giovedì 26 marzo 2015

Zero Waste Sicilia, Report Audizione Commissione Parlamentare d'inchiesta Ecoreati

San Paolino (Milazzo)
Ieri 25/03/2015 alle ore 15,20 presso la Prefettura di Palermo sono state audite le associazioni ambientaliste dalla Commissione Parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e i reati connessi. Zero Waste Sicilia, attraverso la componente del direttivo Anna Bonforte e il segretario Salvatore Durante, hanno rappresentato alla Commissione, presieduta dall'onle Bratti, tre casi emblematici della nostra regione che si configura come la Terra delle Discariche private ed illegali alle quali si aggiungono anche le discariche a cielo aperto. Primo esempio, la Valle del Mela dove il ritrovamento di rifiuti speciali tra cui il pericoloso amianto non ancora "censito", nonostante la legge regionale n 10 del 29/04/2014, illumina pesantemente in negativo la mancata istituzione dei registri, presso il Dipartimento della Protezione Civile,  dei siti, degli edifici e dei lavoratori di cui non si ha, pertanto, materiale contezza. Zero Waste Sicilia ha raccontato dell'inquinamento da tubi eternit del torrente Floripotema, gia` denunciata 1 anno fa`, ha poi raccontato del sistema dell'eterna emergenza e del "disordine organizzativo" per il non smaltimento dei rifiuti delle discariche di Mazzara` Sant'Andrea/Furnari a meno di 100 metri dai primi insediamenti abitativi e meno 300 in linea d'aria dal centro abitato con tutte le mancate autorizzazioni, piu`di  1.000.000 di metri cubi di abbancamenti oltre il limite di capacita` della discarica, il percolato nel pozzo d'acqua idropotabile Lacco, le collusioni con i dipendenti infedeli della Regione siciliana e la stessa storia che si ripete pari pari nel caso di Motta Sant'Anastasia/Misterbianco meno 500 metri dal centro abitato, sversamento nei  torrenti Rosa e Cubba, autorizzazioni all'ampliamento comprate e poi revocate e oltre 2.500.000 di metri cubi abbancati e i camion di mezza Sicilia, 221 comuni su 390, che circolano con capienze da 26 mc ciascuno.
L'Ing. Durante ha denunciato l'elusione, se non l'evasione fiscale, che si è realizzata in Sicilia quando si è ridotta della metà il "tributo speciale per il conferimento in discarica".
Il tutto ha avuto origine nel 2009 da una interpretazione errata da parte della Regione siciliana di una circolare del 2009 del Ministero dell'Ambiente, allora diretto da Marco Lupo. Interpretazione errata e smentita da giudizi e dalla stessa UE, ma mai corretta nella sua applicazione. La qual cosa ha causato perdite per decine di milioni di euro alla Regione siciliana con effetti negativi sul finanziamento di impianti alternativi alle discariche.
Il Presidente della Commissione ha esplicitamente chiesto se per questo illecito era stato presentato esposto e l'Ing. Durante ha preannunciato un atto in tal senso da parte di Zero Waste Sicilia.
Zero Waste Sicilia ha infine consegnato materialmente la documentazione dei reati individuati e un quaderno sulla contrarieta` alla produzione del CSS (Combustibile Solido Secondario) come promemoria per la legislazione nazionale che si sta occupando in questi giorni della calendarizzazione della Legge d'Iniziativa popolare "Rifiuti Zero, verso la sostenibilita`" e del disegno di legge sui reati ambientali non ancora previsti.
Sono state altresi audite l' associazione "Fare Ambiente" presente con il suo coordinatore regionale l'ex onle Nicola Nicolosi e l'architetta Lima,  si sono concentrati sulla discarica Bellolampo, sull'intreccio confindustria/regione annoverando nelle omissioni dei controlli il vulnus della difesa della salute dei cittadini e dell'ambiente. Il WWF presente con il referente provinciale Pietro Ciulla ha ribadito l'importanza dell'opera di sensibilizzazione che associazioni volontarie e diffuse, come il WWF, svolgono costantemente sul territorio.

www.zerowastesicilia.it

sabato 21 marzo 2015

Milazzo, i dati (Ispra) della raccolta differenziata


I dati sui rifiuti urbani di tutti i comuni italiani sono stati acquisiti dall'Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) ed elaborati e pubblicati online con cadenza annuale e visionabili accedendo alla sezione Catasto Rifiuti - Rifiuti Urbani. Il Catasto dei rifiuti assicura un quadro conoscitivo completo e costantemente aggiornato in materia di produzione e gestione dei rifiuti urbani e speciali. Cliccando sull'immagine si leggono i dati della raccolta differenziata relativi al Comune di Milazzo. Il trend della raccolta differenziata è veramente allarmante. il 2,58% di raccolta differenziata nel 2013 non lascia sperare nulla di buono se non saranno adottate opportune strategie per cambiare verso e se non ci sarà un coinvolgimento positivo dei cittadini, delle imprese, delle attività commerciali e una completa accettazione delle modalità di raccolta differenziata previste dal nuovo piano. A Milazzo e in tutti i comuni del comprensorio della Valle del Mela serve una raccolta dei rifiuti intelligente, un nuovo progetto che sfrutti le tecnologie più moderne e le buone pratiche. La Giunta municipale ha approvato il Piano di intervento della costituita Area di raccolta ottimale (Aro) di Milazzo cui spetta la governance dei servizi di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti. Il nuovo piano è stato inviato l'8 ottobre 2014 al competente Assessorato regionale per l'approvazione. Peccato, però, che il piano non sia ancora pubblico e visionabile sul sito del Comune per permettere ai cittadini di esprimersi in merito agli obiettivi strategici e al metodo del modello proposto e contribuire al suo miglioramento con suggerimenti e osservazioni.

lunedì 16 marzo 2015

Petizione popolare per dire “No alla conversione a CSS della centrale elettrica Edipower di S.Filippo del Mela”

È partito ieri l’evento itinerante del movimento spontaneo “No inceneritori del Mela” dal titolo “Ci avete rotto i polmoni  - tour”. Lo scopo del tour è di informare e sensibilizzare i cittadini della Valle del Mela  e raccogliere le firme per una Petizione Popolare, con la quale si chiederà alle autorità competenti nazionali, regionale e locali di negare l’autorizzazione ad ogni ipotesi di conversione della centrale elettrica di San Filippo del Mela che preveda l’utilizzo del CSS (Combustile Solido Secondario), ovvero, di bruciare la frazione indifferenziata dei rifiuti solidi urbani. Nella petizione (clicca qui per scaricare la petizione) vengono ben spiegati le motivazioni e le ragioni della netta opposizione all’utilizzo del CSS.  Bruciare la spazzatura nella centrale di Archi aggraverebbe ulteriormente l’impatto ambientale complessivo. La prima tappa del  tour si è tenuta ieri ad  Olivarella, dove in poche ore, in Piazza Cannistraci, sono state raccolte più di 300 firme. Prossima tappa sarà il 22 marzo a Venetico e il 29 marzo a Milazzo