Un trattenimento musicale |
Ho raccontato come un esercizio
pubblico abbia impedito al mio nucleo familiare di godere del diritto di vivere
in pace a casa propria. Un calvario durato quattro anni, durante i quali le istituzioni locali non ci hanno tutelato. Per
sottrarci alle sopraffazioni dei gestori del bar, abbiamo dovuto
trasferirci. Ho dovuto fare esattamente ciò che
essi pretendevano, senza altra scelta. È stato l’unico modo per tutelare
la nostra salute. Ad oggi, solo due processi riguardanti la titolare
dell’esercizio pubblico incriminato sono giunti a conclusione: il primo si è
chiuso con decreto penale di condanna per il disturbo al riposo provocato nella stagione estiva del 2010; il secondo con
sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste. Questo processo ha riguardato
gli avvenimenti di due specifiche notti (16 e 17 marzo 2012). A commento di
questo particolare processo dico solo questo: se fossi stato io a giudicare avrei
emanato lo stesso verdetto. Altri due
processi, entrambi risalenti
al 2011, sono
ancora n fase di dibattimento, mentre, i procedimenti iscritti nel registro dei
reati nei successivi due anni si trovano in fase di indagini preliminari.
Per quanto riguarda gli uomini delle istituzione,
invece, finora non è emersa alcuna responsabilità penale. Due procedimenti riguardanti
l’ex sindaco del Comune sono stati archiviati. “Gli accertamenti effettuati in
fase di indagini”, ha scritto il Gip nel decreto di archiviazione, “non hanno
consentito di ritenere dimostrabile, in un eventuale futuro dibattimento, la
penale responsabilità degli indagati in relazione alle condotte censurate”. Pur rispettando tutte le decisioni dei giudici, com'è giusto che sia, ho tentato di contrastarle, ritenendo che l’archiviazione dei procedimenti riconducibile alla trascuratezza delle indagini. Le indagini sono state delegate alla stessa polizia giudiziaria che io ho segnalato essere
distratta, giusto per usare un eufemismo. Non c’è stato un reale contrasto alla
condotta “criminale” dei gestori del bar, neanche dopo gli accertamenti tecnici. I
procedimenti penali iscritti nel registro dei reati, a seguito delle mie denunce del 2012 e 2013 per omissioni e abuso di atti d'ufficio, sono anch'esse in fase di indagini preliminari. Mi piacerebbe che stavolta
fossero i P.M. a compiere personalmente ogni attività investigativa. In ogni caso, chiederò al Procuratore Guido Lo Forte
di vigilare sulla qualità di queste indagini.
“Il racconto non ha la capacità di modificare quel che è successo,
può però trasformare ciò che verrà”
Roberto Saviano
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