martedì 10 giugno 2014

Rifiuti: fronteggiare l'inerzia della P.A.

Matita Allegra
Il problema dei rifiuti ci riguarda tutti e non possiamo rimanere inermi.  Difficilmente la questione rifiuti potrà avere soluzione nel nostro ambito territoriale e in gran parte della Sicilia, in tempi congrui, se non si trova il modo di inchiodare alle loro responsabilità  tutti gli attori istituzionali e far finire il balletto che va in scena ormai da anni, ovvero, il continuo affibbiare le responsabilità della gestione fallimentare dei rifiuti, da parte dei nostri politici e amministratori, gli uni agli altri: i comuni alle società d’Ambito (Ato) e alla Regione, e viceversa. Spesso si indica l'interesse mafioso come altra causa del fallimento, come se fosse lo Spirito Santo a sostenere questo interesse. Ciò che in Sicilia è stato definito “il non ciclo dei rifiuti” è scaturito dalla sostanziale inerzia di tutti gli attori istituzionali responsabili (Regione, Provincie e Comuni) riguardo le doverose attività o iniziative da intraprendere volte sia al miglioramento e al costante monitoraggio del livello qualitativo e quantitativo del servizio di raccolta differenziata sia ad una rigorosa e diligente gestione politico-amministrativa finalizzata a ripristinare adeguati livelli di efficienza, di efficacia e di economicità.
Ancora oggi i comportamenti degli attori istituzionali denotano grave trascuranza nella cura dell’interesse pubblico che dovrebbe essere invece tutelato attraverso l’esatto svolgimento, doverosamente esigibile, delle funzioni istituzionali a ciascun soggetto attribuite. Alle pubbliche amministrazioni spetta anche la responsabilità di perseguire iniziative dirette a favorire prioritariamente la prevenzione e la riduzione della produzione e della nocività dei rifiuti.
Come fronteggiare questa inerzia e costringere politici e amministratori a svolgere ciascuno il proprio ruolo? Esigendo, innanzitutto, il rispetto delle leggi e l’assunzione di responsabilità. Promuovere un’azione collettiva (class action) contro la pubblica amministrazione per il mancato raggiungimento delle percentuali di raccolta differenziata al fine di ripristinare il corretto svolgimento o la corretta erogazione di un servizio come prevede il decreto legislativo 20 dicembre 2009, n.198 o, in alternativa, promuovere un’azione collettiva civile risarcitoria introdotta dall’art.140-bis del codice delconsumo per il danno ambientale e erariale, forse, potrebbe indurre i nostri amministratori a cambiare atteggiamento o mestiere.

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