martedì 4 giugno 2019

Impianto di digestione anaerobica a San Filippo del Mela


Bisogna che tutti si sia consapevoli dell’esigenza di dotare la Provincia di Messina della necessaria impiantista per il trattamento della Forsu (Frazione organica dei rifiuti solidi urbani). Siamo la sola provincia totalmente sprovvista di tali impianti. In considerazione della proposta, presentata da A2a, di un impianto per la produzione di biometano e compost dalla Forsu, da costruire nella ex Centrale elettrica di San Filippo del Mela, sarebbe opportuno promuovere un approfondimento sul progetto in questione (quando disponile alla consultazione), organizzando uno specifico incontro sul tema e avviando un confronto con la Ditta proponente, esperti del settore, le autorità d’ambito e regionali e le amministrazioni comunali interessate. I cittadini della valle del Mela hanno il diritto di avere informazioni specifiche sul progetto ed essere pubblicamente informati sui vantaggi e svantaggi, costi per la comunità e impatti ambientali. Tra le cose da valutare, segnalare e osservare in questo confronto, ci dovrebbero essere:
- la congruità della capacità di trattamento dell’impianto stimata in circa 75.000 ton/anno;
- la congruità dell’investimento di 35 milioni di euro per la realizzazione dell’impianto;
- la congruità di un solo impianto al servizio di tutto per tutto l’ambito provinciale;
- la congruità del business plan per capire i costi economici a carico della comunità (costi di conferimento della frazione organica da raccolta differenziata)
- la congruità del sito proposto che è sottoposto a vincolo paesaggistico;
- l’opportunità di valutare un sito alternativo a quello proposto;
- gli impatti ambientali, tipologia e entità;
- la congruità del piano di viabilità dei camion in ingresso e in uscita dall’impianto, in modo da evitare quanto più possibile il passaggio nelle zone urbane e in aree sensibili (scuole, asili, ecc.) e un adeguamento della rete stradale che consenta che il transito avvenga in sicurezza per i mezzi stessi e per i cittadini che vivono, lavorano o transitano presso il percorso;
- vengano esplicitati pubblicamente vantaggi e svantaggi e i costi per la comunità e le informazioni siano disponibili per tutti, attraverso un’attività di informazione e comunicazione rivolta a tutta la cittadinanza;
- sia previsto un adeguamento della tariffa a partire dal momento in cui inizia il conferimento all’impianto (serve preparare un piano preventivo in tal senso), in modo tale che i cittadini vedano un beneficio immediato derivante dal cambiamento in atto;
- il buon funzionamento dell’impianto dipende anche (e soprattutto) dalla qualità della frazione organica dei rifiuti in ingresso. Vista quindi l’importanza di avere una Forsu da raccolta differenziata di buona qualità per il conferimento all’impianto, si prevedano azioni di sensibilizzazione della cittadinanza per migliorare la raccolta differenziata e per sensibilizzare sull’importanza del ruolo di ciascun cittadino (in tutto il territorio coinvolto dal conferimento dei rifiuti organici presso l’impianto);
- si preveda il riutilizzo gratuito del biometano prodotto come carburante per alimentare i mezzi utilizzati per la raccolta e il trasporto dei rifiuti in tutto l’ambito;
- le alternative alla digestione anaerobica.

Il Testo unico ambientale assegna inequivocabilmente alla Regione il compito di determinare il fabbisogno di impianti di gestione dei rifiuti e dunque anche degli impianti di trattamento della Forsu. Ciò dipende dall’esigenza di assicurare che la distribuzione dei suddetti impianti sul territorio regionale sia tale da garantire il rispetto dei principi di precauzione, di prevenzione e di proporzionalità, e così la sostenibilità ambientale, oltre all’auto sufficienza di ogni ambito territoriale.  

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