Giudicando dal
punto di vista di un comune cittadino, si ha la sensazione che l’amministrazione
mamertina stia facendo quasi nulla per risolvere la poco edificante situazione che
riguarda la gestione dei rifiuti (RD sotto il 5%). La sensazione è di una
inerzia assoluta, che procura danno economico (alti costi della Tari) e
ambientale (scarso decoro urbano e spropositato utilizzo delle discariche) e ci porterà tra pochi mesi a dover sopportare
l’aggravio dei costi dovuto al trasferimento nostri rifiuti in altre regioni o all’estero,
a causa della impossibilità del conferimento nelle discariche siciliane ormai
sature.
La situazione ereditata
dall’attuale amministrazione non era delle migliori, ma questo non giustifica
l’appiattimento e la remissività della sua azione, che avrebbe invece richiesto
una vera e propria rivoluzione. Certamente non semplice, ma necessaria.
In attesa che la
Regione licenzi il Piano d’intervento dell’Aro Milazzo, se mai lo farà, nulla di
concreto e risolutivo è stato fatto dall'amministrazione Formica. Aver cambiato gestore, senza aver cambiato la modalità di raccolta e l’organizzazione dei servizi, non è servito
a nulla, come era facilmente prevedibile.
È dell’altro ieri l’avviso secondo il quale il Comune di Milazzo espleterà un’indagine di mercato per l'affidamento di un “Ecopunto” sul territorio comunale. Per quanto lodevole nelle intenzioni, questa l’iniziativa da sola, anche se dovesse andare a buon fine, è del tutto insufficiente. La priorità è la raccolta dei rifiuti con la modalità “porta a porta”.
È dell’altro ieri l’avviso secondo il quale il Comune di Milazzo espleterà un’indagine di mercato per l'affidamento di un “Ecopunto” sul territorio comunale. Per quanto lodevole nelle intenzioni, questa l’iniziativa da sola, anche se dovesse andare a buon fine, è del tutto insufficiente. La priorità è la raccolta dei rifiuti con la modalità “porta a porta”.
Il reitero su
base mensile di Ordinanze sindacali contingibili e urgenti (l’ultima è la n. 16 del 27/01/2016 per il periodo dal 1 febbraio al 29 febbraio 2016), che
sicuramente evitano situazioni che potrebbero mettere in pericolo la salute
pubblica (ad esempio la mancata raccolta dei rifiuti), ha poco senso
se non è finalizzato a implementare, nel più breve tempo possibile, una gestione del servizio di igiene ambientale in linea con l’indirizzo
del Piano Aro, che prevede la modalità
di raccolta porta a porta spinta: l’unica vera soluzione che permetterà, se ben
organizzata, di passare dagli attuali estremamente bassi livelli di RD a
percentuali di eccellenza.
Auspichiamo che
il Sindaco e tutta l’Amministrazione si adoperino perché nel periodo di transizione (che comprende l'iter di approvazione del Piano di intervento dell'Area di raccolta ottimale (Aro) e il successivo espletamento della gara d’appalto
per l’affidamento dei servizi di raccolta, spazzamento e trasporto dei rifiuti),
che potrà durare ancora 18-24 mesi, si possa affidare il servizio di raccolta dei
rifiuti urbani con la modalità domiciliare su tutto il
territorio comunale. A tale proposito si potrebbe percorrere la strada della
manifestazione di interesse da parte di aziende del settore per l'effettuazione del servizio di raccolta con il sistema "porta a porta".
Lungimiranza,
scelte mirate, obiettivi da raggiungere devono guidare la realizzazione di un
percorso con al centro il territorio, la capacità di innovazione, l’attenzione
alle questioni sociali e l’educazione ambientale, la concretezza dell’azione e
l’impegno di tutti: cittadini, amministrazione, operatori dei servizi.
Follia è fare e
rifare le stesse cose ed aspettare chi i
risultati migliorino (Albert Einstain).
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