giovedì 4 febbraio 2016

Gestione rifiuti a Milazzo, assoluta inerzia?

Giudicando dal punto di vista di un comune cittadino, si ha la sensazione che l’amministrazione mamertina stia facendo quasi nulla per risolvere la poco edificante situazione che riguarda la gestione dei rifiuti (RD sotto il 5%). La sensazione è di una inerzia assoluta, che procura danno economico (alti costi della Tari) e ambientale (scarso decoro urbano e spropositato utilizzo delle discariche) e ci porterà tra pochi mesi a dover sopportare l’aggravio dei costi dovuto al trasferimento nostri rifiuti in altre regioni o all’estero, a causa della impossibilità del conferimento nelle discariche siciliane ormai sature.
La situazione ereditata dall’attuale amministrazione non era delle migliori, ma questo non giustifica l’appiattimento e la remissività della sua azione, che avrebbe invece richiesto una vera e propria rivoluzione. Certamente non semplice, ma necessaria.
In attesa che la Regione licenzi il Piano d’intervento dell’Aro Milazzo, se mai lo farà, nulla di concreto e risolutivo è stato fatto dall'amministrazione Formica. Aver cambiato gestore, senza aver cambiato la modalità di raccolta e l’organizzazione dei servizi, non è servito a nulla, come era facilmente prevedibile. 
È dell’altro ieri l’avviso secondo il quale il Comune di Milazzo espleterà un’indagine di mercato per l'affidamento di un “Ecopunto” sul territorio comunale. Per quanto lodevole nelle intenzioni, questa l’iniziativa da sola, anche se dovesse andare a buon fine, è del tutto insufficiente. La priorità è la raccolta dei rifiuti con la modalità “porta a porta”.
Il reitero su base mensile di Ordinanze sindacali contingibili e urgenti (l’ultima è la n. 16 del 27/01/2016 per il periodo dal 1 febbraio al 29 febbraio 2016), che sicuramente evitano situazioni che potrebbero mettere in pericolo la salute pubblica (ad esempio la mancata raccolta dei rifiuti), ha poco senso se non è finalizzato a implementare, nel più breve tempo possibile, una gestione del servizio di igiene ambientale in linea con l’indirizzo del Piano Aro, che prevede la modalità di raccolta porta a porta spinta: l’unica vera soluzione che permetterà, se ben organizzata, di passare dagli attuali estremamente bassi livelli di RD a percentuali di eccellenza.
Auspichiamo che il Sindaco e tutta l’Amministrazione si adoperino perché nel periodo di transizione (che comprende l'iter di approvazione del Piano di intervento dell'Area di raccolta ottimale (Aro) e il successivo espletamento della gara d’appalto per l’affidamento dei servizi di raccolta, spazzamento e trasporto dei rifiuti), che potrà durare ancora 18-24 mesi, si possa affidare il servizio di raccolta dei rifiuti urbani con la modalità domiciliare su tutto il territorio comunale. A tale proposito si potrebbe percorrere la strada della manifestazione di interesse da parte di aziende del settore per l'effettuazione del servizio di raccolta con il sistema "porta a porta".
Lungimiranza, scelte mirate, obiettivi da raggiungere devono guidare la realizzazione di un percorso con al centro il territorio, la capacità di innovazione, l’attenzione alle questioni sociali e l’educazione ambientale, la concretezza dell’azione e l’impegno di tutti: cittadini, amministrazione, operatori dei servizi.

Follia è fare e rifare  le stesse cose ed aspettare chi i risultati migliorino (Albert Einstain).

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