mercoledì 17 settembre 2014

Rifiuti: dimezzamento dei costi del servizio a S.Teresa di Riva

Raccolta differenziata porta a porta e Centri comunali di raccolta i punti chiave della nuova gestione.
Un risparmio di un milione di euro/anno sull’attuale costo della gestione dei rifiuti (2 milioni) dimezzerà i costi per effetto della nuova gestione del servizio di raccolta, trasporto e spazzamento dei rifiuti sul territorio dell’ambito di raccolta ottimale (Aro) del comune di S. Teresa di Riva. Il nuovo modello di gestione è incentrato sulla raccolta differenziata porta a porta di tutte le frazioni di rifiuto; su quattro Centri comunali di raccolta (Ccr) cui gli utenti potranno portare direttamente i loro rifiuti differenziati e usufruire così di sconti sulla tariffa; e su un sistema di registrazione e individuazione delle utenze e delle quantità di rifiuto conferito che dovrebbe rendere il sistema funzionale, moderno e trasparente.
Il dimezzamento dei costi è certificato dall’importo del Bando di Gara (7 milioni e 315 mila euro in sette anni) reso noto recentemente dal Sindaco De Luca.

Sarà reale il dimezzamento dei costi?
La risposta è si, ma per avere un tale risparmio è necessario, oltre ad una buona organizzazione, un coinvolgimento positivo dei cittadini, delle imprese, delle attività commerciali e una completa accettazione da parte di tutti delle modalità e degli obiettivi di raccolta. Occorrerà attivare una forte campagna di sensibilizzazione per far comprendere le ragioni del cambiamento e le azioni che ognuno di noi deve fare (anche sul versante della riduzione dei rifiuti) per raggiungere il massimo del risultato; informazione relativa alla differenziazione delle varie frazioni di rifiuto prima del loro conferimento al circuito di raccolta; iniziative di continua comunicazione che forniscano informazioni precise sulle modalità di conferimento di ciascuna frazione; un sistema permanente di monitoraggio e controllo sulle utenze, sul servizio e sui gestori del servizio che si avvalga dell’apporto di associazioni e comitati operanti sul territorio a garanzia e a tutela degli interessi degli utenti e dell’ambiente; una seria e concreta politica di riduzione dei rifiuti (casa dell’acqua – compostaggio domestico e collettivo -  acquisti verdi – ecofeste-ecomense – riduzione della carta nella pubblica amministrazione e negli uffici – negozi sostenibili – eco-scambi - etc.); operatori preparati e motivati; incentivazione delle attività di compostaggio domestico e collettivo; capillarità del servizio di raccolta; modulazione del servizio di raccolta sulle esigenze dell’utenza; attivazione di specifici programmi di raccolta presso le utenze che conferiscono i loro rifiuti nel circuito urbano (banche, scuole, uffici pubblici, mense, alberghi, grande distribuzione, officine, laboratori, attività industriali, etc.); ampia fruibilità dei Centri comunali di raccolta (almeno un centro di raccolta disponibile mattina e sera tutti i giorni).
Le anticipazioni fornite dal Sindaco De Luca sembrano andare nella giusta direzione, tuttavia alcuni aspetti del nuovo sistema di raccolta non sono del tutto chiari, mentre altri aspetti andrebbero approfonditi e meglio valutati.  

Quando entrerà a regime il nuovo sistema?
Al momento non è dato sapere. Il piano di intervento prevedeva tre fasi (iniziale, transitoria e di regime). La rimozione dei cassonetti stradali è prevista entro dicembre 2015 (fase transitoria). Mentre la fase di regime prevedeva l’attivazione dell’impianto di compostaggio di prossimità per iniziare a differenziare anche la frazione umida. L’eliminazione dei cassonetti dovrebbe essere contestuale all’inizio della raccolta porta a porta e all’allestimento dei centri di raccolta, quindi i tempi potrebbero essere più celeri anche perché non dovrebbe essere più necessario attivare l'impianto di compostaggio di prossimità in quanto è più economico portare l’umido da raccolta differenziata al più vicino centro di compostaggio.


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