Ad otto
giorni dalla scadenza del contratto con la Dusty e dopo la recente "rottura" tra la Ditta e il Comune, è stato pubblicato sul sitoweb del
Comune l’avviso
esplorativo per l’individuazione di un nuovo gestore per l’esecuzione del servizio di igiene urbana
nel territorio comunale dal 1 ottobre 2016 al 31 novembre 2016. L’importo
complessivo dell’appalto iva inclusa è di 911.785.00 Euro e il servizio verrà
finanziato con fondi comunali. Nella relazione
illustrativa è riportato il dimensionamento tecnico ed economico e la
descrizione delle prescrizioni operative di carattere generale per lo
svolgimento del servizio di igiene urbana. Se la manifestazione di interesse andasse deserta, ipotesi del tutto plausibile,
anche in considerazione del limitato periodo di affidamento (due mesi), tra
circa 10 giorni ci potremmo trovare in una situazione di vera emergenza rifiuti
a causa del mancato affidamento del servizio. È auspicabile che gli Uffici
competenti del Comune abbiano un piano B, altrimenti sarà vero caos e dovrà
intervenire l’Esercito per rimuovere la spazzatura dalle strade. La responsabilità di questa situazione è tutta del Comune di Milazzo
che non è stato in grado di presentare in tempo utile un Piano Aro degno di
essere approvato.
Quanto auspicato nell’articolo pubblicato oggi nella Gazzetta del Sud (cliccare sull'immagine per leggere l'articolo),
“Si spera che nel frattempo possa essere approvato l’Aro per porre fine a
questo stillicidio”, è ormai
irrealizzabile. È troppo tardi. Ed a nulla servirà il migliore piano Aro
possibile e l’eventuale approvazione da parte del Consiglio
Comunale, perché l’ordinanza n. 6/Rif. di Crocetta del 30 giugno 2016 ha
stabilito che anche i piani approvati, ma che non sono stati attuati (ovvero che
non hanno presentato gli atti all’Urega entro il 25 luglio 2016 per
l’espletamento della gara ad evidenza pubblica) non potranno essere più
utilizzati. Come potrete leggere nella delibera
di Giunta regionale n. 251 del 20 luglio 2016 è stato approvato recentemente un disegno di legge, "Norme in materia di organizzazione del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani. Diposizioni a sosgno dell'economia circolare, della riduzione della produzione dei rifiuti e del riuso dei beni a fine vita", dalla Giunta
regionale che quando entrerà in vigore abrogherà la legge regionale n.9/2010,
eliminerà la possibilità per i Comuni di istituire gli Aro, eliminerà le Srr,
individuerà un solo ambito territoriale ottimale e conseguentemente un unico Ente di governo (Eser) titolare delle funzioni di regolazione, vigilanza e controllo composto dai sindaci dei comuni dell'Isola e nove Bacini Territoriali di
Affidamento (BTA). Il territorio regionale verrà suddiviso in nove Ambiti
Territoriali Ottimali. Il nostro sarà ATO 2 – Messina, coincidente con la
delimitazione territoriale della città metropolitana di Messina, incluse le
Isole minori afferenti il confine territoriale della stessa. Speriamo non partoriscano un'altro pastrocchio, anche perché delle disposizioni a sostegno dell'economia circolare non c'è traccia o quasi nel ddl.
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