È di ieri la notizia che è stata
avviata la costituzione dell’Ambito di Raccolta Ottimale della Valle del Nisi
in associazione tra i comuni di Alì, Alì Terme, Fiumedinisi, e Nizza di
Sicilia. La richiesta di approvazione del Piano d’intervento previsto dalla
Legge regionale è stata avanzata il 28
giugno 2013 all’Assessorato competente. La novità, spiega il comunicato stampa
diramato dall’Assessore Mariarita Muzio, sarà costituito dall’avvio della
raccolta porta a porta e dall’attivazione
di un centro di raccolta in ogni comune.
Peccato però che tale piano non
preveda anche la differenziazione della frazione organica nella fase iniziale e
transitoria. Solo l’attivazione di un impianto di compostaggio distante
dall’ARO non oltre 50 km
segnerà il passaggio alla fase di regime. Inoltre, il comunicato non specifica
se la gestione dei servizi sarà data in affidamento a terzi o se eseguita in
house.
Con queste premesse sarà difficile che il Piano d’Intervento possa
essere approvato. Senza la differenziazione dell’umido è molto arduo
superare un livello di raccolta superiore al 50% (la legge vigente prevede il
65% entro il 2012) come enunciato nel comunicato. Inoltre, non differenziare
l’umido significa non rispettare quanto previsto dalle direttive europee,
nazionali e regionali. La gestione della frazione organica è una delle ragioni
che dovrebbe spingere i nostri amministratori comunali a costituire un ARO che
comprenda il maggior numero possibile di comuni del comprensorio jonico, da Sant’Alessio
ad Alì Terme e relativi comuni dell’entroterra.
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