lunedì 11 novembre 2013

Cateno De Luca: un sindaco disinvolto che trasmoda disprezzo per le garanzie di imparzialità imposte dalla legge e dal buon senso

Con un’operazione di copia e incolla, qualche taglio e riposizionamento di pagine è stata confezionata una nuova ordinanza sindacale, in sostituzione della n. 41 del 4 maggio 2012, per disciplinare gli orari dei pubblici esercizi e lo svolgimento di “piccoli intrattenimenti musicali” al loro interno.

La motivazione di questa “nuova” ordinanza, N. 117 del 4 novembre 2013, è la seguente: “Vista la richiesta di proroga delle emissioni sonore fino alle ore 02.00, presentata e sottoscritta da molti titolari di pubblici esercizi il 29/10/2013, protocollo generale n. 15082”. Vi chiederete: come mai quest’esigenza di prolungare le emissioni sonore fino alle due di notte anche d’inverno? Semplice. Recentemente, i titolari di un esercizio pubblico (un "noto locale” direbbe De Luca) sono stati sanzionati tre volte dai Vigili Urbani per l'inosservanza degli orari delle emissioni sonore nel loro locale. I Vigili, peraltro, non sono quasi mai intervenuti per fermare i rumori o abbassare il volume a livelli accettabili durante l’orario canonico, come se non fosse affare loro. 

Come mai? Perché non sono mai stati appropriatamente istruiti. Non hanno contezza del clima acustico e come effettuare controlli adeguati nei locali. Considerano (ancora oggi, credo) le nostre segnalazioni prive di riscontro. Fortuna per noi che tale convinzione è contraddetta da perizie tecniche. Non do alcuna colpa ai Vigili: la responsabilità è di chi governa il Comune. "Il pesce puzza dalla testa", dice il proverbio. 

De Luca aveva annunciato che avrebbe risolto  il problema dell’inquinamento acustico acquistando un fonometro. È passato più di un anno e di fonometri non s’è visto traccia. 

L’insipienza e l’inadeguatezza dell’amministrazione comunale, con i sindaci in testa, unite alla lentezza della Giustizia, hanno costretto il mio nucleo familiare, anno dopo anno, a subire gli abusi di “imprenditori” senza scrupoli. 

Fortunatamente, il riscontro dell’inosservanza dell’orario è di facile verifica: basta guardare l’orologio! Alcuni Vigili, infatti, hanno elevato verbali. Ma questa solerzia, evidentemente, non è piaciuta ai gestori del “noto locale” e al loro attuale benefattore. Se la musica fosse rispettosa dei limiti di legge, non avremmo nulla di cui lamentarci, nemmeno dell’orario. 

In questa vicenda, il sindaco De Luca si è comportato esattamente come il suo vituperato predecessore. Qualcuno (è facile immaginare chi) ha convinto “…molti titolari di pubblici esercizi…” compiacenti a firmare una petizione per l’estensione dell’orario dei trattenimenti. Così, diventa difficile dimostrare che si tratta di una proroga ad personam: un abuso da parte del Sindaco. 

Per provare l’abuso di potere è necessario dimostrare l’intenzionalità, ovvero, che il Sindaco abbia volutamente favorire il gestore del “noto locale” rispetto agli altri. In questo, De Luca si è dimostrato più furbo del suo predecessore, che, inizialmente autorizzava proroghe mirate di una o due ore. Poi, intuendo i rischi, emanò una nuova ordinanza sindacale, a 10 mesi dalla precedente e a pochi giorni dalle elezioni amministrative, liberalizzando, o quasi, gli orari di apertura dei locali e quelli dei trattenimenti musicali. 

I gestori del “noto locale” si sono serviti di lui per ottenere ciò che volevano e, poi, l’hanno "trombato", votando e facendo votare lo “statista” (e noto ballerino di tarantella).

Si tratta di gestori “compiacenti” perché a parte il “noto locale” e forse un altro, che di tanto in tanto organizza qualche karaoke, nessun locale rimane aperto fino alle due di notte o tiene trattenimenti musicali. Anche un bambino capirebbe che questa richiesta non è spontanea, ma orchestrata dai gestori del “noto locale”, dopo le contestazioni dei Vigili, con la benedizione dello “statista”.

Voi come definireste il comportamento del Sindaco?

In una segnalazione al Prefetto, al Comando della locale Stazione dei Carabinieri e al Sindaco stesso, l’ho definito “stravagante”. Il Sindaco “statista” (così si è auto-definito), invece di comminare la chiusura del “noto locale” come previsto dall’ordinanza sindacale in caso di tre infrazioni accertate, ha gratificato i gestori prolungando l’orario dei trattenimenti. Il tutto, ben sapendo che questi non rispettano i limiti né  le altre disposizioni dell’ordinanza, e ben conoscendo i danni e i rischi per la nostra salute.

Alcuni comportamenti, che io reputo omissivi, del sindaco De Luca mi hanno indotto a sporgere denunce e presentare esposti alla Magistratura. Naturalmente, anch’io lo considero innocente fino a prova contraria. Cateno De Luca, come del resto il suo predecessore, blatera di legalità e di trasparenza, ma non risponde quando gli si chiede conto e ragione del suo agire.  Questo equivale a non assumersi responsabilità per le decisioni prese. Forse nessuno dei due sindaci sarà chiamato a rispondere penalmente dei loro misfatti, ma questo non li assolve dalla responsabilità e dalla mala fede.

Immagino che molti concittadini abbiano una opinione diversa dalla mia sul Sindaco De Luca. Ed è legittimo.  

Per me, uno che agisce come lui, qualunque siano le sue abilità, non è adatto a fare il Sindaco. Gli mancano le qualità più importanti: prima delle competenze e delle capacità, servono dedizione ai principi, etica, spirito di servizio, senso della giustizia, dovere e imparzialità. Un sindaco svolge una missione importante e delicata. Deve avere visione, capacità di ascolto, equilibrio, responsabilità. Deve essere servitore non capopopolo.

Un sindaco non può ricorrere a stratagemmi e manipolazioni, in modo da occultare la verità. Deve essere trasparente.”

 



2 commenti:

  1. mancu li cani..non è paese per giovani quando leggo queste cose..

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  2. Anonimo, forse tu dormi avendo per cuscino un altoparlante.
    ... Comunque ti voglio vedere tra qualche anno ... amplifon!
    Credo che non tutti i giovani siano incivili ed intolleranti: la libertà di ciascuno di noi finisce dove comincia quella degli altri. Appunto! chi si espande troppo con la propria libertà viene definito incivile, cioè incapace di vivere da cives (cittadino) insieme ad altri simili.
    Le leggi sono state fatte per regolare i rapporti tra gli uomini ... altrimenti è la legge della giungla.

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