Ecocentro del riuso |
Per Comunità di poche migliaia di abitanti come quelle del
comprensorio jonico si riesce, valorizzando la partecipazione e il
coinvolgimento attivo degli abitanti e per
le peculiarità strutturale del territorio, ad ottenere risultati
difficilmente raggiungibili in aree con maggiore popolazione e complessità. In
contesti territoriali come il nostro, la produzione dei rifiuti è generalmente
inferiore alla media e si riesce a realizzare un’efficace azione di riduzione,
riuso e riciclo anche perché la raccolta differenziata potrà essere, se ben
organizzata, quantitativamente e qualitativamente migliore. È prioritario
estendere ed applicare su tutto il territorio del nostro comprensorio le buone
pratiche e le eccellenze nella gestione dei rifiuti già in corso di attuazione
in diverse realtà italiane. Esse riguardano la riduzione dei rifiuti, la
riparazione ed il riutilizzo di beni e prodotti di “seconda mano”, il
riciclaggio finalizzato al recupero di materia ed il compostaggio derivante da
frazione organiche pulite. Pertanto va favorito il passaggio da sistemi
stradali di raccolta a sistemi puntuali di raccolta e di tariffazione.
Nel nostro contesto territoriale
è anche più facile attivare pratiche virtuose a partire dal porta a porta in
grado non solo di intercettare elevate quantità di materiali ma soprattutto di
garantire una qualità merceologica idonea alle successive fasi di compostaggio
e di riciclaggio; favorire il compostaggio domestico; dotarsi di semplici aree
di stoccaggio e trattamento di zona per piccoli impianti di compostaggio;
attivare aree di raccolta (centri o isole ecologiche). Con questi accorgimenti
si riduce enormemente la quantità di rifiuti che richiedono un trattamento
finale, e quindi si riducono significativamente i costi di smaltimento.
I comuni dovranno dotarsi di
Piani comunali di raccolta che abbiano come riferimento e volano principale il
sistema di raccolta porta a porta, per favorire il massimo sviluppo della
raccolta differenziata finalizzato al recupero di materia. Al fine di
raccogliere materiali di buona qualità merceologica devono essere incentivati
sistemi di raccolta selettiva o monomateriale anziché congiunta o multi materiale.
Tali modalità devono essere integrate con isole ecologiche e centri di
riparazione e di preparazione per il riutilizzo. A questo proposito i comuni
del nostro comprensorio dovranno costituire un Aro (Area di raccolta ottimale)
non inferiore a 20.000 abitanti e potranno dotarsi di tali strutture. Occorrerà
incentivare e favorire lo sviluppo di imprenditoria e di posti di lavoro locali
per l’attuazione delle attività di recupero di materia e riuso.
L'attuazione delle buone pratiche
di prevenzione, riduzione, riutilizzo, riciclo, compostaggio hanno lo scopo di
rendere effettivamente residuale le fasi di trattamento/smaltimento dei Rifiuti
Urbani Residui (Rur) ed esse stesse devono avvenire puntando a ridurre
ulteriormente i conferimenti (che obbligatoriamente devono subire un processo
di pretrattamento stabilizzazione) in discarica.
Massimizzare i
recuperi di materia rispetto ad altre forme di recupero e ridurre drasticamente
i conferimenti in discarica è infine lo scopo dei nuovi impianti di trattamento
meccanico biologico (Tmb) grazie ai
quali si allunga il ciclo di vita delle discariche esistenti per una loro
gestione in sicurezza e senza la previsione di realizzarne ampliamenti e/o la
realizzazione di nuove.
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