domenica 26 maggio 2019

A2A ha presentato il progetto di un impianto di digestione anaerobica a San Filippo del Mela

Con un comunicato stampa diffuso sul proprio sito web, la multiutility A2A ha divulgato la notizia della presentazione alla Regione Sicilia dell’istanza autorizzativa di un impianto di digestione anaerobica per il trattamento della frazione organica dei rifiuti urbani (Forsu), da realizzare all’interno del “Polo energetico di San Filippo del Mela”. L’impianto, se autorizzato, trasformerà i rifiuti organici da raccolta differenziata in biometano e compost.
A2A, nel comunicato stampa, magnifica oltremodo l'impianto proposto parlando di “eccellenza tecnologica” e "configurazione dell'impianto" che “garantiscono un impatto pari a zero“. Anche in questo caso, come per l’inceneritore, A2A prefigura “un miglioramento della qualità dell’aria”. Sembra del tutto velleitario e fuorviante affermare che il progettato impianto possa migliorare la qualità dell'aria.
A regime, secondo le previsioni di A2A, l’impianto potrà trattare circa 75.000 tonnellate all’anno di frazione organica, proveniente dalla provincia di Messina, produrre circa 6 milioni di metri cubi di biometano e circa 15.000 tonnellate di compost da utilizzare in agricoltura.
Al momento è prematuro esprimersi sul progetto, bisognerà aspettare la pubblicazione dell’intero progetto per giudicarlo. Tuttavia, l’ubicazione dell’impianto, all’interno della ex Centrale elettrica, potrebbe costituire un ostacolo al rilascio dell’autorizzazione, per le stesse ragioni per le quali è stato bocciato l’inceneritore: le disposizioni del vigente Piano paesaggistico.
Vorremmo che gli impianti per il trattamento dei rifiuti fossero pubblici e non in mano a privati. Nondimeno, se persiste l’attuale prospettiva di totale mancanza di impianti per il trattamento della frazione organica dei rifiuti urbani nella provincia di Messina, la proposta di A2A rappresenta un’opportunità da valutare. La procedura avviata con la presentazione dell’istanza autorizzativa sembra anomala, perché difficilmente potrà essere presa in considerazione, in assenza dell’approvazione del nuovo Piano regionale di gestione dei rifiuti e/o del Piano d’Ambito. Ovvero, in assenza, da parte della SRR o dalla Autorità D’Ambito, della localizzazione degli impianti e della individuazione della capacita impiantistica necessaria a soddisfare il fabbisogno di trattamento della Forsu nella provincia di Messina. 

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