Bisogna che tutti si sia consapevoli
dell’esigenza di dotare la Provincia di Messina della necessaria impiantista
per il trattamento della Forsu (Frazione organica dei rifiuti solidi urbani). Siamo
la sola provincia totalmente sprovvista di tali impianti. In considerazione
della proposta, presentata da A2a, di un impianto per la produzione di
biometano e compost dalla Forsu, da costruire nella ex Centrale elettrica di San
Filippo del Mela, sarebbe opportuno promuovere un approfondimento sul progetto
in questione (quando disponile alla consultazione), organizzando uno specifico
incontro sul tema e avviando un confronto con la Ditta proponente, esperti del
settore, le autorità d’ambito e regionali e le amministrazioni comunali interessate. I cittadini
della valle del Mela hanno il diritto di avere informazioni specifiche sul
progetto ed essere pubblicamente informati sui vantaggi e svantaggi, costi per
la comunità e impatti ambientali. Tra le cose da valutare, segnalare
e osservare in questo confronto, ci dovrebbero essere:
- la congruità della capacità di
trattamento dell’impianto stimata in circa 75.000 ton/anno;
- la congruità dell’investimento
di 35 milioni di euro per la realizzazione dell’impianto;
- la congruità di un solo impianto
al servizio di tutto per tutto l’ambito provinciale;
- la congruità del business plan per
capire i costi economici a carico della comunità (costi di conferimento della
frazione organica da raccolta differenziata)
- la congruità del sito proposto
che è sottoposto a vincolo paesaggistico;
- l’opportunità di valutare un sito
alternativo a quello proposto;
- gli impatti ambientali, tipologia
e entità;
- la congruità del piano di
viabilità dei camion in ingresso e in uscita dall’impianto, in modo da evitare
quanto più possibile il passaggio nelle zone urbane e in aree sensibili
(scuole, asili, ecc.) e un adeguamento della rete stradale che consenta che il
transito avvenga in sicurezza per i mezzi stessi e per i cittadini che vivono,
lavorano o transitano presso il percorso;
- vengano esplicitati
pubblicamente vantaggi e svantaggi e i costi per la comunità e le informazioni siano
disponibili per tutti, attraverso un’attività di informazione e comunicazione
rivolta a tutta la cittadinanza;
- sia previsto un adeguamento
della tariffa a partire dal momento in cui inizia il conferimento all’impianto
(serve preparare un piano preventivo in tal senso), in modo tale che i
cittadini vedano un beneficio immediato derivante dal cambiamento in atto;
- il buon funzionamento
dell’impianto dipende anche (e soprattutto) dalla qualità della frazione
organica dei rifiuti in ingresso. Vista quindi l’importanza di avere una Forsu
da raccolta differenziata di buona qualità per il conferimento all’impianto, si
prevedano azioni di sensibilizzazione della cittadinanza per migliorare la
raccolta differenziata e per sensibilizzare sull’importanza del ruolo di
ciascun cittadino (in tutto il territorio coinvolto dal conferimento dei
rifiuti organici presso l’impianto);
- si preveda il riutilizzo
gratuito del biometano prodotto come carburante per alimentare i mezzi utilizzati
per la raccolta e il trasporto dei rifiuti in tutto l’ambito;
- le alternative alla digestione
anaerobica.
Il Testo unico ambientale assegna inequivocabilmente
alla Regione il compito di determinare il fabbisogno di impianti di gestione
dei rifiuti e dunque anche degli impianti di trattamento della Forsu. Ciò
dipende dall’esigenza di assicurare che la distribuzione dei suddetti impianti
sul territorio regionale sia tale da garantire il rispetto dei principi di
precauzione, di prevenzione e di proporzionalità, e così la sostenibilità
ambientale, oltre all’auto sufficienza di ogni ambito territoriale.
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