Apprendiamo con viva soddisfazione che il Consiglio
Comunale di Milazzo ha all’unanimità deliberato una netta contrarietà alla
riconversione a combustibile solido secondario (CSS) della centrale
EDIPOWER/A2A di Archi. Il compiacimento è accresciuto dal fatto che, nonostante
A2A sia intervenuta agli incontri di approfondimento, organizzati dal Consiglio
nelle settimane scorse, con una numerosa ed agguerrita delegazione - compreso
uno dei massimi responsabili del progetto (ing. Giuseppe Monteforte) - i
consiglieri comunali hanno recepito le osservazioni della associazioni
ambientaliste, come risulta dai resoconti di stampa. Ma soprattutto il
Consiglio Comunale di Milazzo si è opposto ad un modello di sviluppo economico
del territorio imposto dall’alto, senza concertazione con i cittadini, che
privilegia gli interessi economici di grossi gruppi rispetto alla salute
pubblica ed agli interessi economici (turismo, agricoltura, bonifica, ecc.)
della cittadinanza. Riteniamo che il valore politico di questa delibera sia
grande, non fosse altro perché i cittadini milazzesi sono quasi un terzo della
popolazione della Valle del Mela.
Ma
l’effetto pratico di questa delibera rischia di essere vanificato dal fatto che
il ministero dell’ambiente può rilasciare l’Autorizzazione Integrata Ambientale
(AIA) per questo impianto senza tener in conto di questa volontà, né di quella
degli altri 13 comuni della Valle del Mela, che hanno nei mesi scorsi esitato
delibere analoghe. C’è ancora tempo (entro il 21/11/2015) per presentare
osservazioni per la procedura di Validazione di Impatto Ambientale (VIA) presso
il ministero, ed invitiamo tutte le amministrazioni comunali del SIN Valle del
Mela e dei comuni viciniori a farlo.
Tuttavia
non è solo la fredda procedura burocratica che potrà fermare il progetto
dell’inceneritore: ci vogliono la Politica e la volontà popolare. È questo il
motivo per il quale, a nostro avviso, tutte le amministrazioni del
comprensorio dovrebbero agire di concerto ed in sinergia, lasciando perdere
per una volta rivalità e campanilismi. Bisognerebbe quindi che il comune di
S.Filippo del Mela non proceda da solo alla convocazione di un referendum
popolare, ma che tale referendum si svolga contemporaneamente in tutti i comuni
interessati. Ciò perché l’impatto ambientale dell’inceneritore non sarà solo
sul territorio di Archi ma su tutta la Valle del Mela e ben oltre, ma perché
uno sviluppo economico sostenibile dell’area è interesse di tanti, perlomeno
dei comuni della fascia tirrenica. Va inoltre da sé che tale referendum
dovrebbe aver luogo prima dell’eventuale rilascio dell’AIA, dopo la quale
potrebbe essere impossibile fermare il progetto. Sembrerebbe impossibile, ma le
difficoltà amministrative non sono insormontabili se c’è la volontà politica di
superarle.
Riteniamo
dunque che i sindaci interessati debbano subito aprire un tavolo di confronto e
concertazione, ed adottare al più presto e contemporaneamente i provvedimenti
necessari. La partecipatissima manifestazione del 27 settembre ha indicato la
volontà dei cittadini. La politica e le amministrazioni operino di conseguenza.
Zero Waste Sicilia è a disposizione di sindaci ed amministrazioni per quanto
nelle sue possibilità e competenze.
Zero Waste Sicilia
zwsicilia@gmail.com
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