domenica 18 giugno 2017

Cateno De Luca: “Avremo modo di misurarci alle elezioni regionali”

L'uscente sindaco di Santa Teresa di Riva, Cateno De Luca, nonostante l'elezione a sindaco del suo delfino (Danilo Lo Giudice) con oltre il 70% dei consensi ha attribuito all'ingratitudine dei suoi l'elemento che ha ridotto la sua prestazione elettorale. L’ingratitudine è stata l’acqua fredda che ha ridotto le dimensioni del suo smisurato ego. "Avremo modo di misurarci alle elezioni regionali" ha scritto ai suoi adulatori sui social. Le elezioni non finiscono mai.
A Santa Teresa di Riva, Cateno De Luca ha dato il meglio di sé candidandosi a sindaco con una lista artatamente collegata alla lista principale (la legge elettorale siciliana per l'elezione del sindaco nei comuni sino a 15 mila abitanti  prevede solo una lista collegata al candidato a sindaco), indicando di votare in modo disgiunto per il candidato a sindaco della lista principale (Governiamo Santa Teresa di Riva) e per la sua lista (Oltre De Luca), nella quale era anche capolista, nell'ignobile tentativo (non riuscito) di ottenere anche i seggi del consiglio comunale spettanti alla minoranza. 
Com’è stato possibile che neanche l’evidenza del raggiro della legge elettorale siciliana abbia provocato riprovazione nell’opinione pubblica e  nei media, tranne rare eccezioni?
Se si continua a ripiegare su interessi personali e di parte, la degenerazione della politica non si arresterà. Quale esempio diamo alle nuove generazioni se chi fa politica si affatica nella propria autoconservazione e nella costruzione della propria fortuna politica con ogni mezzo e ad ogni costo?
È troppo auspicare e sperare, anche a Santa Teresa di Riva, in un segno di discontinuità con la degenerazione etica della politica?
Questa è la domanda che si pongono tanti cittadini che hanno a cuore l’etica della politica e la responsabilità dell’esercizio democratico del potere.
Penso che gli arrivisti della democrazia siano quelli che si preoccupano meno di tutti gli altri del futuro: soltanto il momento attuale li preoccupa e li assale. Essi amano il successo più che la gloria. Ciò che desiderano soprattutto è l’obbedienza. Ciò che vogliono è soprattutto dominare”, così scriveva Alexis de Tocqueville (De la democratie en Amerique, 1835).

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