Con diversi mesi di ritardo la
Regione Siciliana ha pubblicato oggi sul suo sito web, nelle pagine curate
dal Dipartimento dell’acqua e dei rifiuti, le Linee Guida per la redazione dei piani di
intervento in attuazione dell’Art.5, comma 2-Ter della L.r. n.9 e ss.mm. nelle
more dell’adozione dei piani d’ambito.
Il recepimento della Direttiva
Comunitaria 2008/98/CE ha introdotto disposizioni relative alla “gerarchia dei
rifiuti”. Tale gerarchia si applica
quale ordine di priorità della normativa e della politica in materia di
prevenzione e gestione dei rifiuti e privilegia nell’ordine: la prevenzione
della produzione del rifiuto; il riutilizzo dei prodotti; il riciclaggio di
alta qualità.
Riguardo alla “prevenzione” la
Direttiva prevede che “entro il 31 dicembre 2013 gli Stati Membri adottano programmi
di prevenzione dei rifiuti”. Per quanto riguarda il “riutilizzo” “gli Stati
Membri adottano le misure necessarie per promuovere il riutilizzo favorendo la
costituzione di reti di riparazione, l’uso di strumenti economici, di criteri
in materia di appalti, di obiettivi quantitativi o di altre misure”. Riguardo
al “riciclaggio” la Direttiva specifica che “viene istituita la raccolta
differenziata al fine di soddisfare i necessari criteri qualitativi per i
settori di riciclaggio pertinenti”.
La Legge regionale prevede di “promuovere la progettazione di prodotti ed imballaggi tali da
ridurre all’origine la produzione di rifiuti, soprattutto non riciclabili,
adottando le necessarie forme di incentivazione”. Tale norma è sicuramente
applicabile ai produttori locali.
Pertanto, nel Piano di intervento
i Comuni dovrebbero individuare azioni volte ad incentivare una politica di
prevenzione della produzione del rifiuto, promuovere il riutilizzo, il
riciclaggio ed il recupero dei rifiuti urbani e speciali. Inoltre la Legge
regionale prevede che ciascun comune adotti “il regolamento comunale per la
raccolta differenziata”.
La Legge regionale 9/2010 prevede che i Comuni possono procedere alla
perimetrazione dei territori comunali in Aree di Raccolta Ottimale (Aro) con un
corrispondente Piano di intervento con allegato capitolato d’oneri e quadro
economico di spesa che dimostri che l’organizzazione del servizio in Aro
rispetta i principi di differenziazione, adeguatezza ed efficienza. Con tale
assunto viene affermato il principio che responsabile, dell’organizzazione e
della gestione del servizio di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti e
delle percentuali di raccolta differenziata che vengono raggiunte, è l’Ente
Locale.
Si spera che le Linee Guida
possano essere utili per far si che i Piani di intervento vengano redatti in
modo che tengano conto di tutti gli aspetti e modalità organizzative del
servizio da svolgere, delle azioni di comunicazione e educazione ai cittadini da predisporre,
e dei sistemi di monitoraggio e controllo della gestione da attivare.
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