L’incompetenza e la scarsa attenzione alla legalità sono intrecciate: Berlusconi per mantenersi al potere ha bisogno di camerieri, i quali possiedono la peculiarità di obbedire, ma quasi mai quella di essere colti. La loro abilità è servire. Chi possiede un qualche valore e una qualche competenza, non può essere servo fino in fondo, quindi con Berlusconi non dura. A un mio amico che è andato con Berlusconi dissi: guarda, non è sufficiente che tu ti inchini. Adesso ha capito che avevo ragione, però gli ho tolto il saluto. I miei rapporti con il prossimo vengono meno quando lo vedo fare il servo. Allora parte il disprezzo.
[Paolo Sylos Labini (30 ottobre 1920 – 7 dicembre 2005), Ahi serva Italia. Un appello ai miei concittadini, a cura di Roberto Petrini, Laterza, Roma-Bari 2006]
Incompetenza e scarsa attenzione alla legalità, mediocrità, senso del dovere inesistente, mancanza di controlli e nessuna assunzione di responsabilità di chi dirige e amministra (i potenti) sono le cause del degrado del nostro Paese. Tuttavia, ci sono ancora tante persone per bene e tanti giovani su cui poter fare affidamento.
Noi non vogliamo essere servi dei potenti, figuriamoci servi dei servi. Quando si agisce da cittadini nessun potente e nessun servo di potenti ci potrà mai prevaricare o intimidire. Noi possiamo camminare a testa alta, mentre loro abbassano la testa al nostro passaggio.
Noi non vogliamo essere servi dei potenti, figuriamoci servi dei servi. Quando si agisce da cittadini nessun potente e nessun servo di potenti ci potrà mai prevaricare o intimidire. Noi possiamo camminare a testa alta, mentre loro abbassano la testa al nostro passaggio.
Riporto la lettera di un lettore del "ilFatto Quotidiano" pubbblicata dal giornale l'11 settembre 2011.
RispondiElimina" Di Sylos Labini non ce ne sono più
Che accanto ai nostri ministri, primo ministro incluso, o accanto ai vertici dell'opposizione, si trovino persone corrotte o appartenenti alle mafie ci indigna, ma non ci deve sorprendere: nel 1974 Salvo Lima, contro il quale c'erano già quattro richieste di autorizzazione a procedere da parte della magistratura, venne nominato sottosegretario al Bilancio da Giulio Andreotti titolare di quel dicastero, provocando le dimissioni di Paolo Sylos Labini dal comitato tecnico-scientifico di tale ministero. E' invece sorprendente, desolante e inaccettabile che non ci siano più persone come Paolo Sylos Labini ad opporsi all'infiltrazione dei corrotti e delle mafie nelle istituzioni. Un saluto.
Ascanio De Santis"