venerdì 14 marzo 2014

Questione rifiuti

Matita Allegra
La questione dei rifiuti in Sicilia non trova soluzione. Perché? La Sicilia è una Regione "fondata" sulle discariche, in gran parte private. Poi. è arrivato il Presidente Crocetta parlando di “rifiuti zero” e tutti abbiamo sperato che, finalmente,  le cose sarebbero cambiate in meglio e in fretta. Molto rumore per nulla. Le discariche sono ancora al centro del sistema rifiuti siciliano. Passare da discariche private a discariche pubbliche non porta da nessuna parte e le cose potrebbero peggiorare (con il pubblico che ci ritroviamo).
Bisogna percorrere nuove strade. Il primo obiettivo deve esser quello di ridurre i rifiuti (lo dice anche l’Europa). I rifiuti si possono ridurre a costo zero. Senza spendere un solo euro si possono risparmiare decine e decine di euro sulla tariffa rifiuti. Bastano leggi semplici e facilmente applicabili. Bisognerebbe anche legiferare in modo tale da non consentire la produzione e/o l’accesso nella nostra Isola di prodotti che non possono essere riutilizzati, riparati, ricostruiti, rinnovati, rifiniti, rivenduti, riciclati o compostati. In questi casi, alcune produzioni devono essere ridotte, ridisegnate o rimosse dalla produzione. A mali estremi, rimedi estremi, dice il proverbio. Si abbia coraggio. La Sicilia potrebbe diventare un esempio per tutto il mondo.
Sarebbe stato meglio che i Piani d’Ambito e Piani di intervento fossero stati elaborati mettendo in pratica la strategia rifiuti zero. Con l'adozione in tutta la Sicilia di questa strategia le discariche assumerebbero  velocemente un ruolo marginale.
Avremmo  un sistema di gestione omogeneo e unitario, l'espletamento degli affidamenti del servizio, lo start up del nuovo modello di raccolta differenziata e la certezza dei tempi. Invece, per ora, nulla di tutto questo.Gli Aro (i comuni) si stanno muovendo con forte ritardo e in ordine sparso.

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