Il Dipartimento Regionale Acqua e Rifiuti ha
pubblicato il 10 novembre 2016 tre avvisi pubblici per la manifestazione di
interesse rivolta rispettivamente ai gestori
(nazionali o internazionali) di impianti di valorizzazione energetica del
rifiuto, gestori
(nazionali o internazionali) di impianti di smaltimento dei rifiuti
urbani indifferenziati (rifiuto tal quale) e ai gestori
(regionali) di impianti e/o discariche per il trattamento/stoccaggio di rifiuti
speciali disposti a ricevere i rifiuti urbani indifferenziati e i rifiuti
prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti urbani. Gli interessati dovranno
far pervenire le loro proposte entro il 15 dicembre 2016 (termine non
perentorio) indicando i corrispettivi espressi in euro/tonnellata di rifiuto
trasportato e trattato, per la tipologia di servizio offerto.
Portare i
nostri rifiuti per un certo periodo di tempo fuori Regione è una strada
obbligata. Nel frattempo, il sistema di gestione attuale va cambiato con
assoluta priorità. Inoltre, va contrastata l'anacronistica idea di risolvere il problema
dello smaltimento dei rifiuti con la termovalorizzazione. Bisogna
puntare e investire sulla raccolta differenziata domiciliare, che va implementata su tutto il
territorio dell'Isola in modo da raggiungere l'85-90% entro due anni.
Invece, complice
il Governo nazionale, tutto ruota intorno agli inceneritori. La scelta della
Giunta regionale, che con deliberazione del 3 ottobre 2016 ha “apprezzato” il Piano stralcio per
la realizzazione degli impianti di valorizzazione energetica della frazione
residuale secca, se non sarà cambiata, ci costerà cara. Una scelta
scellerata che accetta supinamente il fabbisogno di incenerimento per la
Sicilia (690.000 t/a) stabilito dal decreto del presidente del consiglio del 10 agosto 2016 predisposto ai sensi dall’art. 35 del decreto sblocca Italia.
È recuperando
materia dai nostri scarti post-consumo che si riduce o minimizza il ricorso
alle discariche. La valorizzazione energetica dei rifiuti si può considerare un
usa e getta ed i residui di questo
effimero uso (se paragonato al risparmio di energia che si ottiene recuperando
materia) necessitano, comunque, di una discarica. L’interesse strategico della
Sicilia, nell’ambito della gestione dei rifiuti, è quello di valorizzare i
rifiuti come materie prime seconde, pertanto è strategico il riciclo e il recupero di materia. Gerarchia dei rifiuti ed economia
circolare dovrebbero essere i cardini di una strategia di preminente interesse
nazionale, regionale e locale volta ad evitare il ricorso all’incenerimento e a
limitare lo smaltimento in discarica.
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