e nel comprensorio jonico
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I casonetti stradali vanno eliminati |
Impossibile rispondere a questa
domanda. È come se il problema dei rifiuti fosse stato accantonato dai nostri Amministratori:
evidentemente hanno cose più urgenti cui dedicarsi.
Leggo su organi di stampa che a
Santa Teresa il capogruppo consiliare di “Città Libera” ha chiesto l’immediata
convocazione del Consiglio Comunale per un confronto “…sulle delicate
problematiche sollevate dal gruppo minoranza”. Tra queste "delicate
problematiche" non c’è la gestione dei rifiuti. Mi permetto di suggerire ai Consiglieri
di maggioranza e di minoranza di affrontare anche questo problema, la cui
priorità è dettata dalla Direttiva in materia di Gestione dei Rifiuti in
Sicilia n. 1/2013 emanata dall’Assessorato dell’Energia e dei Servizi di
Pubblica Utilità.
La Direttiva prevede l’attuazione
di determinati passaggi tra cui l’adesione dei singoli comuni alla SRR di
riferimento. Inoltre, prevede
l’eventuale istituzione di aree di raccolta ottimale (ARO) al fine di
consentire una differenziazione dei servizi finalizzata all’efficienza
gestionale in perimetri territoriali infra-ambito per l’erogazione dei servizi
di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti. In altre parole, oggi è possibile, all’interno
dell’ATO (SRR) di riferimento, per i comuni (singolarmente o in forma associata
- mediante convenzione) di procedere alla gestione del servizio.
Per fare ciò i comuni dovranno
presentare un apposito piano di intervento che garantisca la sostenibilità del
servizio e assicurare processi di reclutamento di personale, nello spirito della
salvaguardia dei posti di lavoro.
Oltre all’attuazione della
Direttiva sopracitata è necessario che qualcuno (preferibilmente un esperto del settore) predisponga un nuovo progetto di raccolta
rifiuti (condiviso dai cittadini) in modo che si possa conseguire:
- una gestione diretta e unitaria del servizio di raccolta, smaltimento e trasporto dei rifiuti nei comuni del nostro comprensorio i cui presupposti siano l’efficienza, l’efficacia e l’equilibrio finanziario della gestione;
- il traguardo rifiuti zero.
Questi obiettivi nello specifico si dovrebbero
raggiungere:
- adottando un modello di raccolta differenziata di tipo domiciliare (porta a porta spinto);
- prevedendo la raccolta differenziata della frazione organica;
- escludendo la possibilità di libero conferimento dei rifiuti;
- ripristinando dove possibile le isole ecologiche (centri raccolta rifiuti) – presidiate per il controllo e la misurazione/registrazione dei conferimenti;
- adottando una politica di premi ai comportamenti virtuosi con un riconoscimento economico al momento del calcolo della TARES per l’utenza;
- alimentando la gestione della parte variabile della tariffa rifiuti in modo puntuale, “chi più produce più paga”;
- promuovendo il compostaggio domestico;
- dotando il comprensorio di un idoneo impianto di compostaggio;
- con una effettiva e capillare campagna di comunicazione e informazione ai cittadini e alle famiglie da svolgere precedentemente all’entrata in vigore del nuovo sistema di raccolta, e successivamente;
- con una politica reale (con atti concreti) di prevenzione e riduzione dei rifiuti.
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