sabato 9 luglio 2011

Indignarsi non basta.

Il futuro della politica ha bisogno di regole e percorsi che siano trasparenti e partecipate, la nuova amministrazione comunale di Santa Teresa deve essere guidata e governata da questi principi. I cittadini devono contare nelle scelte che le riguardano,non è più possibile delegare i propri bisogni e la vita di un territorio ai soli eletti nella più assoluta mancanza di controllo.Il processo partecipativo punta su azioni semplici e chiare quale l'informazione accessibile, le assemblee e le riunioni di decentrate nel territorio, partecipazione dal basso con regole dettate dal Consiglio Comunale,l'istituzione di referendum propositivo e abbrogativo, attivazione di una quota di bilancio partecipato. Dobbiamo privilegiare l'interesse pubblico e non gli interessi privati e dobbiamo ridurre i costi della politica a partire dalle spese di rappresentanza e dalle consulenze.
Se condividi queste idee, aderisci.

1 commento:

  1. Grazie Nino per il tuo post. Ricordo che il blog è aperto a tutti e per essere “autori” è sufficiente comunicare il proprio indirizzo e-mail.
    Approfitto del tuo appello finale: “se condividi queste idee, aderisci” per chiarire che, a mio avviso, la sola adesione a delle idee o ad un progetto di cambiamento non è sufficiente. È necessario che ogni singolo cittadino partecipi, sia attore: si esprima,dibatta e scelga.
    Non bisogna scambiare la partecipazione con l’adesione.
    Chi aderisce ma non partecipa non sceglie di essere cittadino ma spettatore. Lo spettatore quando l’evento finisce e si spegne la luce va a casa in attesa di un prossimo evento. La democrazia, invece, ha bisogno di un continuum di consapevolezza, un circuito permanente e attivo di cittadini partecipi e attenti.

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