giovedì 6 settembre 2012

Non abbiamo bisogno di rivoluzionari ...



abbiamo bisogno di persone per bene! 

“[…]. La rabbia sociale accresce gli egoismi e ottunde la consapevolezza. Chi odia è posseduto da nevrosi di gelosa invidia e da istinti distruttivi. Chi odia vuole distruggere. La rabbia divide e al tempo stesso unisce, gli individui arrabbiati diventano folla, la folla è una forza anonima sensibilissima alle emozioni che evocano i demagoghi.
La demagogia è il climax ideale di questa fase e di solito – così insegna la storia – non ha altro sbocco se non la perdita della libertà. I demagoghi lo sanno ma rimuovono questo pericolo confidando nel loro virtuosismo di trattenere le folle agganciate al loro precario carisma.
Rabbie sociali, folle emotive, demagoghi che cavalcano quelle emozioni e ne diventano le icone; poi quelle stesse folle applaudiranno e isseranno sulle loro spalle i dittatori che imbavaglieranno le loro bocche e li piegheranno alla catena della servitù. […].

Tratto dall’articolo “Mali antichi insidiano il nostro fragile Paese” di Eugenio Scalfari pubblicato il 2 settembre 2012 sul quotidiano La Repubblica.

“Il nostro è un Paese che va verso la rovina. In Sicilia il degrado morale e civile è già a livelli allarmanti. La colpa principale è di noi siciliani. Preferiamo la sudditanza alla cittadinanza. Non sappiamo distinguere il buono dal cattivo. Senso civico pressoché assente. Anteponiamo i nostri interessi particolari a quelli generali. Non pretendiamo che chi ci rappresenta nelle istituzioni e chi lavora nell’amministrazione pubblica faccia il proprio dovere. Cerchiamo favori. Facciamo finta di non vedere e non sentire. Non esigiamo trasparenza, legalità, buona amministrazione. Così, giorno dopo giorno, in questo disgraziato Paese, nessuno fa più il proprio dovere. Neanche le Forze dell’Ordine. Figuriamoci i politici da due soldi. Naturalmente ci sono le eccezioni: tante brave persone che si impegnano e fanno del loro meglio nonostante tutto. Ma non bastano. Tra queste eccezioni purtroppo non c’è il nostro nuovo Sindaco. E non dico questo per via del rinvio a giudizio. Egli sinora si è distinto (mia opinione) solo per gli show, gli slogan, la demagogia (il cattivarsi il favore popolare promettendo beni irraggiungibili) e la “minchiatona” della rivoluzione siciliana che io definisco "la rivoluzione dei portaborse e dei voltagabbana". [..]

Tratto dal commento “Aggiornamento n. 3” al post dal Titolo “Finalmente un Sindaco o un vero cazzaro”  pubblicato il 27 agosto 2012 su questo blog …



Nessun commento:

Posta un commento