Matita Allegra |
La questione dei rifiuti in
Sicilia non trova soluzione. Perché? La Sicilia è una Regione "fondata" sulle
discariche, in gran parte private. Poi. è arrivato il Presidente Crocetta parlando di “rifiuti
zero” e tutti abbiamo sperato che, finalmente, le cose sarebbero cambiate in meglio e in fretta. Molto rumore per
nulla. Le discariche sono ancora al centro del sistema rifiuti siciliano. Passare
da discariche private a discariche pubbliche non porta da nessuna parte e le
cose potrebbero peggiorare (con il pubblico che ci ritroviamo).
Bisogna
percorrere nuove strade. Il primo obiettivo deve esser quello di ridurre i
rifiuti (lo dice anche l’Europa). I rifiuti si possono ridurre a costo zero. Senza
spendere un solo euro si possono risparmiare decine e decine di
euro sulla tariffa rifiuti. Bastano leggi semplici e facilmente applicabili. Bisognerebbe anche legiferare in
modo tale da non consentire la produzione e/o l’accesso nella nostra Isola di
prodotti che non possono essere riutilizzati, riparati, ricostruiti, rinnovati,
rifiniti, rivenduti, riciclati o compostati. In questi casi, alcune produzioni
devono essere ridotte, ridisegnate o rimosse dalla produzione. A mali estremi,
rimedi estremi, dice il proverbio. Si abbia coraggio. La Sicilia potrebbe diventare un esempio per
tutto il mondo.
Sarebbe stato meglio che i Piani d’Ambito e Piani di intervento fossero stati elaborati mettendo in pratica
la strategia rifiuti zero. Con l'adozione in tutta la Sicilia di questa strategia le discariche assumerebbero velocemente un ruolo marginale.
Avremmo un sistema di gestione omogeneo e unitario, l'espletamento degli affidamenti del servizio, lo start up del nuovo modello di raccolta differenziata e la certezza dei tempi. Invece, per ora, nulla di tutto questo.Gli Aro (i comuni) si stanno muovendo con forte ritardo e in ordine sparso.
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