, per dirla alla Cateno De Luca, l’esperto in “rugna”. In effetti, tante persone mi hanno manifestato l’intenzione di non andare a votare:  è il loro modo di dire “basta!”. Ho provato a spiegare che il non voto non  risolve i problemi e favorisce il ritorno dei soliti: BASTA si può e si deve dire votando la lista Libera Sicilia o il M5S. Anche se non dovessero vincere, la loro presenza nel Consiglio Regionale avrebbe un effetto sicuramente positivo.

Sapremo cogliere quest’opportunità e soprattutto sapremo far tesoro di una semplice verità detta da Piero Calamandrei 60 anni fa? “Per fare buona politica non c’è bisogno di grandi uomini, ma basta che ci siano persone oneste, che sappiano fare modestamente il loro mestiere. Sono necessarie: la buona fede, la serietà e l’impegno morale. In politica, la sincerità e la coerenza, che a prima vista possono sembrare ingenuità, finiscono alla lunga con l’essere un buon affare.”

mercoledì 10 ottobre 2012

A quando la rivoluzione a Santa Teresa?



Non la rivoluzione a parole, ma con fatti concreti, con la buona politica e le buone pratiche. Dalla nuova amministrazione mi aspettavo di più. Pensavo che i nuovi (incontaminati) consiglieri comunali portassero una ventata di freschezza, maggiore entusiasmo, vitalità,  novità nel modo di porsi e di fare, cambiamenti drastici che marcassero la discontinuità con la politica del passato. Pare invece che navighino nell’ordinario, a rimorchio del nuovo Sindaco.  Mi aspettavo che rivoluzionassero la macchina amministrativa, rendendola più efficiente ed  efficace. Speravo fosse un loro imperativo voltare pagina. Nulla di ciò sembra essere all’orizzonte. La rivoluzione non si fa a parole, ma producendo fatti, nuovi comportamenti, nuove politiche, nuove e buone pratiche.

Si ha l’impressione che i nuovi Consiglieri siano in attesa di direttive calate dall’alto. Quali siano queste direttive non è dato sapere. Si sa solo che il Sindaco è in tutt’altre faccende affaccendato. Io tre mesi fa ho proposto all’Amministrazione comunale di adeguare i contenuti dello Statuto al processo di evoluzione della società civile. Non so se l’invito è stato preso o meno in considerazione. Sino ad ora non ho avuto alcun riscontro ed è per questo che, oggi,  ho sollecitato una risposta con una nota inviata al Signor Sindaco, al Signor presidente del Consiglio Comunale e ai Signori Consiglieri Capogruppo della maggioranza e della minoranza.

Rispondere ai cittadini in tempi brevi è … rivoluzionario!

lunedì 8 ottobre 2012

Il de luchismo ...



Mi piacerebbe poter dire qualcosa di positivo sul nostro Sindaco, l’ex onorevole (consigliere regionale) Cateno De Luca, ma non trovo niente. Sarà che sono prevenuto. L’ho visto all’opera e il mio giudizio non può che essere negativo.
Stranamente, almeno per me, è seguito con devozione e ammirazione da tanti miei concittadini, alcuni dei quali io conosco come persone intelligenti e libere, eppure, pare che ciò (intelligenza e libertà) non sia stato sufficiente ad immunizzarli dal fascino che il nuovo primo cittadino di Santa Teresa, evidentemente, esercita.

Ieri in un articolo pubblicato sul Fatto Quotidiano a firma di Enrico Fierro dal titolo “Le due sponde del malaffare” il giornalista gli dedica un passaggio del suo articolo che di seguito riporto: <<…Ma se invece volete ridere e piangere, spostatevi in Piazza Duomo, al comizio dell’onorevole Cateno De Luca, candidato al Parlamento siculo nelle liste del Partito della Rivoluzione siciliana. Slogan “U mugghiu avi a rugna”. Eloquio fluviale per una piazza di forconi e fascistume di Forza Nuova. Bava alla bocca contro la casta, ironia sull’avversario Micciché, “che tra un fumo e l’altro viene a dire minchiate”, rozzezze su Rosario Crocetta, “ho avuto un incontro con lui, però attenzione non sto cambiando i gusti”. Ma i veri nemici di Cateno De Luca sono i Magistrati, “mi hanno toccato nell’onore, vogliono farmi rimanere nell’ignòminia (l’emozione gli fa sbagliare la posizione dell’accento), ma il giudizio sulla mia persona lo daranno i siciliani il 28 ottobre”. Applausi per l’onorevole Cateno, che da sindaco di Fiumedinisi finì in galera, ma poi venne scarcerato, per tentata concussione e falso in atto pubblico. Secondo i pm, con i soldi stanziati dalla Ue per il risanamento della sua città aveva realizzato “interventi edilizi di notevole dimensione riconducibili al sindaco e ai suoi familiari. …>>.

Ecco, io non so se c’è da ridere o piangere per il fatto che un personaggio come De Luca, uno che non è neanche adatto a fare il sindaco di una cittadina come Santa Teresa, venga preso in considerazione come possibile nuovo Presidente della Regione. Dopo il “cuffarismo” e il “lombardismo” ci dovremmo sorbire pure  il “de luchismo” ?  ... U Signuri mi ni scanza e libera.

martedì 2 ottobre 2012

Voltare pagina è possibile



Personalmente,  preferisco perdere con Fava e Giovanna Marano che vincere con Crocetta. Se non ci fosse stata la lista LiBERA SICILIA avrei votato per il Movimento 5 Stelle. Crocetta, per come ha congegnato la sua candidatura, per me,  rappresenta la continuità con il passato.
Questo è il tempo di marcare una ferma discontinuità. La discontinuità è un prerequisito indispensabile verso la via del cambiamento. Per cambiare occorrerà molto tempo, il cambiamento non è una cosa che può avvenire dall’oggi al domani, ma è necessario cominciare subito, voltando pagina. Gli artefici di questo cambiamento non possiamo che essere noi siciliani. Lo sforzo di cambiare deve essere fatto da tutti. Più saremo capaci di essere buoni cittadini, più il cambiamento potrà essere veloce e incisivo.

“Non serve un uomo solo al comando: servono le idee di tanti.”

Attenzione, io ho massimo rispetto per Crocetta e penso che sarebbe stato un accettabile candidato alla presidenza della Regione se fosse stato scelto a seguito di primarie. Primarie che, a mio avviso, avrebbero dovuto estendersi anche alla scelta dei futuri Consiglieri Regionali.
Ammesso che vinca, Crocetta sarà condannato al fallimento. La sua azione di governo, dovesse durare, non potrà che essere debole e alla fine ciò aggraverà l’attuale situazione di declino della Sicilia.

Per questo io voto per LiBERA SICILIA. Per aprire ad un’altra politica e un’altro futuro, per avere la certezza che si volterà pagina, finalmente.