Mi piacerebbe poter dire qualcosa
di positivo sul nostro Sindaco, l’ex onorevole (consigliere regionale) Cateno De
Luca, ma non trovo niente. Sarà che sono prevenuto. L’ho visto all’opera e il
mio giudizio non può che essere negativo.
Stranamente, almeno per me, è
seguito con devozione e ammirazione da tanti miei concittadini, alcuni dei
quali io conosco come persone intelligenti e libere, eppure, pare che ciò
(intelligenza e libertà) non sia stato sufficiente ad immunizzarli dal fascino
che il nuovo primo cittadino di Santa Teresa, evidentemente, esercita.
Ieri in un articolo pubblicato
sul Fatto Quotidiano a firma di Enrico Fierro dal titolo “Le due sponde del
malaffare” il giornalista gli dedica un passaggio del suo articolo che di
seguito riporto: <<…Ma se invece
volete ridere e piangere, spostatevi in Piazza Duomo, al comizio dell’onorevole
Cateno De Luca, candidato al Parlamento siculo nelle liste del Partito della
Rivoluzione siciliana. Slogan “U mugghiu avi a rugna”. Eloquio fluviale per una
piazza di forconi e fascistume di Forza Nuova. Bava alla bocca contro la casta,
ironia sull’avversario Micciché, “che tra un fumo e l’altro viene a dire
minchiate”, rozzezze su Rosario Crocetta, “ho avuto un incontro con lui, però
attenzione non sto cambiando i gusti”. Ma i veri nemici di Cateno De Luca sono
i Magistrati, “mi hanno toccato nell’onore, vogliono farmi rimanere
nell’ignòminia (l’emozione gli fa sbagliare la posizione dell’accento), ma il
giudizio sulla mia persona lo daranno i siciliani il 28 ottobre”. Applausi per
l’onorevole Cateno, che da sindaco di Fiumedinisi finì in galera, ma poi venne
scarcerato, per tentata concussione e falso in atto pubblico. Secondo i pm, con
i soldi stanziati dalla Ue per il risanamento della sua città aveva realizzato
“interventi edilizi di notevole dimensione riconducibili al sindaco e ai suoi
familiari. …>>.
Ecco, io non so se c’è da ridere
o piangere per il fatto che un personaggio come De Luca, uno che non è neanche adatto a
fare il sindaco di una cittadina come Santa Teresa, venga preso in
considerazione come possibile nuovo Presidente della Regione. Dopo il “cuffarismo”
e il “lombardismo” ci dovremmo sorbire pure il “de luchismo” ? ... U Signuri mi ni scanza e
libera.
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