COMUNICATO
Sabato 7 Febbraio saremo in
piazza Campetto ad Archi per fermare l'ennesimo attentato alla nostra vita.
Dopo gli impianti di produzione di idrogeno liquido e tutte le alltre nocività
della raffineria di Milazzo, dopo l'avvelenamento elettromagnetico dell'elettrodotto
TERNA Sorgente-Rizziconi, un enorme inceneritore verrà costruito a sostituire
la già mortifera centrale Edipower. A meno ché noi non li fermiamo: e siamo
determinati a farlo.
Noi rifiutiamo che le nostre vite
vengano stritolate dalla disumana scelta tra tumori o disoccupazione, utile
solo ai profitti di pochi e alla rovina, malattia e morte di molti.
Dicono che l'inceneritore brucerà
CSS per nascondere sotto un nome difficile la verità: SI INCENERIRÀ IMMONDIZIA
impastata con idrocarburi per aumentarne il potere calorifero.
Spesso quel che viene presentato
come via obbligata è solo una tra le tante opzioni, preferita unicamente per
miope calcolo politico e profitto privato.
È FALSO che l'incenerimento di
rifiuti sia una soluzione inevitabile, come testimoniano le comunità in Italia
e all'estero che riciclano e recuperano la stragrande maggioranza dei rifiuti
che producono.
Il CONAI (consorzio nazionale
imballaggi) prevede che se arrivassimo, come prescritto dalle normative UE, al
65% differenziata per i rifiuti solidi urbani entro il 2020, questo si
tradurrebbe in 90 mila posti di lavoro proprio nel settore del recupero e
riciclo.
Criminale è la scelta di quegli
“amministratori” che come 60 anni fa, quando iniziò la distruzione e fu
impiantata la raffineria di Milazzo, consegnano il territorio e le persone che
lo attraversano alle diossine, ai tumori e al sottosviluppo. Impianti come gli
inceneritori uccidono moltissimi altri settori produttivi potenziali, come
quello agro-alimentare di alta qualità, solo per citarne uno.
Inesorabilmente frapporremo i
nostri corpi e le nostre volontà fra le armate del profitto sulla pelle degli
altri e le persone in carne ed ossa che attraversano questa martoriata terra,
in maniera solidale e complice con le sorelle e i fratelli che lottano contro
gli elettrodotti TERNA, il MUOS di Niscemi, il trivellamento dei mari e delle
terre e il disboscamento della Val Dittaino per nutrire una mostruosa centrale
elettrica biomasse.
Adesso non puoi più tirarti
indietro. DIFENDITI! Unisciti alla lotta: vieni a manifestare il 7 febbraio ad
Archi.
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