lunedì 25 gennaio 2016

I due piromani e la brochure di A2A


I piromani Renzi e Crocetta battibeccano sul numero e sulla dimensione degli inceneritori. Renzi ne vuole due grossi, Crocetta 6 piccoli. Si azzuffano per degli impianti che saranno pronti, bene che vada, fra tre-cinque anni. Solo degli analfabeti totali dei processi di gestione dei rifiuti possono pensare di risolvere l’emergenza, tutta siciliana, della gestione dei rifiuti, RD al 12% e discariche stracolme, con gli inceneritori. È ovvio che gli inceneritori non sono la soluzione dell’emergenza. E, emergenza o meno, essi rappresentano una scelta assolutamente sbagliata. La soluzione emergenziale che si profila a causa delle discariche piene non potrà che essere il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti in altre regioni o all’estero. L’unica vera soluzione della gestione dei rifiuti in Sicilia è una nuova organizzazione della raccolta differenziata porta a porta spinta su tutto il territorio dell’Isola (con le stesse modalità organizzative e operative e con la stessa impiantistica, compostaggio e recupero di materia (No CSS)  dal RUR – Rifiuto Urbano Residuo) che è stata sviluppata e attuata in provincia di Treviso da Contarina, per i consorzi Priula e TV TRE.

I due piromani, però, insistono sull’incenerimento.  Si ha il sospetto che non agiscano per vocazione, ma per conto terzi. Il piromane Renzi per le multiutilities come A2A, il piromane Crocetta per Confindustria Sicilia: chi realizza gli inceneritori fa una barca di soldi e fa girare centinaia di milioni di euro. Entrambi, Renzi e Crocetta, avrebbero la possibiltà di dare sfogo al loro irrefrenabile impulso di incenerire i rifiuti, in tempi brevi, ma non lo fanno. Si potrebbero usare i sei impianti esistenti, che possono bruciare CSS, e che sono una opzione prevista dal Piano Regionale: i cementifici in esercizio in Sicilia, appositamente adeguati  per l’utilizzo del CSS. Basta che i cementifici siano in possesso dell’autorizzazione integrata ambientale basata sull’adozione delle migliori tecniche disponibili, secondo quanto previsto dal DM 14 febbraio 2013, n.22. Perché non viene considerata questa ipotesi, realizzabile in poco tempo?
Naturalmente, siamo contrari anche all'utilizzo del Css nei cementifici, per le stesse ragioni per cui siamo contrari agli inceneritori. Tuttavia, il coincenerimento del CSS nei cementifici è il male minore rispetto alla costruzione di nuovi impianti di incenerimento.

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