giovedì 23 febbraio 2012

Rifiuti. A Santa Teresa e non solo ...

i politici si riciclano, i rifiuti finiscono in discarica.
E invece, dovrebbe essere il contrario. La soluzione di entrambi i problemi è nelle nostre mani. Noi cittadini possiamo fare molto. Abbiamo un grande potere che quasi mai sfruttiamo. Possiamo licenziare questa classe politica. Possiamo democraticamente stimolarla, fare sentire la nostra forza. Possiamo farli uscire dal letargo. Suonare la sveglia.

Per fare questo dobbiamo essere parte integrante e attiva del tessuto sociale, come semplici cittadini o attraverso gruppi ed associazioni, e prendere parte (partecipare) alle iniziative che animano la vita sociale della nostra cittadina. Noi cittadini se ci organizziamo possiamo dare sostanza a idee e progetti per ridare vita e sostenibilità al nostro territorio.

Riguardo al problema dei rifiuti non possiamo più tollerare l’inerzia delle Amministrazioni comunali. Dobbiamo attivarci. Dobbiamo esigere l’applicazione e il rispetto di tutte le norme europee, nazionali e regionali sui rifiuti.

È necessario che Sindaci, Assessori e Consiglieri comunali, invece di parlare di promesse di cambiamento, si attivino per applicare quanto nelle competenze dei comuni per attuare una corretta gestione del ciclo dei rifiuti. I Comuni devono agire tutti insieme, a livello comprensoriale, e con un processo partecipato che includa i cittadini. Noi cittadini dobbiamo essere informati e partecipi, avere consapevolezza del problema e delle soluzioni da adottare.

È vergognoso, oltre che "fuorilegge", che più del 90% dei rifiuti solidi urbani finisca in discarica con un alto costo economico e ambientale. Sono anni che va avanti quest’andazzo. E, poco o niente è stato fatto. L’attuale raccolta differenziata stradale è stata fallimentare. Non vengono rispettati gli obiettivi di raccolta differenziata previsti dagli obblighi di legge; e la Comunità Europea può sanzionare il mancato raggiungimento delle quote con un ulteriore aggravio dei costi per le famiglie.

Non possiamo e non dobbiamo rimanere passivi. Visto che i nostri rappresentanti sono restii ad affrontare il problema o si muovono in ordine sparso, senza alcuna concertazione e pianificazione,  dobbiamo essere noi e far sentire alta la nostra voce.

Invito tutti a farsi promotori della RACCOLTA DELLE FIRME per sostenere  l‘APPELLO POPOLARE promosso dal COMITATOJONICO BENI COMUNI che a breve sarà consegnato a tutti gli amministratori dell’Unione dei Comuni delle Valli joniche e dei Peloritani. La raccolta firme si effettuerà in tutti i Comuni del nostro comprensorio.

Con l’appello (petizione) popolare si chiede:

  • Una gestione comprensoriale del ciclo dei rifiuti partecipata e condivisa dai cittadini
  • La prevenzione del rifiuto - La prevenzione dei rifiuti consiste in un insieme di politiche volte a disincentivare, penalizzare economicamente o addirittura vietare la produzione di materiali e manufatti a ciclo di vita molto breve e destinati a diventare rifiuti senza possibilità di riuso.
  • Una corretta gestione del ciclo dei rifiuti che contempli la raccolta differenziata porta a porta inclusiva della frazione umida e il traguardo “rifiuti zero”-
  • Di educare, attraverso una informazione adeguata, i cittadini ad una corretta separazione dei materiali, per evitare conferimenti impropri e permettere l’applicazione di una tariffa puntuale da calcolare in relazione alla effettiva produzione delle singole famiglie.
  • Di dotare il nostro territorio di un adeguato impianto di compostaggio.

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