venerdì 9 marzo 2018

Inceneritore del Mela, Musumeci ha scritto al Governo … scrivi anche tu.

Anche il Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ha scritto, prendendo spunto dalla nostra iniziativa “Caro Governo ti scrivo…”, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per esprimere il proprio no all’inceneritore del Mela.
Ringraziamo per questo il Presidente.
Tuttavia riteniamo che il Presidente della Regione avrebbe dovuto esprimere non solo  il suo personale punto di vista, ma quello della Regione che egli rappresenta. Dunque un parere puntuale sul progetto proposto da A2a, sulla sua valenza tecnica, sulla sua opportunità o meno in relazione al ciclo dei rifiuti, alle ricadute sull’ambiente, paesaggio e  salute dei cittadini.
Avremmo preferito delle articolate motivazioni che argomentassero il no alla pratica dell’incenerimento dei rifiuti. Inoltre,  proprio con riguardo alla gestione del ciclo dei rifiuti e alla politica che la Regione Siciliana intende adottare in merito, il Presidente della Regione avrebbe dovuto accompagnare il parere della Regione con un organico piano per  la corretta attuazione, in linea con le direttive europee, di una moderna, efficiente ed efficace gestione del ciclo dei rifiuti in tutta l’Isola. Un piano che avrebbe dovuto indicare tutta l’impiantistica necessaria, nel solco dell’economia circolare che non contempla di bruciare le risorse costituite  degli scarti post consumo (i nostri rifiuti), ma di recuperarle, riusarle, compostarle o riciclarle. E indicare gli obietti di raccolta differenziata (non meno dell’80%) e di rifiuto urbano residuo  (non più di 100 kg/anno pro-capite) da raggiungere nell’arco di massimo un quinquennio su tutto il territorio dell’Isola incluse le grandi città.
In questo modo il Governo non avrebbe avuto alcun alibi per deliberare in sintonia col parere espresso dal Mibact.
Il riferimento che il Presidente Musumeci ha fatto   –  nell’esplicitare il suo no al termovalorizzatore della Centrale Termoleletrica di San Filippo del Mela  –  sul non avere pregiudizi sugli inceneritori perché contemplati e disciplinati dalle leggi dello Stato non c’è piaciuto. Non avere pregiudizi è cosa buona e saggia, ma ciò non deve e non può significare l’accettazione di una legislazione  discutibile, che  non guarda  alle nuove tecnoligie alternative agli inceneritori e all’economia circolare,  insensibile al corretto riutilizzo delle poche risorse di cui disponiamo.

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