martedì 15 novembre 2016

Rifiuti fuori Regione, strada obbligata

Il Dipartimento Regionale Acqua e Rifiuti ha pubblicato il 10 novembre 2016 tre avvisi pubblici per la manifestazione di interesse rivolta rispettivamente ai gestori (nazionali o internazionali) di impianti di valorizzazione energetica del rifiuto, gestori (nazionali o internazionali)  di impianti di smaltimento dei rifiuti urbani indifferenziati (rifiuto tal quale) e ai gestori (regionali) di impianti e/o discariche per il trattamento/stoccaggio di rifiuti speciali disposti a ricevere i rifiuti urbani indifferenziati e i rifiuti prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti urbani. Gli interessati dovranno far pervenire le loro proposte entro il 15 dicembre 2016 (termine non perentorio) indicando i corrispettivi espressi in euro/tonnellata di rifiuto trasportato e trattato, per la tipologia di servizio offerto. 
Portare i nostri rifiuti per un certo periodo di tempo fuori Regione è una strada obbligata. Nel frattempo, il sistema di gestione attuale va cambiato con assoluta priorità. Inoltre, va contrastata l'anacronistica idea di risolvere il problema dello smaltimento dei rifiuti con la termovalorizzazione. Bisogna puntare e investire sulla raccolta differenziata domiciliare, che va implementata su tutto il territorio dell'Isola in modo da raggiungere l'85-90% entro due anni.
Invece, complice il Governo nazionale, tutto ruota intorno agli inceneritori. La scelta della Giunta regionale, che con deliberazione del 3 ottobre 2016 ha “apprezzato” il Piano stralcio per la realizzazione degli impianti di valorizzazione energetica della frazione residuale secca, se non sarà cambiata, ci costerà cara. Una scelta scellerata che accetta supinamente il fabbisogno di incenerimento per la Sicilia (690.000 t/a) stabilito dal decreto del presidente del consiglio del 10 agosto 2016 predisposto ai sensi dall’art. 35 del decreto sblocca Italia. 
È recuperando materia dai nostri scarti post-consumo che si riduce o minimizza il ricorso alle discariche. La valorizzazione energetica dei rifiuti si può considerare un usa e getta ed i residui di questo effimero uso (se paragonato al risparmio di energia che si ottiene recuperando materia) necessitano, comunque, di una discarica. L’interesse strategico della Sicilia, nell’ambito della gestione dei rifiuti, è quello di valorizzare i rifiuti come materie prime seconde, pertanto è strategico il riciclo e il recupero di materia. Gerarchia dei rifiuti ed economia circolare dovrebbero essere i cardini di una strategia di preminente interesse nazionale, regionale e locale volta ad evitare il ricorso all’incenerimento e a limitare lo smaltimento in discarica.

Nessun commento:

Posta un commento