martedì 26 maggio 2015

Lettera aperta al Signor Procuratore della Repubblica di Messina

Gentile Signor Procuratore Guido Lo Forte,
Dr. Guido Lo Forte
faccio riferimento alla richiesta del 14 aprile 2015 con la quale chiedevo alla S.V. un colloquio per avere informazioni in merito a numerosi procedimenti penali, aperti a seguito di esposti, denunce o querele da me presentate, che si trovano, tutt’ora, nella fase di indagini preliminari, quando dovrebbero essere giunti al loro epilogo.
La durata complessiva delle indagini preliminari non può, in ogni caso, superare diciotto mesi o due anni (qualora si tratti di reati gravi) (art. 407 c.p.p.). Di fronte all’eventuale inerzia dell’ufficio inquirente, ipotesi non del tutto peregrina, è previsto lo specifico rimedio dell’avocazione delle indagini da parte del procuratore generale presso la corte d’appello. Non essendo in grado di determinare se è ipotizzabile l’inerzia dell’ufficio inquirente e volendo capire le ragioni e le motivazioni che stanno dietro alla situazione di stasi dei procedimenti in cui sono parte offesa, avevo chiesto di essere ricevuto dalla S.V.:  il Procuratore della Repubblica, se non ho inteso male ciò che ho letto per documentarmi, oltre ad organizzare le attività del suo ufficio, esercita personalmente le funzioni attribuite al pubblico ministero e in determinati casi può disporre la revoca dell’assegnazione del procedimento.
Il potere di avocazione rappresenta un mezzo di garanzia teso a rimediare all’inerzia e/o alle omissioni del p.m., oltre che uno strumento di sicurezza per assicurare l’epilogo del procedimento penale in caso di situazioni di stasi, anche involontarie, in ottemperanza al principio fondamentale dell’obbligatorietà dell’azione penale sancito dall’ordinamento giuridico.
L’avocazione è obbligatoria ed è destinata a prodursi automaticamente in presenza delle condizioni stabilite dal primo comma dell’art. 412 c.p.p..  Qualora l’avocazione non venga esercita d’ufficio, in presenza delle condizioni di pendenza del procedimento penale a causa dell’inerzia o dell’omissione del p.m o per altra ragione, l’art. 413 c.p.p. legittima la persona offesa dal reato a chiedere al procuratore generale di attivarsi in tal senso.
Per quanto sopraesposto, rinnovo alla S.V. la richiesta di un colloquio. Nel caso non fosse possibile concedermi un colloquio, La prego di rispondermi chiarendo perché i procedimenti che mi vedono parte offesa non giungono a conclusione e quali iniziative il suo Ufficio intende attivare per salvaguardare  il principio fondamentale dell’obbligatorietà dell’azione penale.

La mia precedente richiesta di essere ricevuto dalla S.V. è stata erroneamente valutata dalle cancellerie come richiesta ex art. 335 c.p.p. e quindi, ovviamente, ha sortito l'unico effetto di palesare uno sterile elenco di procedimenti accompagnata dalla laconica dicitura "i procedimenti si trovano in fase di indagini preliminari".
Con la presente, direttamente indirizzata alla S.V., spero di non incorrere nuovamente nell'equivoco anzidetto ed in virtù di quel principio di buon andamento e della imparzialità della Pubblica Amministrazione, costituzionalizzato dalla nostra carta all'art. 97, ed in cui lo scrivente fortemente crede, di avere finalmente un incontro che chiarisca le legittime aspettative di un cittadino onesto.
Le  ipotizzate situazioni di pendenza sono riferibili a tutti i procedimenti aperti  nel 2011,  2012 e 2013, ancora in fase di indagini preliminari, in cui sono parte offesa. Tuttavia, con la presente, elencherò solo i procedimenti aperti su mia iniziativa in cui ho specificato di voler essere informato presso il mio domicilio ai sensi dell’art. 408 c.2 c.p.p., in merito all’eventuale richiesta di archiviazione e, ai sensi dell’art. 406 c.3 c.p.p., circa l’eventuale richiesta di proroga del termine.

Proc. N°       7761/2011    PM Liliana TODARO         27/09/2011 – CP 328
Proc. N°         /2012  (*)    PM ______________       07/05/2012 – CP 659
Proc. N°         /2012  (*)    PM ______________       07/05/2012 – CP 323 – 328
Proc. N°  4334/2014 (**)   PM Roberta LA SPEME   19/09/2012  – CP323-328
Proc. N°          /2012  (*)   PM ______________       04/10/2012 – CP 659
Proc. N°     9414/2013       PM  Liliana TODARO      07/10/2013 – CP 328
Proc. N°   11733/2013       PM  Antonella FRADA’    13/12/2013 – CP 323 - 328

(*)  Il numero del procedimento dovrebbe riferirsi ad uno dei seguenti: proc. N° 1290/12, proc. N° 2328/12, proc. N° 5654/12, proc.N° 8368/12.
(**) La denuncia che ha originato il proc. N° 4334/2014 è del 19/9/2012. La ragione del ritardo nell’iscrizione nell’apposito registro è dovuta al fatto che tale denuncia, probabilmente, è stata erroneamente inserita in altro procedimento per altro reato. A seguito di una produzione di copia della citata denuncia alla Procura in data 2/04/2014 e una mia richiesta per essere ricevuto dalla S.V. per esporle il caso, in data 13/05/2014 la dr.ssa Ada Merrino mi comunicava che la denuncia da me presentata il 19/09/12  non era stata smarrita. A seguito di un colloquio, in data 20 maggio 2014, concessomi dalla dr.ssa Ada Merrino, la Procura ha provveduto all’iscrizione nel registro ignoti  al numero sopra indicato.

Con rinnovata stima,
Aldo Lenzo

giovedì 21 maggio 2015

Milazzo, defezione dei candidati a sindaco all'incontro pubblico organizzato da ZWSicilia sulla gestione dei rifuti

L’incontro organizzato dal Circolo territoriale Zero Waste Sicila di Milazzo svoltosi Lunedì 18 maggio a Palazzo D’Amico è stato un tentativo, non del tutto  riuscito, di mettere al centro dell’attenzione generale e, in particolare, dei candidati a sindaco la soluzione della complessa questione rifiuti.  Il confronto con i candidati alla carica di sindaco - cui era stato proposto di aderire alla strategia Rifiuti Zero con apposita delibera comunale o di giunta, inviando loro preventivamente il testo del protocollo Rifiuti Zero entro il 2020, della delibera e delle proposte di ZWSicilia su cui avrebbero dovuto esprimersi - non c’è stato perché i candidati hanno fatto un’apparizione e sono andati via molto  prima del loro previsto intervento, adducendo impegni di campagna elettorale. Non c’è stato un minimo di interesse, da parte dei candidati sindaco, neppure  per il Piano di intervento dell’Aro Milazzo, illustrato dal dr. Domenico Lombardo. Eppure i candidati sapevano che il piano di intervento era uno dei temi del convegno. Il piano definisce il modello di gestione e degli investimenti, e predispone la ricognizione tecnica dei servizi da svolgere, la necessità di strutture, impianti, mezzi e manodopera, nonché il livello di efficienza ed efficacia gestionale. Tutte informazioni di enorme importanza per un candidato sindaco perché si tratta del piano che si dovrà attuare tra alcuni mesi e a cui dovrà fare riferimento, giocoforza, chi sarà eletto. L’incontro è stato presieduto e moderato da Elena Caragliano del Circolo Zero Waste di Milazzo. Il presidente di  ZWSicilia Beniamino Ginatempo ha illustrato nella sua relazione come i rifiuti siano il risultato della struttura lineare dell’attuale sistema economico, in confronto con la struttura circolare dei fenomeni naturali che non creano rifiuti, e come la strategia Rifiuti Zero sia una tecnica realizzabile in 10 passi che può davvero fare la differenza, rappresentare l’alternativa alla discarica e agli inceneritori, e indirizzare lo sviluppo della società e dell’economia verso la sostenibilità. L’unico testimonial politico a parlare è stato l’assessore Salvatore Gitto in rappresentanza del  candidato Carmelo Pino (sindaco uscente che aveva garantito la sua presenza fino ad certo orario – cosa non avvenuta -  avvertendo che avrebbe delegato l'assessore all'ambiete in sua assenza). L’assessore Gitto ha avuto gioco facile  e campo libero ribadendo quanto di buono  l’amministrazione uscente lascerà a chi verrà dopo. Quello che di buono verrà. non è dato sapere: il Piano di intervento non è visionabile e, dunque, valutabile in modo puntuale. L’unica certezza è la percentuale di Raccolta Differenziata al 3.76% (invece del 65%) nei primi quattro mesi del 2015. Ad oggi, nessuna efficace azione è stata adottata dell’amministrazione in carica per migliorare l’attuale modello stradale di RD. È prevedibile che tale percentuale di raccolta rimarrà ferma per i prossimi sei-otto mesi  e ciò non si può considerare un buon lascito.
I candidati  Lorenzo Italiano e Giuseppe Ragusi hanno abbandonato la sala prima della conclusione della prima relazione. Il candidato Giuseppe Marano è andato via prima che iniziasse l’interveneto del secondo relatore. Il candidato Giovanni Formica è stato l’ultimo a lasciare il posto in prima fila. Il candidato Carmelo Formica è stato l’unico a comunicare per tempo  che non sarebbe venuto e si sarebbe fatto sostituire da un rappresentante di una delle liste a lui collegate; sfortunatamente questa/o rappresentante non s’è fatta/o vedere. La cosa che suscita un certo stupore non è tanto la deplorabile “fuga” dei candidati, ma il fatto che contemporaneamente è andato via tutto il loro entourage e a nessuno è stato affidato il compito di rappresentare le posizione dei candidati sulle proposte di ZWSicilia e/o il modello di gestione previsto dal loro programma.
Il Circolo ringrazia i cittadini, le associazioni e i candidati delle liste che hanno partecipato all’incontro;  tutti i cittadini che hanno firmato la petizione contro la possibilità di riconversione della centrale termoelettrica di Archi a CSS. Sono state raccolte più di 50 firme. Un buon risultato in quanto molti dei presenti avevano già firmato la petizione.  Un ringraziamento particolare va a quanti intervenendo nel dibattito finale hanno arricchito con le loro argomentazioni e osservazioni i contenuti del convegno. Un ringraziamento speciale va ai due relatori. A tutti i candidati sindaco l’augurio di una competizione elettorale serena.
Il Circolo Territoriale di Milazzo continuerà la sua attività perseguendo i fini statutari dell’associazione ZWSicila che si fondano sul principio di solidarietà e del rispetto della persona umana, nonché sul rispetto e sulla tutela della Natura e dell’Ambiente. 



giovedì 14 maggio 2015

Per un futuro senza discariche e inceneritori

Lunedì 18 maggio, ore 17.30 a Palazzo D’Amico, "La Strategia Rifiuti Zero" e il Piano di intervento dell’Aro Milazzo saranno i temi centrali del convegno organizzato dal Circolo Territoriale Zero Waste Sicilia di Milazzo. Due i relatori: il prof. Beniamino Ginatempo, presidente di ZWSicilia e il dr. Domenico Lombardo, responsabile del 3° Ufficio di Staff del Comune di Milazzo. È previsto l’intervento dei candidati sindaco alle elezioni amministrative del 31 maggio e 1 giugno (C. Formica. G. Formica, L. Italiano, G. Marano, C. Pino e G. Ragusi), e un dibattito pubblico, aperto alla partecipazione dei cittadini, moderato da Elena Caragliano, referente del Circolo.

La strategia Rifiuti Zero segna il cammino verso una società della riduzione e del riciclo dei rifiuti, della riparazione e del riuso dei beni, che esclude il ricorso agli inceneritori, mentre prevede un utilizzo temporaneo delle discariche. Per raggiungere tale scopo è necessario che tutti gli attori interessati siano consapevoli dei compiti e delle specifiche responsabilità che ciascuno dovrà assumersi. È responsabilità dei cittadini, a valle, trasformare “con le loro mani” i rifiuti prodotti in materie prime seconde attraverso la loro differenziazione; a monte, invece, è responsabilità dei produttori, cessare la produzione di quei beni che, una volta esaurita la loro funzione, non possono essere riciclati o compostati; è responsabilità degli amministratori garantire una capillare informazione e formazione ai cittadini, una organizzazione efficiente, efficace, trasparente e la chiusura del ciclo dei rifiuti attraverso politiche di riduzione e riuso delle risorse, la raccolta porta a porta dei rifiuti e un’impiantistica del riciclo adeguata alle necessità.

Durante tutto il convegno sarà attivo un banchetto per la raccolta firme della petizione popolare indirizzata alle autorità nazionali, regionali e locali con la quale viene chiesto che venga negata l'autorizzazione ad ogni ipotesi di conversione della centrale termoelettrica di San Filippo del Mela che preveda l'utilizzo del CSS o comunque l'incenerimento di rifiuti in qualsiasi forma. I candidati sindaco potranno sfruttare l’opportunità di chiarire la loro posizione anche su quest’importante aspetto che potrebbe aggravre il problema dell'iinquinamento ambientale che afflige il territorio di Milazzo e di tutta la Valle del Mela.