i timpani
L’inquinamento
acustico è un problema di tutte le città, ma può essere affrontato e ridotto. L’esperienza di molte città europee e italiane dimostra che il cambiamento è possibile. E’ fondamentale, però, che ciascuno di noi faccia la propria parte. Combattere l'inquinamento acustico richiede interventi strutturali come la modifica di strade e linee ferroviarie, la produzione di veicoli e
apparecchiature meno rumorose e una pianificazione territoriale più attenta. Tuttavia, altrettanto importante è la collaborazione di tutti i cittadini. Gran parte del rumore potrebbe essere eliminata semplicemente adottando comportamenti più responsabili: evitare di suonare il clacson inutilmente, guidare in modo silenzioso,
ascoltare la radio, la televisione e lo stereo a volume moderato, scegliere antifurti non sonori, limitare l'uso di automobili e moto, e rispettare il riposo e le attività altrui.
Fortunatamente, negli
ultimi anni, la sensibilità verso questo problema sta crescendo: sempre più persone comprendono i danni provocati dal rumore, e sono meno disposte a stollerare chiasso e rumori. Sono state introdotte leggi specifiche per la tutela dell’ambiente abitativo
dall’inquinamento acustico.
Tuttavia, incredibilmente - ma forse non troppo - le Amministrazioni comunali che si sono succedute a Santa Teresa di
Riva hanno hanno ignorato l'obbligo di applicare la legge 26 ottobre 1995, n.447, la Legge
Quadro sull’inquinamento acustico.
L’impegno della
prossima amministrazione dovrà essere chiaro e concreto: coinvolgere l’ARPA Sicilia di
Messina per realizzare una mappatura sonora della nostra cittadina, redigere il Piano di
Zonizzazione Acustica e il Regolamento per l’attuazione della disciplina
statale e regionale per la tutela dell’inquinamento acustico. Se
necessario, sarà fondamentale adottare anche i piani di risanamento.
Per
saperne di più sull’inquinamento acustico e sugli effetti negativi sulla salute
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