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Schema Fabbrica dei Materiali |
I cittadini di Pace del Mela con
il 98,47% di “No” hanno sonoramente bocciato l’inceneritore. Ha votato il 54,4%
degli aventi diritto (non era richiesto alcun quorum). Più delle
preoccupazioni legate agli effetti nocivi sulla salute che un impianto di
incenerimento dei rifiuti provocherebbe, andando a sommare le nuove emissioni
alle altre fonti di inquinamento, la valanga di NO è da ascrivere alla
capillare campagna di informazione, condotta dalle varie associazioni del
territorio facenti parte del “comitato referendario” e dall’Amministrazione pacese,
basata su ragioni economiche e di semplice buonsenso. La società civile
dimostra di essere culturalmente molto più avanti della classe politica e di
governo, avendo compreso la necessità di adottare soluzioni sostenibili per l’ambiente,
l’economia e il lavoro.
Il risultato del referendum di
Pace del Mela, che conferma il risultato dei precedenti due referendum tenutisi
il 31 gennaio a San Filippo del Mela e Gualtieri Sicaminò, avrà sicuramente
ricadute sulle altre amministrazioni comunali della valle che non hanno voluto o potuto finora percorrere la strada del referendum
quale mezzo non solo di pressione politica presso le istituzioni regionali e
nazionali, ma anche occasione di confronto e informazione sulle reali
alternative all’incenerimento che ha come punto di forza la raccolta
differenziata porta a porta spinta e il recupero di materia dal rifiuto urbano
residuo (Rur) con appropriati impianti di trattamento meccanico biologico
(Fabbriche dei Materiali).