martedì 13 dicembre 2016

Inceneritore del Mela, Zero Waste Sicilia e un gruppo di cittadini del comprensorio hanno presentato osservazioni alle integrazioni

Scaduto il termine di presentazione delle Osservazioni  sul progetto di impianto di valorizzazione energetica di CSS (Combustibile Solido Secondario) da realizzarsi nella Centrale termoelettrica di San Filippo del Mela, a breve sul sito internet del Ministero dell'Ambiente saranno pubblicati i documenti con le osservazioni pervenute dalle varie associazioni, enti locali e cittadini. Vi anticipiamo le Osservazioni di Zero Waste Sicilia e un gruppo di cittadini del comprensorio del Mela che le hanno condivise ed elaborate congiuntamente. Le nuove osservazioni trasmesse al Ministero (clicca QUI per leggerle in anteprima)  integrano quelle già depositate in momenti precedenti della procedura ed evidenziano la lacunosità e l’approssimazione dei dati e delle argomentazioni fornite da A2A Energiefuture.
In particolare nelle osservazioni è stato rilevato e ribadito che, contrariamente a quanto affermato nel progetto, non ci sarà una massa di rifiuti tale da soddisfare l’intero fabbisogno di CSS del termovalorizzatore alla data della sua entrata in esercizio, presumibilmente nel 2020; l’impianto proposto, per le sue dimensioni e per l’ubicazione scelta si pone in contrasto e non a complemento col piano regionale di gestione dei rifiuti; non vengono forniti ulteriori elementi qualitativi e quantitativi che consentano di apprezzare la valenza del progetto nell'ambito della programmazione energetica nazionale; inoltre, il proponente non fornisce elementi valutabili (progetti di massima dei nuovi impianti) per delineare il quadro complessivo in cui si inserisce l’inceneritore, ma fa riferimento  ad alcune pagine di una brochure promozionale e propagandistica,  distribuita nelle scuole e nelle famiglie in occasione dei referendum comunali tenuti in alcuni comuni della valle del Mela, nella quale si delinea in astratto l'incerto futuro dell'ipotetico "polo energetico integrato". Altresì nelle osservazioni è stata evidenziata l’incongruenza tra la tecnologia di combustione scelta (griglia raffreddata ad aria) e l’utilizzo del CSS, per il quale sarebbe da preferire il “forno a letto fluido” (utilizzato nei termovalorizzatori di Bergamo e Corteolana (PV), entrambi gestiti da A2A). La scelta del forno a griglia viene giustificata con la volontà di trattare rifiuti a basso potere calorifero inferiore (PCI) ovvero rifiuto indifferenziato tal quale. Tale scelta però è in contrasto con quanto prevede il piano regionale dei rifiuti (in merito al parametro di PCI utilizzabile) e il progetto presentato, che prevede la valorizzazione energetica del CSS e non del rifiuto indifferenziato.
Anche con riguardo alla concentrazione di inquinanti nelle emissioni, nel progetto non vengono rispettati i limiti previsti dal piano regionale dei rifiuti, il quale, ad oggi, stabilisce che tale concentrazione deve essere minore di un ordine di grandezza del valore limite indicato dalla legge (decreto legislativo 152/2006). Infine, come di certo sarà evidenziato in altre osservazioni, le integrazioni fornite da A2A relativamente all'impatto paesaggistico, non dimostrano che le opere proposte non costituiscono potenziamento degli impianti e che non vi sarebbe ampliamento delle aree interessate, al fine del superamento del parere negativo già espresso dal Ministero dei Beni Culturali. Pertanto, nelle Osservazioni viene chiesto alla Commissione VIA di rigettare il progetto.
Nelle osservazioni, oltre agli aspetti tecnici non convincenti del progetto, si indicano le priorità per l'attuazione di una corretta politica di gestione dei rifiuti. Il documento è stato trasmesso per conoscenza alle autorità nazionali, regionali e locali. La Regione Siciliana non ha ancora espresso il proprio parere sul progetto in questione. Nel documento si ribadisce che l'interesse nazionale non può essere identificato con l'incenerimento dei rifiuti ma con il loro corretto, efficace, efficiente, economico e sicuro trattamento/smaltimento. Gerarchia dei rifiuti ed economia circolare devono essere i cardini di una strategia di preminente interesse nazionale, regionale e locale volta ad evitare il ricorso all'incenerimento e limitare lo smaltimento in discarica.


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