martedì 20 dicembre 2011

Costruiamo ...

una casa di vetro

“Per amministrare bene una città bisogna conoscerne, [tutti i luoghi], tutti i problemi, tutte le emergenze. Per migliorarla bisogna conoscerne tutte le potenzialità, tutte le professionalità. Per promuoverla bisogna conoscerne tutte le attività, tutte le eccellenze. Per rendere una città straordinaria, quindi normale, bisogna amministrarla con tutti i cittadini, insieme a loro. Solo così si potranno conoscere le soluzioni migliori, tutte le idee innovative, solo così si potranno spendere [utilmente] le risorse economiche [nell’interesse collettivo]. Un’amministrazione presente ovunque ci sia un cittadino. Per fare questo però non basta amministrare come si è fatto fino ad oggi, bisogna introdurre degli strumenti affinché i cittadini possano prendere parte alle decisioni“. E, introdurre strumenti che accrescano informazione e  trasparenza  rendendo così  l’amministrazione una  casa di vetro.

Se tutto è visibile, se tutto è reso disponibile e consultabile, se tutto è trasparente, se si affidano gli incarichi dirigenziali e di governo per merito e competenza, e non per l’appartenenza politica o per nepotismo, se c’è un significativo controllo sull’azione pubblica, allora anche Santa Teresa potrà essere una cittadina normale e bene amministrata. Se migliora la qualità delle politiche pubbliche migliorano le relazioni tra amministrazione e cittadini.

Informazione e trasparenza fanno aumentare la fiducia nell’amministrazione e la partecipazione fornisce ai cittadini un’opportunità per acquisire familiarità con i progetti dell’amministrazione, per esprimere la propria opinione e offrire un contributo all’elaborazione delle decisioni. Tale coinvolgimento favorisce l’accettazione delle scelte politiche che ne derivano. L’amministrazione dimostra di essere aperta e di conseguenza diventa più affidabile agli occhi del cittadino. Questo incoraggia la cittadinanza attiva, sviluppa il senso civico e  favorisce lo spirito di appartenenza alla comunità.

giovedì 1 dicembre 2011

Lettera aperta ...

ai giovani di Santa Teresa di Riva

Ragazzi, tocca a voi!
Prendete nelle vostre mani il futuro di Santa Teresa. Non fatevi soggiogare dai soliti noti che hanno già amministrato la nostra cittadina. Per la sua inconcludenza, perfino B. ha dovuto mollare. Invece, i “nostri” non mollano, si ripresentano sempre, non si perdono una competizione elettorale, sono instancabili, il loro spirito di “servizio” è inesauribile … chissà perché?
Si potrebbe capire questo ardore, questo loro ritenersi indispensabili se Santa Teresa si potesse annoverare tra i comuni meglio tenuti e amministrati, tra quelli virtuosi. Purtroppo non è così.
Esercitano il potere senza ideali e idee, senza cognizione di causa, senza pudore, senza orizzonte, senza guardare al futuro, senza rispetto per il cittadino.
Rispondono ai loro padrini politici, mai ai cittadini. Si alleano e si dividono secondo le circostanze, le convenienze o le ripicche del momento. La loro azione non è volta al bene comune che resta secondario, è quasi sempre interesse di parte. A causa di ciò, essi spesso agiscono e operano con iniquità,  discriminando, abusando del loro potere, omettendo o rifiutando di informare.

Vi prego ragazzi, usate le armi della democrazia, la buona politica e la legalità. Andate tra le persone nelle strade e nelle piazze. Fate capire che un'altra politica è possibile. Chiedete a tutti di partecipare, di avere un ruolo attivo. Discutete con i vostri coetanei e amici che mostrano indifferenza, disinteresse o rassegnazione. Spiegate loro che per contare, per essere determinanti, per raggiungere degli obiettivi si deve essere parte del processo democratico.  Solo partecipando alla politica, facendola,  si può incidere e operare per un cambiamento positivo. Spiegate che la priorità per un giovane è l’istruzione, la qualificazione professionale, l’accesso al lavoro, il rispetto della legalità, il riconoscimento delle competenze e del merito. Queste sono le cose per cui bisogna battersi.

Prendere parte è guardare al futuro con consapevole fiducia poiché (cito Don Luigi Ciotti) “la Speranza sta nell’esserci. Nell’assumere le nostre responsabilità. Nella serena tenacia di unire le nostre strade per fare di più e meglio. Speranza che non è attesa passiva di un futuro migliore, ma presente che chiede di essere orientato e accompagnato con scelte coraggiose, gesti concreti, parole credibili.”

Ricordate a tutti che non ci sono bacchette magiche né capi carismatici cui affidarsi; ogni cittadino, ogni residente e abitante, deve dare una mano, deve dare il meglio di se per portare Santa Teresa nel futuro. Solo agendo con senso civico il nostro paese potrà progredire. Tra i cittadini, in tutti i campi, ci sono talenti e energie non valorizzate che attendono di essere liberate e di trovare il contesto adatto per potersi esprimere, nell’interesse di tutta la comunità.

Voi giovani siete il futuro, la speranza. È ora di guardare avanti. Tocca a voi.