Raccolta differenziata porta a
porta e Centri comunali di raccolta i punti chiave della nuova gestione.
Un risparmio di un milione di
euro/anno sull’attuale costo della gestione dei rifiuti (2 milioni) dimezzerà i
costi per effetto della nuova gestione del servizio di raccolta, trasporto e
spazzamento dei rifiuti sul territorio dell’ambito di raccolta ottimale (Aro)
del comune di S. Teresa di Riva. Il nuovo modello di gestione è incentrato sulla raccolta differenziata porta a
porta di tutte le frazioni di rifiuto; su quattro Centri comunali di
raccolta (Ccr) cui gli utenti potranno portare direttamente i loro rifiuti
differenziati e usufruire così di sconti sulla tariffa; e su un sistema di
registrazione e individuazione delle utenze e delle quantità di rifiuto
conferito che dovrebbe rendere il sistema funzionale, moderno
e trasparente.
Il dimezzamento dei costi è certificato
dall’importo del Bando di Gara (7 milioni e 315 mila euro in sette anni) reso
noto recentemente dal Sindaco De Luca.
Sarà reale il dimezzamento
dei costi?
La risposta è si, ma per avere un tale risparmio è necessario, oltre ad una buona organizzazione, un coinvolgimento positivo dei cittadini, delle imprese, delle attività commerciali e una completa accettazione da parte di tutti delle modalità e degli obiettivi di raccolta. Occorrerà attivare una forte campagna di sensibilizzazione per far comprendere le ragioni del cambiamento e le azioni che ognuno di noi deve fare (anche sul versante della riduzione dei rifiuti) per raggiungere il massimo del risultato; informazione relativa alla
differenziazione delle varie frazioni di rifiuto prima del loro conferimento al
circuito di raccolta;
iniziative di continua comunicazione che forniscano informazioni precise sulle
modalità di conferimento di ciascuna frazione; un sistema permanente di
monitoraggio e controllo sulle utenze, sul servizio e sui gestori del servizio che
si avvalga dell’apporto di associazioni e comitati operanti sul territorio a garanzia
e a tutela degli interessi degli utenti e dell’ambiente; una seria e concreta politica
di riduzione dei rifiuti (casa dell’acqua – compostaggio domestico e collettivo
- acquisti verdi – ecofeste-ecomense – riduzione
della carta nella pubblica amministrazione e negli uffici – negozi sostenibili
– eco-scambi - etc.); operatori preparati e motivati; incentivazione delle
attività di compostaggio domestico e collettivo; capillarità del servizio di
raccolta; modulazione del servizio di raccolta sulle esigenze dell’utenza;
attivazione di specifici programmi di raccolta presso le utenze che
conferiscono i loro rifiuti nel circuito urbano (banche, scuole, uffici
pubblici, mense, alberghi, grande distribuzione, officine, laboratori, attività
industriali, etc.); ampia fruibilità dei Centri comunali di raccolta (almeno un
centro di raccolta disponibile mattina e sera tutti i giorni).
Le anticipazioni fornite dal Sindaco
De Luca sembrano andare nella giusta direzione, tuttavia alcuni aspetti del
nuovo sistema di raccolta non sono del tutto chiari, mentre altri aspetti andrebbero
approfonditi e meglio valutati.
Quando entrerà a regime il nuovo sistema?
Quando entrerà a regime il nuovo sistema?
Al momento non è dato sapere. Il piano
di intervento prevedeva tre fasi (iniziale, transitoria e di regime). La
rimozione dei cassonetti stradali è prevista entro dicembre 2015 (fase
transitoria). Mentre la fase di regime prevedeva l’attivazione dell’impianto
di compostaggio di prossimità per iniziare a differenziare anche la frazione umida. L’eliminazione
dei cassonetti dovrebbe essere contestuale all’inizio della raccolta porta a
porta e all’allestimento dei centri di raccolta, quindi i tempi potrebbero
essere più celeri anche perché non dovrebbe essere più necessario attivare l'impianto di compostaggio di prossimità in quanto è più economico portare l’umido
da raccolta differenziata al più vicino centro di compostaggio.
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