La motivazione di questa “ nuova”
ordinanza, N. 117 del 4 novembre 2013, è la seguente: “Vista la richiesta di
proroga delle emissioni sonore fino alle ore 02.00, presentata e sottoscritta
da molti titolari di pubblici esercizi il 29/10/2013, protocollo generale n. 15082”. Vi chiederete come mai
quest’esigenza di prolungare le emissioni sonore fino alle due di notte anche
d’inverno? Semplice. Recentemente, i titolari di un esercizio pubblico (un "noto locale”
direbbe De Luca) sono stati sanzionati tre volte dai Vigili Urbani per
l'inosservanza degli orari delle emissioni sonore nel loro locale. I Vigili non
sono quasi mai intervenuti per fermare i rumori o comunque per fare abbassare il
volume a livelli accettabili durante l’orario canonico, come se non fosse
affare loro.
Come mai vi chiederete? Perché i
Vigili non sono mai stati appropriatamente istruiti, non hanno contezza del
clima acustico e idea dei controlli da fare nei locali. Considerano (ancora
oggi, credo) le nostre segnalazioni prive di riscontro. Fortuna, per noi, che
tale convinzione è contraddetta da perizie tecniche. Io non do alcuna colpa ai Vigili.
La colpa è di chi ha la responsabilità del governo locale. "Il pesce puzza dalla
testa" dice il proverbio. De Luca avrebbe voluto risolvere il problema inquinamento acustico acquistando
un fonometro: è passato più di un anno e non s’è visto alcun fonometro
all'orizzonte.
L’insipienza e l’inadeguatezza
dell’amministrazione comunale con i sindaci in testa e la lentezza della Giustizia
ha costretto il mio nucleo familiare, anno dopo anno, a subire gli abusi di “imprenditori” senza scrupoli.
Fortunatamente, il riscontro dell’inosservanza
dell’orario è di facile verifica: basta guardare l’orologio! E, alcuni Vigili
sono intervenuti elevando verbali. Questa solerzia, evidentemente, non è
piaciuta ai gestori del “noto locale” e al loro attuale benefattore. Se
la musica fosse fatta nel rispetto dei limiti di legge, noi non avremmo ragione
di lamentarci di niente, neanche dell’orario.
In questa vicenda, il Sindaco De Luca
si è comportato esattamente come il suo vituperato predecessore. Così, qualcuno
(è facile immaginare chi) ha convinto “…molti titolari di pubblici esercizi…”,
compiacenti, a firmare una petizione per l’estensione dell’orario dei
trattenimenti. In questo modo è difficile poter dimostrare che si tratta di una
proroga ad personam: un abuso da parte del Sindaco. Per provare l’abuso di
potere è necessario dimostrare l’intenzionalità, ovvero, occorre la prova che
il Sindaco abbia intenzionalmente voluto favorire il gestore del “noto locale”
rispetto agli altri locali. In questo De Luca si è dimostrato più furbo del
predecessore, che, inizialmente, autorizzava proroghe mirate di
una o due ore. Poi intuendo cosa poteva rischiare ha emanato una nuova ordinanza
sindacale, a 10 mesi dalla precedente e a pochi giorni dalle elezioni amministrative,
liberalizzando o quasi gli orari di apertura dei locali e quelli dei
trattenimenti musicali. I gestori del “noto locale” si sono serviti di lui per
ottenere ciò che volevano e, poi, l’hanno "trombato" dando il voto
allo “statista” (e noto ballerino di
tarantella).
Gestori “compiacenti” perché a
parte il “noto locale” e forse un'altro che di tanto in tanto organizza
qualche karaoke, quasi nessun locale rimane aperto fino alle due di notte o tiene trattenimenti
musicali. Lo capisce anche un bambino che la richiesta non è spontanea, ma è stata organizzata dai gestori del “noto
locale”, dopo le contestazioni dei Vigili, e la benedizione dello “statista”.
Voi come definireste il
comportamento del Sindaco?
In una segnalazione al
Prefetto, al Comando della locale Stazione dei Carabinieri e al Sindaco stesso
l’ho definito “stravagante”. Il Sindaco “statista” (così si è auto-definito lui
stesso), invece di comminare la chiusura del “noto locale” come prevede
l’ordinanza sindacale nei casi di tre infrazioni accertate, ha gratificato i
gestori prolungando l’orario dei trattenimenti, ben sapendo che questi non
rispettano i limiti e spesso anche le altre disposizioni contenute
nell’ordinanza. E ben sapendo il danno e i rischi per la nostra salute.
Alcuni comportamenti, che io
reputo omissivi, del sindaco De Luca mi hanno indotto a sporgere denunce e a
presentare esposti alla Magistratura. Naturalmente anch’io lo considero innocente
fino a prova contraria. De Luca, come
del resto il suo predecessore, blatera di legalità e di trasparenza, ma non
risponde quando gli si chiede conto e ragione del suo agire. Il che equivale a non assumersi la responsabilità delle decisioni
prese. Forse entrambi i sindaci non saranno chiamati a rispondere penalmente dei loro misfatti, ma questo non li assolve dalla loro responsabilità e
mala fede.
Immagino che molti concittadini
abbiano una opinione sul Sindaco De Luca
differente dalla mia. Naturalmente è del tutto legittimo ogni giudizio ed
opinione.
Per me, uno che agisce come il signor De Luca, qualunque siano le sue capacità
o abilità, non è adatto a fare il sindaco. Manca delle qualità più importanti: prima delle capacità, prima delle competenze, viene
la dedizione ai principi, l’etica, l’ottica di servizio, il senso della
giustizia, il dovere, l’imparzialità. Un sindaco svolge una missione importante
e delicata. Deve avere visione, capacità di ascolto, equilibrio. Deve essere
responsabile. Essere servitore non capopopolo. Un sindaco non può ricorrere a
stratagemmi e manipolazioni, in modo da occultare la verità. Deve essere trasparente.
mancu li cani..non è paese per giovani quando leggo queste cose..
RispondiEliminaAnonimo, forse tu dormi avendo per cuscino un altoparlante.
RispondiElimina... Comunque ti voglio vedere tra qualche anno ... amplifon!
Credo che non tutti i giovani siano incivili ed intolleranti: la libertà di ciascuno di noi finisce dove comincia quella degli altri. Appunto! chi si espande troppo con la propria libertà viene definito incivile, cioè incapace di vivere da cives (cittadino) insieme ad altri simili.
Le leggi sono state fatte per regolare i rapporti tra gli uomini ... altrimenti è la legge della giungla.