venerdì 21 novembre 2014

Decalogo sostenibile per la riduzione dei rifiuti


Decalogo sostenibile
La sostenibilità è la coerenza con le leggi di Natura. È ovvio che dovremmo organizzarci secondo modelli di sviluppo sociale ed economico che non siano in conflitto con la natura. Infatti il ciclo naturale che regola la vita di tutti gli esseri viventi non prevede il concetto di rifiuto. In natura ciò che un qualsiasi organismo scarta non è rifiuto, ma una materia prima per altri. La natura non butta via nulla. Essa opera sempre un continuo e completo riciclo di qualsiasi materiale in un sistema circolare che ricicla e non distrugge.
Stessa cosa dovrebbe essere per le attività gestite dall’uomo, invece, queste attività sono basate su un massiccio prelievo di materia ed energia dall’ambiente per produrre beni di consumo che sfocia in un’altrettanta massiccia produzione di materiali e beni  che non vengono riutilizzati, ma scaricati nell’ambiente. Un accumulo di materia  non reimpiegata conferita nelle discariche  o, peggio ancora, eliminata (incenerita) con danni enormi per l’ambiente, per la salute delle persone e per l’economia.
L’uomo invece di copiare il ciclo circolare dei materiali in natura ha costruito un sistema lineare che si può definire dell’usa e getta, ovvero un sistema che non recupera la materia, che non la trasforma in altra materia, ma in spazzatura. Il rifiuto (materia) che diventa spazzatura rappresenta uno spreco di risorse preziose, soprattutto se si considera che l’Italia  non ha materie prime per alimentare il suo sistema industriale: importiamo le materie prime dai paesi emergenti che sono in veloce crescita e tenderanno ad usare sempre più le loro risorse per i loro consumi interni nei prossimi decenni. Le materie prime saranno sempre meno e sempre più care. Ci attende la desertificazione industriale se non ci si attrezzerà velocemente per il massimo recupero possibile di materie prime seconde dai rifiuti e dagli scarti. Anche un bambino capisce che bisognerebbe muoversi verso la sostenibilità: i nostri governanti e amministratori non lo capiscono. Per muovere verso la sostenibilità ci vorrebbe la Politica (che non c’è). Un approccio sostenibile consiste in una drastica riduzione dei rifiuti e delle emissioni nocive, nel massimo recupero di materiali organici e tecnologici, nel progressivo abbandono degli idrocarburi e delle combustioni. Un approccio sostenibile non significa solo incentivare il recupero e il riciclaggio dei materiali scartati, ma promuovere anche la prevenzione della produzione dei rifiuti; ridurre il saccheggio delle risorse del pianeta;  restituire alla Terra ciò che si preleva con l’agricoltura (ovvero trasformare i rifiuti organici in compost, evitando così il rischio della desertificazione che potrebbe affliggere soprattutto la Sicilia a causa delle basse percentuali di sostanza organica contenute nel terreno in gran parte del  territorio); ridurre al massimo tutto ciò che inquina ed è nocivo per l’ambiente; evitare di inquinare generando veleni; trasformare la materia scartata in reddito e lavoro.

In occasione della "Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (Serr)" che avrà luogo dal 22 al 30 novembre 2014  invito tutti a diffondere il "Decalogo sostenibile per la riduzione dei rifiuti"

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