San Paolino (Milazzo) |
Ieri 25/03/2015 alle ore 15,20
presso la Prefettura di Palermo sono state audite le associazioni ambientaliste
dalla Commissione Parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e i reati
connessi. Zero Waste Sicilia, attraverso la componente del direttivo Anna
Bonforte e il segretario Salvatore Durante, hanno rappresentato alla
Commissione, presieduta dall'onle Bratti, tre casi emblematici della nostra
regione che si configura come la Terra delle Discariche private ed illegali
alle quali si aggiungono anche le discariche a cielo aperto. Primo esempio, la
Valle del Mela dove il ritrovamento di rifiuti speciali tra cui il pericoloso
amianto non ancora "censito", nonostante la legge regionale n 10 del
29/04/2014, illumina pesantemente in negativo la mancata istituzione dei
registri, presso il Dipartimento della Protezione Civile, dei siti, degli
edifici e dei lavoratori di cui non si ha, pertanto, materiale contezza. Zero
Waste Sicilia ha raccontato dell'inquinamento da tubi eternit del torrente
Floripotema, gia` denunciata 1 anno fa`, ha poi raccontato del sistema
dell'eterna emergenza e del "disordine organizzativo" per il non
smaltimento dei rifiuti delle discariche di Mazzara` Sant'Andrea/Furnari a meno
di 100 metri
dai primi insediamenti abitativi e meno 300 in linea d'aria dal centro abitato con
tutte le mancate autorizzazioni, piu`di 1.000.000 di metri cubi di
abbancamenti oltre il limite di capacita` della discarica, il percolato nel
pozzo d'acqua idropotabile Lacco, le collusioni con i dipendenti infedeli della
Regione siciliana e la stessa storia che si ripete pari pari nel caso di Motta
Sant'Anastasia/Misterbianco meno 500 metri dal centro abitato, sversamento nei
torrenti Rosa e Cubba, autorizzazioni all'ampliamento comprate e poi
revocate e oltre 2.500.000 di metri cubi abbancati e i camion di mezza Sicilia,
221 comuni su 390, che circolano con capienze da 26 mc ciascuno.
L'Ing. Durante ha denunciato
l'elusione, se non l'evasione fiscale, che si è realizzata in Sicilia quando si
è ridotta della metà il "tributo speciale per il conferimento in
discarica".
Il tutto ha avuto origine nel
2009 da una interpretazione errata da parte della Regione siciliana di
una circolare del 2009 del Ministero dell'Ambiente, allora diretto da
Marco Lupo. Interpretazione errata e smentita da giudizi e dalla stessa
UE, ma mai corretta nella sua applicazione. La qual cosa ha causato perdite per
decine di milioni di euro alla Regione siciliana con effetti negativi sul finanziamento
di impianti alternativi alle discariche.
Il Presidente della
Commissione ha esplicitamente chiesto se per questo illecito era stato
presentato esposto e l'Ing. Durante ha preannunciato un atto in
tal senso da parte di Zero Waste Sicilia.
Zero Waste Sicilia ha infine
consegnato materialmente la documentazione dei reati individuati e un quaderno
sulla contrarieta` alla produzione del CSS (Combustibile Solido Secondario)
come promemoria per la legislazione nazionale che si sta occupando in questi
giorni della calendarizzazione della Legge d'Iniziativa popolare "Rifiuti
Zero, verso la sostenibilita`" e del disegno di legge sui reati ambientali
non ancora previsti.
Sono state altresi audite l'
associazione "Fare Ambiente" presente con il suo coordinatore
regionale l'ex onle Nicola Nicolosi e l'architetta Lima, si sono
concentrati sulla discarica Bellolampo, sull'intreccio confindustria/regione
annoverando nelle omissioni dei controlli il vulnus della difesa della salute
dei cittadini e dell'ambiente. Il WWF presente con il referente provinciale
Pietro Ciulla ha ribadito l'importanza dell'opera di sensibilizzazione che
associazioni volontarie e diffuse, come il WWF, svolgono costantemente sul
territorio.
www.zerowastesicilia.it
www.zerowastesicilia.it
Nessun commento:
Posta un commento