sabato 28 aprile 2012

Quale programma elettorale ...

vi convince di più?

Di seguito trovate i link al programma elettorale di ciascuna lista.
I quattro programmi più o meno si equivalgono. Non dico che si tratti di una gara a chi la spara più grossa, ma certamente traspare pressapochismo. Ci trovate di tutto e di più. Alcune proposte sono esilaranti e prive di senso. Altre sono buttate li per abbindolare gli ingenui. Innanzitutto manca lo scenario di riferimento. Nessuno che abbia snocciolato gli attuali numeri ovvero i dati relativi alla popolazione, al territorio, frazioni e quartieri, le attività produttive esistenti sul territorio e loro ripartizione per settore di attività. I dati relativi all’occupazione e alla disoccupazione.  La consistenza del patrimonio comunale. Il tipo, la qualità e i costi dei servizi erogati. Poi non si parla delle risorse necessarie all’attuazione non dico di ogni singolo progetto ma almeno di quelli che costituiranno gli interventi del primo anno. In ogni caso non si nota alcuna discontinuità con il passato. Niente che denoti l’intenzione di voler cambiare il modo di fare politica sia dal punto di vista dell’etica politica sia dal punto di vista dell’innovazione amministrativa e di governo del territorio.
Unico fatto nuovo è la rinuncia della lista Sicilia Vera-Libera Santa Teresa a tutte le indennità di carica nel caso di vittoria alle elezioni. Non so se questa rinuncia del signor De Luca è una cosa che egli fa per prassi o se è occasionale e fatta solo per rendere più appetibile la sua “offerta politica”. Mentre la lista Sveglia Santa Teresa per abbassare i costi della politica decurterebbe le indennità del 50%. Dovendo dare un voto da 1 a 10 do 3 a Cateno De Luca che, da bravo “cazzaro”, ha enunciato tutte le opere pubbliche e private che farebbe (a parole) se gli accordassimo fiducia (tutte da realizzare nei prossimi 5 anni visto che promette di non ricandidarsi più) e 5, il voto più alto, ad Alberto Morabito per la migliore grafica, gli altri due, Pallella e Lo Schiavo, do rispettivamente 4 e 4 ½.

Ho espresso la mia opinione, ognuno può esprimere la sua e confutare la mia. Se tutte le liste avessero presentato programmi da otto in pagella, cioè programmi veri con l’indicazione delle priorità, degli investimenti necessari, e del reperimento dei fondi, avrebbe voluto dire che saremmo già sulla buona strada verso la buona politica. E invece, non lo siamo affatto.

Mancano, a mio avviso, i principi di fondo che dovrebbero ispirare l’azione nei prossimi 5 anni.
Questi principi non possono prescindere dalle  parole chiave come:
PARTECIPAZIONE - elemento centrale per innovare, cambiare, trasformare e responsabilizzare. Essa solo se arricchita da forme di democrazia partecipativa e diretta, che restituiscano potere e responsabilità ai cittadini, come spigato in questo blog, costituirà la vera innovazione e consentirà l’apertura della futura Amministrazione verso i cittadini e dei cittadini verso l’esterno, un’apertura della mentalità e di una nuova cultura locale. Un’apertura dell’Amministrazione ai cittadini e alle nuove forze creative che provengono dalla società, dove sempre più dovranno trovare spazio e modo di esprimersi le idee dei giovani, delle donne, e anche delle categorie da sempre più deboli.
CAMBIAMENTO - inteso nella sua accezione più ampia, come cambiamento etico politico, sociale, culturale ed economico. Nel precedente mandato amministrativo (col sindaco Morabito per intenderci) la qualità della vita non è migliorata, non si è favorito uno sviluppo economico sostenibile ne uno sviluppo infrastrutturale, non sono stati attivati appropriatamente gli istituti di partecipazione (non sono stati redatti i previsti regolamenti) né e stata favorita una maggiore partecipazione ne si sono fatti passi avanti significativi nel campo della trasparenza: occorrerebbe invertire la rotta.
QUALITA’ DEL VIVERE - è l’obiettivo di fondo a cui si deve ispirare l’azione degli amministratori. Una qualità intesa come benessere delle persone, fiducia nelle istituzioni, cura della città e dei propri spazi, tutela della sicurezza  e della salute (in questo la passata Amministrazione è stata assente - ricordo solo l’inquinamento acustico e l’acqua non potabile). Il tema della qualità deve diventare l’elemento necessario nella ricerca dell’eccellenza in tutti i campi da quello ambientale a quello sociale, senza dimenticare una crescita culturale ed economica sostenibile della città.

Oltre ai principi di fondo manca soprattutto la VISION. Senza avere una visione futura di ciò che deve diventare la nostra cittadina è come partire per un viaggio senza sapere la destinazione.
PROCESSI DI TRASFORMAZIONE
Santa Teresa si trova oggi in un momento cruciale per il suo cambiamento. I prossimi anni ed i progetti che in questo arco di tempo saranno avviati segneranno un importante passaggio verso la costruzione di una città nuova.
In questo disegno di trasformazione devono rientrare tutti quegli interventi che cambieranno in modo strutturale l’assetto urbanistico del nostro territorio: la riscoperta dei luoghi e delle piazze, la realizzazione della rete dei collegamenti infrastrutturali, la nascita di nuovi centri sportivi e/o culturali. L’obiettivo fondamentale dell’azione di governo della prossima amministrazione deve essere quella dello sviluppo sostenibile: profondamente consci della sfavorevole contingenza economica che il Paese intero sta attraversando, come cittadini siamo consapevoli che questa missione è ancor più impegnativa. Al fine di garantire una migliore qualità della vita, è importante creare i presupposti perché si possa creare occupazione e così dare risposte ai bisogni dei più deboli, contribuendo a rendere competitivo e attrattivo il nostro territorio. Per realizzare tutto ciò è necessario formulare proposte in materia di infrastrutture, lavoro, casa, ambiente, salute, turismo, promozione e cultura in rapporto sinergico con le politiche regionali, e se possibile nazionali ed europee.

MODELLO NUOVO DI CITTA’
La rapida evoluzione degli scenari di riferimento, di un sistema economico e sociale sempre più globalizzato, lascia sempre aperto il rischio di marginalizzazione del territorio.
È per questo che da subito e per  tutto l’arco del mandato la nuova amministrazione dovrebbe concentrare gli sforzi nel tentativo di costruire una nuova immagine della città e una identità riconosciuta e riconoscibile.
Santa Teresa può mirare a diventare un modello nuovo di città, una città capace di essere attrattiva, aperta, orientata alle relazioni. L’immagine della città deve diventare un obiettivo non solo per migliorare le sue relazioni e i suoi scambi con l’esterno, ma anche per migliorare il senso di appartenenza degli stessi cittadini con servizi sempre più efficienti e una migliore cura e vivibilità della città e delle sue frazioni.

SAPERE, LAVORO, IMPRESA
Per disegnare un nuovo modello di sviluppo di una economia avanzata e allo stesso tempo sostenibile e creare valore è necessario investire sulla conoscenza quale presupposto di base. Per costruire questa nuova dimensione sarà necessario da subito e nei prossimi anni investire risorse proprio nel campo della scuola (formazione) come paradigma del cambiamento oltreché motore di una crescita sostenibile. Ma crescere significa anche creare vero lavoro qualificato per i giovani, migliorare la qualità occupazionale e la tutela dei lavoratori.

QUALITA’ DELLA VITA
Lo sviluppo e il cambiamento della città dei prossimi anni dovranno essere accompagnati da una particolare attenzione alla salvaguardia e tutela dei diritti dei cittadini, con particolare riferimento alle fasce più deboli. È quello che si può definire come la politica delle “piccole cose”, che sono poi le cose importanti del vivere quotidiano dei noi cittadini.
Si tratta dei temi della cura della città, della pulizia, della manutenzione e riqualificazione delle frazioni e dei quartieri, della manutenzione del verde urbano, delle strade e delle piazze. Diventa importate per costruire una “città in cui vivere bene” aumentare il senso di appartenenza e di partecipazione dei cittadini alle scelte che più direttamente li coinvolgono quali il welfare, la salute, il senso di sicurezza e integrazione.
Elemento comune di tutti questi temi è quello della qualità nel senso più ampio del temine come qualità della vita.
Per realizzare questo ambizioso ma basilare obiettivo è importante partire proprio dal principio di salvaguardia e tutela dei diritti di tutti i cittadini: il diritto alla sicurezza, il diritto alla casa, il diritto delle persone disabili a vivere la propria città, il diritto alla salute e così via.

TURISMO SOSTENIBILE
La valorizzazione dell’ambiente e del paesaggio e il miglioramento della qualità della vita avrà esiti positivi soprattutto anche sul turismo in quanto la sinergia tra la politica turistica e un modello di sviluppo locale condiviso riuscirà a far maturare un’idea di città e di turismo sostenibile.
Le piazze ad esempio, dovranno dare respiro alla vita sociale, la riqualificazione del lungomare e l’aumento degli spazi ciclopedonali devono andare nella direzione di una sostenibilità quotidiana per i cittadini e di un turismo a misura d’uomo. La spiaggia dovrà essere tenuta come il salotto di casa.
L’attenzione alla qualità della vita del residente e del turista, e quindi alla sostenibilità sociale e ambientale di attività economicamente remunerative sono possibili solo se nei processi decisionali relativi alle politiche del territorio vengono coinvolti i comunissimi cittadini, che restano i naturali custodi del patrimonio ambientale, culturale, paesaggistico e relazionale della nostra cittadina.
la nuova amministrazione  dovrà porre al centro della propria attenzione la sostenibilità dell’attività turistica. Bisogna evitare di vincolare la qualità della vita dei residenti solo alla crescita economica, ma anche ad un modello attento all’ambiente e al paesaggio urbano, capace di coniugare quantità e qualità.
L’obiettivo dovrà essere quello di soddisfare gli interessi e le legittime aspettative sia dei residenti sia dei turisti, nella direzione di una progressiva destagionalizzazione del turismo.

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