giovedì 23 giugno 2011

Riscoprire il mestiere di cittadini

Gli italiani hanno dimostrato nei secoli di inventare sistemi politici e sociali senza precedenti. Anche la trasformazione di una repubblica in una grande corte è un esperimento mai tentato e mai riuscito prima. Rispetto alle corti dei secoli passati, quella che ha messo radici in Italia coinvolge non più poche centinaia di persone, ma milioni di persone e le conseguenze sono le medesime: servilismo, adulazione, identificazione con il signore, preoccupazione ossessiva per le apparenze, arroganza, buffoni e cortigiane. Poiché il sistema di corte ha plasmato il costume diffondendo quasi ovunque la mentalità servile, il rimedio dovrà essere di necessita coerente alla natura del male, vale a dire riscoprire, o imparare, il mestiere di cittadini. Per quanto sia ardua è la sola via. Il primo passo è capire il valore e la bellezza dei doveri civili

[Maurizio Viroli, La libertà dei servi, anticorpi Laterza, dodicesima edizione 2011]

Siamo in mano a squadre di mediocri, per colpa nostra, perché ce li siamo scelti. Questi mediocri a loro volta nominano mediocri come loro o addirittura peggio di loro. Continuando così, rinunciando a liberarci dei mediocri non facciamo un buon servizio a noi stessi e alla nostra comunità. Mandare a casa mediocri e furbi è un dovere;  è una necessità impellente se vogliamo risorgere ed aspirare ad un futuro migliore. Dobbiamo riappropriarci della cittadinanza: basta elemosinare favori e vite da precari per i nostri figli. Meno lamentele e più fatti concreti, più impegno, più coraggio. Esercitiamo  in ogni manifestazione del quotidiano i doveri e i diritti civili.

“Solo esercitando sempre in ogni occasione il mestiere di cittadino, si costruisce il paese e si diviene protagonisti della democrazia”.

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