giovedì 7 gennaio 2016

Il ricatto occupazionale mobilita i lavoratori della Centrale Edipower?

Circa 200 cittadini della Valle del Mela hanno sottoscritto delle osservazioni a favore del progetto ”Impianto di valorizzazione energetica di CSS” da realizzarsi nella Centrale Termoelettrica di San Filippo del Mela con la motivazione: “offrire un contributo di valutazione che colga, oltre la valutazione dei dati tecnici e ambientali riguardante il progetto in esame, anche gli aspetti occupazionali, economici, culturali e sociali che esso può contribuire a mantenere e che negli ultimi decenni hanno dato una identità al nostro territorio e la cui privazione porterebbe sicuramente a un impoverimento complessivo”. E ancora, “… al fine di cogliere e non vanificare questa opportunità offerta al nostro territorio, per permettere insieme il diritto a un ambiente il più salubre possibile, il mantenimento dell’occupazione e delle migliori condizioni di benessere e di salute per tutti i cittadini che lo abitano.”
Crediamo sia la prima volta che dei cittadini sentano la necessita di perorare e supportare le mire di una S.p.A. di livello nazionale, mossa esclusivamente dalla opportunità di inserirsi, anche in Sicilia, nel lucrativo segmento dell’incenerimento dei rifiuti.
Non si capisce chi tra i firmatari, ha proposto questa iniziativa. Infatti, il documento visionabile sul sito del Ministero dell’Ambiente “Petizione al MATTM x TMV” non riporta un mittente. Non si sa chi si è preso cura di organizzare la petizione e trasmetterla al Ministero.
Questo fatto fa sospettare che l’iniziativa della petizione sia partita dai locali vertici di Edipower che hanno chiesto e ottenuto il coinvolgimento di chi lavora nella Centrale e/o dalle organizzazioni sindacali. In ogni caso, tutta la nostra comprensione e solidarietà ai lavoratori sottoposti al ricatto occupazionale, ai quali ci sentiamo umanamente vicini. Non è una condizione di serenità quella in cui il datore di lavoro ti prospetta la perdita del lavoro, se non passa il progetto dell'inceneritore.
Se i lavoratori della Centrale e i sindacati e la stessa Edipower, invece di guardare all'inceneritore come unica possibilità di mantenimento dei posti di lavoro, guardassero alle vere necessità della gestione dei rifiuti e proponessero, per restare nell'ambito della valorizzazione energetica dei rifiuti, come alternativa all'inceneritore, un impianto di trattamento della frazione organica mediante digestione anaerobica e perorassero il potenziamento della raccolta differnziata all'80% (per ora ferma a poco più del 10%  a livello regionale), una vera politica di riduzione dei rifiuti, un maggiore riutilizzo dei materiali di scarto e un successivo trattamento a freddo di quelli non riciclabili, tutto ciò sarebbe una soluzione meno costosa, con meno impatto ambientale e con maggiore creazione di posti di lavoro rispetto all'inceneritore.
Il 31 gennaio è previsto il Referendum consultivo indetto dai Comuni di San Filippo del Mela, Santa Lucia del Mela e Gualtieri Sicaminò. Ci sarà la campagna referendaria ed è giusto che i fautori del SI e del NO all’inceneritore abbiano la possibilità di esporre le loro ragioni. Ma, sopra tutto è importante che i cittadini dei Comuni in cui si vota per il Referendum possano ricevere sufficienti informazioni che permettano loro di esprimere la loro posizione su un argomento scottante come il trattamento dei rifiuti.
Cliccando su Osservazioni pro inceneritore è possibile visionare la petizione dei cittadini favorevoli al progetto.
Cliccando su Osservazioni contro inceneritore, è possibile visionare le argomentazioni di altri cittadini contrari al progetto.
Il progetto proposto da Edipower e tutte le osservazioni (in totale 39 documenti) pervenute al Ministero dell’Ambiente sono visionabili cliccando (QUI)

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