Mezzo per il trasporto della carta |
Prima o poi i rifiuti non
costituiranno più un problema. Anche in Sicilia. Anche nel nostro comprensorio.
E di questo dovremo ringraziare l’Europa, non certo i nostri governanti e
amministratori. L’Europa ci imporrà, con le buone o con le cattive, una politica
di riduzione, di riuso e riciclaggio dei rifiuti e di pratiche virtuose
(pratiche già sperimentate e attuate in vari comuni “virtuosi” anche in Italia).
Se avessimo avuto una classe politica mediamente decente non saremmo
nell’attuale situazione. Tocca a noi cittadini vigilare e fare in modo che le corrette
politiche di gestione dei rifiuti siano adottate e messe in atto il prima
possibile. Tocca a noi come cittadini e utenti la parte più importante e
delicata della raccolta differenziata: separare in casa tutte le frazioni dei
rifiuti correttamente. I risparmi saranno tangibili; i risultati saranno
gratificanti.
Per fare ciò, per dare il nostro
contributo, dobbiamo essere messi in condizioni di svolgere nel migliore dei modi
il nostro lavoro a casa. Ogni singola famiglia e utenza dovrà essere istruita
sulle esatte modalità di preparazione e consegna delle singole frazioni di
materia. Anche in tutte le scuole di qualsiasi ordine e grado l’informazione
sulla raccolta differenziata dei rifiuti dovrà trovare spazio e essere messa al
centro di un programma educativo ambientale.
Questa istruzione ai cittadini e
alle famiglie, come ho già avuto modo di scrivere, deve essere programmata ed
effettuata durante il periodo precedente l’avvio della raccolta differenziata
porta a porta. È molto importante far comprendere ai cittadini le ragioni del
cambiamento e l’utilità e la necessità di alcune scelte, specialmente in questa
prima fase caratterizzata dalla totale assenza di idonei impianti di trattamento
dei rifiuti. In questo modo, con una corretta informazione e istruzione, la
raccolta differenziata sarà quantitativamente e qualitativamente migliore. Il
porta a porta favorirà la raccolta selettiva di materiali di buona qualità
merceologica che potranno essere smistati direttamente alla filiera del riciclo
senza alcun costoso pretrattamento. Il maggior impegno delle famiglie sarà
ripagato dai risparmi sui costi e dai vantaggi per l’ambiente
I nostri amministratori, come al
solito, sono in ritardo e continuano a sbagliare la priorità della loro azione.
Invece di concentrasi sui servizi di cui
avranno la governance e la responsabilità (spazzamento,
raccolta e trasporto dei rifiuti) e programmarne insieme ad esperti del settore tutti
gli aspetti di questi servizi, raccogliendo dati per una accurata analisi e programmazione,
sprecano tempo parlando di cose di cui nulla o poco sanno e la cui programmazione
e gestione non è di competenza locale: discariche e impianti di trattamento dei
rifiuti. Il compito di programmare e progettare l’impiantistica spetta alle Srr
e alla Regione, non ai singoli comuni o ai singoli Aro. Questa è una deduzione abbastanza
logica e di facile comprensione: ci vuole una visione più ampia e generale per
trovare la migliore ubicazione degli impianti che serviranno a chiudere il
ciclo della gestione integrata dei rifiuti in ciascun ambito territoriale ottimale
(il nostro ambito territoriale comprende 47 comuni per una popolazione di
466.000 abitanti). Un impianto come quello ipotizzato dal Sindaco di Pagliara di
biodigestione della frazione organica da raccolta differenziata, giusto per
fare un esempio, necessario come il pane nel nostro comprensorio o nelle sue
immediate vicinanze, non può essere deciso
da un sindaco o da un gruppo di undici sindaci il cui bacino di utenza è di
poche decine di miglia di abitanti, e, soprattutto, senza aver prima sentito e
informato dei pro e dei contro del progetto che si vuole realizzare i cittadini
potenzialmente interessati; e senza aver studiato tutte le possibili ipotesi di
ubicazione ottimale, che deve essere quanto
più possibile baricentrica rispetto all’area e al numero di abitanti che l’impianto
deve servire. Un moderno impianto, che recupera energia elettrica
attraverso il processo di biodigestione anaerobica per la produzione di biogas
e ricicla la frazione organica da raccolta differenziata attraverso il processo
di compostaggio e produce compost di qualità, ha bisogno, per essere
economicamente sostenibile, di un utenza molto più ampia di quella degli undici
comuni che hanno siglato la proposta “per
la realizzazione di una piattaforma logistica modulare intercomunale”. Questi undici comuni e tutti gli
altri comuni del comprensorio jonico si dovrebbero impegnare e coordinare per
la realizzazione di centri di riparazione e preparazione per il riutilizzo, di
ecopunti, di una politica che incentivi e premi i comportamenti virtuosi, e per applicare la
tariffa puntuale.
Nessun commento:
Posta un commento