mercoledì 17 maggio 2017

Gazebo del riuso a Gigliopoli

Anche quest’anno, in occasione della quarta edizione del Chi va piano Fest, a Gigliopoli, la città dei bambini spienserati, in contrada Baronia al Capo Milazzo, dal 2 al 4 giugno, all’interno di un ampio programma incentrato sull’educazione, stili di vita, apicultura, alimentazione, sostenibilità, consapevolezza e felicità, sarà allestito un Gazebo del Riuso, attivo per tutta la durata della manifestazione, a cura delle Associazioni O2Italia, Comitato dei cittadini contro l’inceneritore del Mela, Comitato Jonico Beni Comuni e Zero Waste Sicilia.
Il Gazebo del Riuso rappresenta un’occasione di sensibilizzazione, per adulti e piccini, sulla necessità della prevenzione e riduzione dei rifiuti e la loro corretta differenziazione. Occasione imperdibile per donare o scambiare oggetti e beni che non si usano più e dei quali si è deciso di disfarsi. I beni donati o scambiati non si trasformeranno in rifiuti, la loro vita si allungherà, con evidenti vantaggi sociali ed ambientali. Nello spazio dedicato al Gazebo del riuso si discuterà e ci si confronterà sulle buone pratiche di riduzione dei rifiuti, sulla raccolta differenziata, sul riciclo, sul compostaggio domestico, sulle alternative alle discariche e agli inceneritori
Fate il passa parola, invitate i vostri amici a partecipare. Vi aspettiamo. Portate i  vostri bambini. Sensibilizziamo i nostri figli con esempi positivi e concreti. Gettare beni ancora utilizzabili nell'immondizia è uno spreco deprecabile. Lo spreco è un nemico da combattere ed il Gazebo del Riuso è sicuramente un esempio fertile per far crescere cittadini consapevoli del valore del no-spreco e del rispetto dell’uomo e dell’ambiente.
@gazebodelriusomilazzo
 

giovedì 11 maggio 2017

Diniego di giustizia, richiesta risarcimento danni allo Stato

Le istanze che avevo indirizzato ai Pubblici Ministeri della Procura della Repubblica di Messina, per sollecitare la riapertura delle indagini ai sensi dell’articolo 414 del codice penale, nei procedimenti archiviati contro i due Sindaci pro tempore del Comune di Santa Teresa di Riva, sono state rigettate “non ravvisandosi”, a giudizio dei magistrati, “i presupposti per la riapertura delle indagini”. 

Purtroppo, devo rilevare che questa decisione appare del tutto scollegata dalla realtà dei fatti e difficilmente condivisibile, sia per ragioni di buon senso, che per ragioni di diritto. Il suo effetto è quello di negare la possibilità di ristabilire un diritto calpestato e di lasciare i cittadini senza una reale tutela contro l’inquinamento acustico, nonostante l’esistenza di una normativa adeguata. Come anticipato nella mia lettera al Presidente della Repubblica e al Ministro della Giustizia, e nel post precedente intitolato vorrei capire …, ho dato seguito alla richiesta di risarcimento danni contro lo Stato. La mia denuncia è stata indirizzata alla Presidenza del Consiglio dei ministri, al Ministro della Giustizia, al Presidente della Repubblica, al Consiglio Superiore della Magistratura e alla Procura Generale presso la Corte di Cassazione. Ho denunciato di essere stato vittima, in ben tre procedimenti penali, di un diniego radicale e ostinato di giustizia, perpetrato: con violazione della legge sostanziale, con mancato esercizio dell’azione penale nonostante l’evidenza degli obblighi previsti dalla normativa vigente; mancata verifica dei fatti, con indagini lacunose e superficiali; provvedimenti non rispondenti ai criteri della logica e del diritto, che hanno di fatto escluso ogni tutela nei confronti del mio nucleo familiare. Spero che questa iniziativa possa portare a una riflessione seria e costruttiva, contribuendo al miglioramento del sistema giudiziario e al rispetto dei diritti fondamentali sanciti dalla nostra Costituzione. Sono fiducioso.”