Ieri su “La Repubblica”, edizione di Palermo, è stata pubblicata
un’intervista al presidente Crocetta di Antonio Fraschilla. Riporto una
delle domande del giornalista e la risposta del governatore. Domanda: “A
proposito, nei giorni scorsi l’assessore Nicolò Marino ha lanciato
l’allarme perché in alcune provincie non si sono create le nuove Società
di gestione, le Srr, e rimangono gli Ato colabrodo”. Risposta: “Da mesi
dico all’assessore di essere più incisivo. La gestione del servizio di
raccolta deve tornare ai comuni, le Srr sono altri carrozzoni. Sui
rifiuti, acqua pubblica e stop all’eolico il programma è quello del
governo. Non ci sono programmi individuali degli assessori, quello che
vorrebbe il Pd mettendo in giunta qualche deputato che poi risponde solo
alla sua corrente”.Intanto c’è da dire che le Srr non sono società di
gestione ma “società per la regolamentazione del servizio di gestione
dei rifiuti”. Le Srr non gestiscono nulla: regolamentano (dettano le
regole e controllano). Gli atti fondamentali sono: Piano d’ambito, costi
standard, tariffe d’ambito, monitoraggio servizi, progettazione
impiantistica. Queste cose il governatore dovrebbe saperle (e avrebbe
dovuto correggere il giornalista che ha posto la domanda).Il governatore
non può dire che le Srr sono altri carrozzoni, come nei discorsi che si
sentono al bar. C’è una legge della Regione Siciliana che ha istituito
le Srr. Se la legge non andava bene il governatore Crocetta poteva
proporne una nuova o modificarla in linea con il suo programma di
governo. Forse mi sbaglio, ma penso che il “programma di governo” sui
rifiuti non esista (intendo uno specifico e dettagliato programma sui
rifiuti). Il governatore va avanti per slogan tipo: “Siamo per Rifiuti
Zero” e “la gestione dei rifiuti deve tornare ai comuni”.Visto che la
legge 9/2010 che ha istituito le Srr è tuttora in vigore, l’assessore
Marino e tutti gli altri del dipartimento rifiuti non potrebbero non
tenerne conto. E tuttavia concordo con il governatore nel ritenere che
l’organizzazione e la programmazione della nuova gestione non sia stata
incisiva, o meglio, all’altezza della drammaticità della situazione
rifiuti in Sicilia. Non sono in grado di determinare di chi siano le
colpe maggiori di questo stallo e scarsa incisività. Secondo me
dovrebbero cadere molte teste. Sicuramente qualcuno deve essere
sostituito. I sindaci, o gran parte di essi, non sono in grado di
risolvere il problema e potrebbero peggiorare le cose, devono essere
affiancati e guidati. Le Srr potrebbero diventare dei carrozzoni solo se
sarà permesso che lo possano diventare.
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