mercoledì 25 novembre 2015

Inceneritore della Valle del Mela, pubblicate le "osservazioni" sul progetto Edipower per la valutazione di impatto ambientale

Golfo di Milazzo e Isole Eolie
Il 21 novembre è scaduto il termine per la presentazione delle osservazioni sul progetto di costruzione di un impianto di incenerimento dei rifiuti all’interno della centrale termoelettrica Edipower di San Filippo del Mela. I documenti, inviati per la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale da associazioni, enti locali, comitati e cittadini, sono pubblicati (e visionabali) sul sito del Ministero dell’Ambiente: Associazione Zero Waste Sicilia, WWF Italia-Delegazione Sicilia, Associazione “Rita Adria”, Comune di Barcellona Pozzo di Gotto, Sig. Aldo Lenzo e altri cittadini, Ordine provinciale dei medici chirurghi e degli odontoiatri di Messina, Comitato "Lenzuoli 27 settembre", Comitato Mamme per la Vita, Comune di Gualtieri Sicaminò, Comune di San Pier Niceto, Comune di Milazzo, Comune di Monforte San Giorgio, Comune di Pace del Mela, Comune di Gualtieri Sicaminò, Sig. Giuseppe Lopes, Comitato No CSS Inceneritore Valle del Mela, Avv. Antonino La Rosa per conto dell'Associazione I Cittadini Villafranca Tirrena, Associazione Mediterranea per la Natura,  Avv. Antonino La Rosa per conto del Forum Nazionale Salviamo il Paesaggio - Difendiamo i Territori - Comitato di Messina, Sig. Alessio Mattia Villarosa, Dott. Giuseppe Ruggeri per conto di Legambiente del Tirreno, Circolo territoriale di Legambiente Onlus - Roma, Comune di Saponara, Comune di Roccavaldina, Comune di Monforte San Giorgio, Associazione per la Difesa dell'Ambiente e della Salute dei Cittadini, Ing. Rosario Manno, Comitato dei Cittadini contro l'Inceneritore del Mela, Cittadini del comprensorio della Valle del Mela (petizione pro inceneritore), Associazione Luciese Salute e Ambiente, Gruppo consiliare "Liberamente per il Bene Comune" del Comune di San Filippo del Mela, Comune di San Filippo del Mela, Municipio della Città di Santa Lucia del Mela, Associazione Italia Nostra - sezione di Milazzo, Comune di San Pier Niceto, Parrocchia Maria S.S.della Catena, Associazioni Salute Tutela Cittadini-Pace del Mela e Comitato ambiente Archi-San Filippo del Mela, Comune di Venetico.
Nelle osservazioni sono state espresse perplessità, obiezioni e considerazioni di principio, di scenario e tecniche e sono stati analizzati gli aspetti metodologici procedurali. In estrema sintesi è stato rilevato che l’incenerimento dei rifiuti è in antitesi con gli scenari europei, che auspicano la realizzazione di una economia circolare, un nuovo modello di sviluppo basato sulla riduzione dei rifiuti e sul recupero spinto di materia per fronteggiare la scarsità di risorse che, verosimilmente, sarà tra i principali problemi di politica economica e industriale nei prossimi decenni; tra le conseguenze negative dell’incenerimento dei rifiuti, c’è la trasformazione di utile materia in scorie ceneri polveri ed emissioni di sostanze inquinanti altamente nocive e tossiche sia per l’ambiente che la salute delle persone; l’ubicazione dell’impianto è in contrasto con il piano paesaggistico, con le esigenze di tutela delle evidenze archeologiche all’interno della stessa Centrale e con la naturale vocazione del territorio (turismo e agricoltura); l’impianto ricade in un’area dichiarata Sito di Interesse Nazionale (SIN) e Area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale (AERCA); l’utilizzo del CSS (Combustibile Solido Secondario) è molto più inquinante rispetto al combustile fossile utilizzato attualmente per produrre energia elettrica e si caratterizza per  l’introduzione di nuove emissioni pericolose quali diossine, furani e policlorobifenili; la capacità dell’impianto è sovradimensionata rispetto alle reali necessità; il progetto, inoltre, è  difforme anche rispetto al piano regionale dei rifiuti e agli obiettivi della Strategia Energetica Nazionale; manca la valutazione degli impatti comulativi e l'analisi dei costi benefici reali e complessivi, anche ambientali, ed una loro quantificazione economica; le informazioni progettuali, inoltre, non consentono di valutare, tra l'altro, la qualità, l'efficazia e l'economicità del servizio che Edipower vorrebbe offrire.

lunedì 16 novembre 2015

Progetto Inceneritore della Valle del Mela, OSSERVAZIONI

Mancano pochi giorni alla scadenza (21 novembre) del termine  di presentazione delle  “osservazioni” sul progetto di Edipower S.p.A. per la realizzazione di un nuovo impianto, un inceneritore di rifiuti con recupero di energia, nella centrale termoelettrica di San Filippo del Mela.
L’Associazione Zero Waste Sicilia ha già inviato delle “osservazioni”, che sono visionabili sul sito del Ministero dell’Ambiente. Altre Associazioni ed Enti interessati è presumibile che invieranno, a breve, le loro.
Poiché chiunque può inviare “osservazioni” sui progetti sottoposti a Valutazione di Impatto Ambientale, anche  semplici cittadini, in forma singola o associata, invitiamo quanti sono contrari a questo scellerato progetto a inviare le proprie al Ministero dell’Ambiente. Al momento, le osservazioni rappresentano l’unica arma disponibile per contrastare il progetto di Edipower.
Per chi lo desidera, è possibile sottoscrivere il documento da noi elaborato con le OSSERVAZIONI (clicca QUI per visionare o scaricare il pdf).
Se convenite con le argomentazioni del documento e volete sottoscriverlo è sufficiente fornire (comunicare): 1. Nome e Cognome; 2. Codice Fiscale; 3. Comune di residenza. I dati richiesti dovranno pervenire entro le ore 13,00 del 19 novembre 2015.

Contatti: e-mail: aldolenzo@virgilio.it  - cell: 339 7527663 (sms o WhatsApp) - Messaggio su FB: https://www.facebook.com/aldo.lenzo 

domenica 8 novembre 2015

Basta inquinamento!

Cte Edipower di San  Filippo del Mela
Edipower S.p.A. ha motivato il progetto dell'inceneritore come risposta “alle mutate condizioni del mercato dell’energia che ha visto una riduzione della domanda a causa della crisi economica e un forte aumento della produzione da fonti rinnovabili, a discapito della produzione da impianti termoelettrici”. In sostanza i consumi di energia elettrica sono diminuiti, la produzione da fonti rinnovali è in continuo aumento, l’attuale Cte di San Filippo del Mela non è più competitiva e remunerativa. Così, Edipower prova a rendere remunerativa per i suoi azionisti la centrale inserendosi nel lucrativo segmento dell’incenerimento dei rifiuti, fruendo anche degli incentivi alla produzione di energia elettrica da fonte (artefattamente) rinnovabile.  
È paradossale che Edipower parli di "riqualificare e trasformare" e, addirittura,  di "polo delle energie rinnovabili" quando il suo progetto non è altro che un impianto di incenerimento di rifiuti. Un impianto ex novo che cambia il core business dell'Azienda: dalla produzione di energia elettrica allo smaltimento dei rifiuti. Un impianto all'interno del perimetro della centrale ma completamente autonomo. L'attività prevalente della Centrale Edipower di San Filippo del Mela diventerà lo smaltimento dei rifiuti o se volete l'incenerimento dei rifiuti con recupero energetico. Che si tratti di un inceneritore di rifiuti non lo dico io. lo dice la normativa italiana, che definisce un "impianto di incenerimento" nel seguente modo: "qualsiasi unità e attrezzatura tecnica fissa o mobile, destinata al trattamento termico dei rifiuti ai fini dello smaltimento, con o senza recupero del calore prodotto dalla combustione. Sono compresi in questa definizione l'incenerimento mediante ossidazione dei rifiuti, nonché altri processi di trattamento termico, quali ad esempio la pirolisi, la gassificazione ed il processo al plasma, a condizione che le sostanze risultanti dal trattamento siano successivamente incenerite ...". Che il core business di Edipower diventerà lo smaltimento dei rifiuti si desume dalla produzione di energia elettrica: si dimezzerà rispetto a quella prodotta nel 2014.
Altra motivazione del progetto è la diminuzione delle emissioni atmosferiche inquinanti. Non viene negato che ci saranno emissioni inquinanti. Ci tranquillizzano dicendo che diminuiranno. Ed è vero da un certo punto di vista. Dimunuiranno le emissioni atmosferiche relative ai gruppi alimentati ad ocd (olio combustilbile denso) in ragione del fatto che saranno utilizzati solo due gruppi  per 1.000 ore/anno, mentre nel 2014 le ore di moto sono state 3.300. Il vero problema sta invece nel fatto che dal nuovo camino verranno fuori nuovi inquinanti, quali diossine, furani e idrocarburi policiclici aromatici, tutti composto nocivi e cancerogeni. Le diossine possono resistere nel suolo per secoli, si accumulano in continuazione e questo comporta il rischio reale che entrino nella catena alimentare. Solo in applicazione del principio di precauzione e di prevenzione il progetto dell'inceneritore non dovrebbe essere autorizzato. Basta inquinamento!