Di seguito trovate i link al
programma elettorale di ciascuna lista.
- Lista 1 – Sveglia Santa Teresa
- Lista 2 – Santa Teresa Protagonista
- Lista 3 – Sicilia Vera-Libera Santa Teresa
- Lista 4 – Libera Santa Teresa
I quattro programmi più o meno si
equivalgono. Non dico che si tratti di una gara a chi la spara più grossa, ma
certamente traspare pressapochismo. Ci trovate di tutto e di più. Alcune
proposte sono esilaranti e prive di senso. Altre sono buttate li per
abbindolare gli ingenui. Innanzitutto manca lo scenario di riferimento. Nessuno
che abbia snocciolato gli attuali numeri ovvero i dati relativi alla
popolazione, al territorio, frazioni e quartieri, le attività produttive
esistenti sul territorio e loro ripartizione per settore di attività. I dati
relativi all’occupazione e alla disoccupazione.
La consistenza del patrimonio comunale. Il tipo, la qualità e i costi
dei servizi erogati. Poi non si parla delle risorse necessarie all’attuazione
non dico di ogni singolo progetto ma almeno di quelli che costituiranno gli
interventi del primo anno. In ogni caso non si nota alcuna discontinuità con il
passato. Niente che denoti l’intenzione di voler cambiare il modo di fare
politica sia dal punto di vista dell’etica politica sia dal punto di vista
dell’innovazione amministrativa e di governo del territorio.
Unico fatto nuovo è la rinuncia
della lista Sicilia Vera-Libera Santa Teresa a tutte le indennità di carica nel
caso di vittoria alle elezioni. Non so se questa rinuncia del signor De Luca è
una cosa che egli fa per prassi o se è occasionale e fatta solo per rendere più
appetibile la sua “offerta politica”. Mentre la lista Sveglia Santa Teresa per
abbassare i costi della politica decurterebbe le indennità del 50%. Dovendo dare
un voto da 1 a
10 do 3 a
Cateno De Luca che, da bravo “cazzaro”, ha enunciato tutte le opere pubbliche e
private che farebbe (a parole) se gli accordassimo fiducia (tutte da realizzare
nei prossimi 5 anni visto che promette di non ricandidarsi più) e 5, il voto
più alto, ad Alberto Morabito per la migliore grafica, gli altri due, Pallella
e Lo Schiavo, do rispettivamente 4 e 4 ½.
Ho espresso la mia opinione,
ognuno può esprimere la sua e confutare la mia. Se tutte le liste avessero
presentato programmi da otto in pagella, cioè programmi veri con l’indicazione
delle priorità, degli investimenti necessari, e del reperimento dei fondi,
avrebbe voluto dire che saremmo già sulla buona strada verso la buona politica. E invece, non lo siamo
affatto.
Mancano, a mio avviso, i
principi di fondo che dovrebbero ispirare l’azione nei prossimi 5 anni.
Questi principi non possono
prescindere dalle parole chiave come:
PARTECIPAZIONE - elemento centrale
per innovare, cambiare, trasformare e responsabilizzare. Essa solo se
arricchita da forme di democrazia partecipativa e diretta, che restituiscano
potere e responsabilità ai cittadini, come spigato in questo blog, costituirà
la vera innovazione e consentirà l’apertura della futura Amministrazione verso
i cittadini e dei cittadini verso l’esterno, un’apertura della mentalità e di
una nuova cultura locale. Un’apertura dell’Amministrazione ai cittadini e alle
nuove forze creative che provengono dalla società, dove sempre più dovranno
trovare spazio e modo di esprimersi le idee dei giovani, delle donne, e anche
delle categorie da sempre più deboli.
CAMBIAMENTO - inteso nella sua
accezione più ampia, come cambiamento etico politico, sociale, culturale
ed economico. Nel precedente mandato amministrativo (col sindaco Morabito per
intenderci) la qualità della vita non è migliorata, non si è favorito uno
sviluppo economico sostenibile ne uno sviluppo infrastrutturale, non sono stati
attivati appropriatamente gli istituti di partecipazione (non sono stati
redatti i previsti regolamenti) né e stata favorita una maggiore partecipazione
ne si sono fatti passi avanti significativi nel campo della trasparenza:
occorrerebbe invertire la rotta.
QUALITA’ DEL VIVERE - è
l’obiettivo di fondo a cui si deve ispirare l’azione degli amministratori. Una
qualità intesa come benessere delle persone, fiducia nelle istituzioni, cura
della città e dei propri spazi, tutela della sicurezza e della salute (in questo la passata Amministrazione
è stata assente - ricordo solo l’inquinamento acustico e l’acqua non potabile).
Il tema della qualità deve diventare l’elemento necessario nella ricerca
dell’eccellenza in tutti i campi da quello ambientale a quello sociale, senza
dimenticare una crescita culturale ed economica sostenibile della città.
Oltre ai principi di fondo manca
soprattutto la VISION. Senza avere una visione futura di ciò che deve diventare
la nostra cittadina è come partire per un viaggio senza sapere la destinazione.
PROCESSI DI TRASFORMAZIONE
Santa Teresa si trova oggi in un
momento cruciale per il suo cambiamento. I prossimi anni ed i progetti che in
questo arco di tempo saranno avviati segneranno un importante passaggio verso
la costruzione di una città nuova.
In questo disegno di
trasformazione devono rientrare tutti quegli interventi che cambieranno in modo
strutturale l’assetto urbanistico del nostro territorio: la riscoperta dei
luoghi e delle piazze, la realizzazione della rete dei collegamenti
infrastrutturali, la nascita di nuovi centri sportivi e/o culturali.
L’obiettivo fondamentale dell’azione di governo della prossima amministrazione
deve essere quella dello sviluppo sostenibile: profondamente consci della
sfavorevole contingenza economica che il Paese intero sta attraversando, come
cittadini siamo consapevoli che questa missione è ancor più impegnativa. Al
fine di garantire una migliore qualità della vita, è importante creare i
presupposti perché si possa creare occupazione e così dare risposte ai bisogni
dei più deboli, contribuendo a rendere competitivo e attrattivo il nostro
territorio. Per realizzare tutto ciò è necessario formulare proposte in materia
di infrastrutture, lavoro, casa, ambiente, salute, turismo, promozione e
cultura in rapporto sinergico con le politiche regionali, e se possibile
nazionali ed europee.
MODELLO NUOVO DI CITTA’
La rapida evoluzione degli
scenari di riferimento, di un sistema economico e sociale sempre più
globalizzato, lascia sempre aperto il rischio di marginalizzazione del
territorio.
È per questo che da subito e
per tutto l’arco del mandato la nuova
amministrazione dovrebbe concentrare gli sforzi nel tentativo di costruire una
nuova immagine della città e una identità riconosciuta e riconoscibile.
Santa Teresa può mirare a
diventare un modello nuovo di città, una città capace di essere attrattiva,
aperta, orientata alle relazioni. L’immagine della città deve diventare un
obiettivo non solo per migliorare le sue relazioni e i suoi scambi con
l’esterno, ma anche per migliorare il senso di appartenenza degli stessi
cittadini con servizi sempre più efficienti e una migliore cura e vivibilità
della città e delle sue frazioni.
SAPERE, LAVORO, IMPRESA
Per disegnare un nuovo modello di
sviluppo di una economia avanzata e allo stesso tempo sostenibile e creare
valore è necessario investire sulla conoscenza quale presupposto di base. Per
costruire questa nuova dimensione sarà necessario da subito e nei prossimi anni
investire risorse proprio nel campo della scuola (formazione) come paradigma del cambiamento
oltreché motore di una crescita sostenibile. Ma crescere significa anche creare
vero lavoro qualificato per i giovani, migliorare la qualità occupazionale e la
tutela dei lavoratori.
QUALITA’ DELLA VITA
Lo sviluppo e il cambiamento
della città dei prossimi anni dovranno essere accompagnati da una particolare
attenzione alla salvaguardia e tutela dei diritti dei cittadini, con
particolare riferimento alle fasce più deboli. È quello che si può definire
come la politica delle “piccole cose”, che sono poi le cose importanti del
vivere quotidiano dei noi cittadini.
Si tratta dei temi della cura
della città, della pulizia, della manutenzione e riqualificazione delle
frazioni e dei quartieri, della manutenzione del verde urbano, delle strade e
delle piazze. Diventa importate per costruire una “città in cui vivere bene”
aumentare il senso di appartenenza e di partecipazione dei cittadini alle
scelte che più direttamente li coinvolgono quali il welfare, la salute, il
senso di sicurezza e integrazione.
Elemento comune di tutti questi
temi è quello della qualità nel senso più ampio del temine come qualità della
vita.
Per realizzare questo ambizioso
ma basilare obiettivo è importante partire proprio dal principio di
salvaguardia e tutela dei diritti di tutti i cittadini: il diritto alla
sicurezza, il diritto alla casa, il diritto delle persone disabili a vivere la
propria città, il diritto alla salute e così via.
TURISMO SOSTENIBILE
La valorizzazione dell’ambiente e
del paesaggio e il miglioramento della qualità della vita avrà esiti positivi
soprattutto anche sul turismo in quanto la sinergia tra
la politica turistica e un modello di sviluppo locale condiviso riuscirà a far
maturare un’idea di città e di turismo sostenibile.
Le piazze ad esempio, dovranno dare respiro alla vita sociale, la riqualificazione del lungomare e l’aumento degli spazi ciclopedonali devono andare nella direzione di una sostenibilità quotidiana per i cittadini e di un turismo a misura d’uomo. La spiaggia dovrà essere tenuta come il salotto di casa.
Le piazze ad esempio, dovranno dare respiro alla vita sociale, la riqualificazione del lungomare e l’aumento degli spazi ciclopedonali devono andare nella direzione di una sostenibilità quotidiana per i cittadini e di un turismo a misura d’uomo. La spiaggia dovrà essere tenuta come il salotto di casa.
L’attenzione
alla qualità della vita del residente e del turista, e quindi alla
sostenibilità sociale e ambientale di attività economicamente remunerative sono
possibili solo se nei processi decisionali relativi alle politiche del
territorio vengono coinvolti i comunissimi cittadini, che restano i naturali
custodi del patrimonio ambientale, culturale, paesaggistico e relazionale della
nostra cittadina.
la nuova amministrazione dovrà porre al centro della propria attenzione la sostenibilità dell’attività turistica. Bisogna evitare di vincolare la qualità della vita dei residenti solo alla crescita economica, ma anche ad un modello attento all’ambiente e al paesaggio urbano, capace di coniugare quantità e qualità.
la nuova amministrazione dovrà porre al centro della propria attenzione la sostenibilità dell’attività turistica. Bisogna evitare di vincolare la qualità della vita dei residenti solo alla crescita economica, ma anche ad un modello attento all’ambiente e al paesaggio urbano, capace di coniugare quantità e qualità.
L’obiettivo
dovrà essere quello di soddisfare gli interessi e le legittime aspettative sia
dei residenti sia dei turisti, nella direzione di una progressiva
destagionalizzazione del turismo.
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