venerdì 9 ottobre 2015

Bene il Consiglio Comunale di Milazzo, ora unità di intenti nella valle del Mela

Apprendiamo con viva soddisfazione che il Consiglio Comunale di Milazzo ha all’unanimità deliberato una netta contrarietà alla riconversione a combustibile solido secondario (CSS) della centrale EDIPOWER/A2A di Archi. Il compiacimento è accresciuto dal fatto che, nonostante A2A sia intervenuta agli incontri di approfondimento, organizzati dal Consiglio nelle settimane scorse, con una numerosa ed agguerrita delegazione - compreso uno dei massimi responsabili del progetto (ing. Giuseppe Monteforte) - i consiglieri comunali hanno recepito le osservazioni della associazioni ambientaliste, come risulta dai resoconti di stampa. Ma soprattutto il Consiglio Comunale di Milazzo si è opposto ad un modello di sviluppo economico del territorio imposto dall’alto, senza concertazione con i cittadini, che privilegia gli interessi economici di grossi gruppi rispetto alla salute pubblica ed agli interessi economici (turismo, agricoltura, bonifica, ecc.) della cittadinanza. Riteniamo che il valore politico di questa delibera sia grande, non fosse altro perché i cittadini milazzesi sono quasi un terzo della popolazione della Valle del Mela.
Ma l’effetto pratico di questa delibera rischia di essere vanificato dal fatto che il ministero dell’ambiente può rilasciare l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) per questo impianto senza tener in conto di questa volontà, né di quella degli altri 13 comuni della Valle del Mela, che hanno nei mesi scorsi esitato delibere analoghe. C’è ancora tempo (entro il 21/11/2015) per presentare osservazioni per la procedura di Validazione di Impatto Ambientale (VIA) presso il ministero, ed invitiamo tutte le amministrazioni comunali del SIN Valle del Mela e dei comuni viciniori a farlo.
Tuttavia non è solo la fredda procedura burocratica che potrà fermare il progetto dell’inceneritore: ci vogliono la Politica e la volontà popolare. È questo il motivo per il quale, a nostro avviso, tutte le amministrazioni del comprensorio dovrebbero agire di concerto ed in sinergia, lasciando perdere per una volta rivalità e campanilismi. Bisognerebbe quindi che il comune di S.Filippo del Mela non proceda da solo alla convocazione di un referendum popolare, ma che tale referendum si svolga contemporaneamente in tutti i comuni interessati. Ciò perché l’impatto ambientale dell’inceneritore non sarà solo sul territorio di Archi ma su tutta la Valle del Mela e ben oltre, ma perché uno sviluppo economico sostenibile dell’area è interesse di tanti, perlomeno dei comuni della fascia tirrenica. Va inoltre da sé che tale referendum dovrebbe aver luogo prima dell’eventuale rilascio dell’AIA, dopo la quale potrebbe essere impossibile fermare il progetto. Sembrerebbe impossibile, ma le difficoltà amministrative non sono insormontabili se c’è la volontà politica di superarle.
Riteniamo dunque che i sindaci interessati debbano subito aprire un tavolo di confronto e concertazione, ed adottare al più presto e contemporaneamente i provvedimenti necessari. La partecipatissima manifestazione del 27 settembre ha indicato la volontà dei cittadini. La politica e le amministrazioni operino di conseguenza. Zero Waste Sicilia è a disposizione di sindaci ed amministrazioni per quanto nelle sue possibilità e competenze.

Zero Waste Sicilia
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