venerdì 8 marzo 2013

Gestione rifiuti: a Santa Teresa di Riva …


e nel comprensorio jonico
I casonetti stradali vanno eliminati
Quali soluzioni si prospettano per il  Comune di Santa Teresa e gli altri Comuni del comprensorio?
Impossibile rispondere a questa domanda. È come se il problema dei rifiuti fosse stato accantonato dai nostri Amministratori: evidentemente hanno cose più urgenti cui dedicarsi.
Leggo su organi di stampa che a Santa Teresa il capogruppo consiliare di “Città Libera” ha chiesto l’immediata convocazione del Consiglio Comunale per un confronto “…sulle delicate problematiche sollevate dal gruppo minoranza”. Tra queste "delicate problematiche" non c’è la gestione dei rifiuti. Mi permetto di suggerire ai Consiglieri di maggioranza e di minoranza di affrontare anche questo problema, la cui priorità è dettata dalla Direttiva in materia di Gestione dei Rifiuti in Sicilia n. 1/2013 emanata dall’Assessorato dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità.
La Direttiva prevede l’attuazione di determinati passaggi tra cui l’adesione dei singoli comuni alla SRR di riferimento.  Inoltre, prevede l’eventuale istituzione di aree di raccolta ottimale (ARO) al fine di consentire una differenziazione dei servizi finalizzata all’efficienza gestionale in perimetri territoriali infra-ambito per l’erogazione dei servizi di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti. In altre parole, oggi è possibile, all’interno dell’ATO (SRR) di riferimento, per i comuni (singolarmente o in forma associata - mediante convenzione) di procedere alla gestione del servizio.
Per fare ciò i comuni dovranno presentare un apposito piano di intervento che garantisca la sostenibilità del servizio e assicurare processi di reclutamento di personale, nello spirito della salvaguardia dei posti di lavoro.

Oltre all’attuazione della Direttiva sopracitata è necessario che qualcuno (preferibilmente un esperto del settore) predisponga un nuovo progetto di raccolta rifiuti (condiviso dai cittadini) in modo che si possa conseguire:
  1.  una gestione diretta e unitaria del servizio di raccolta, smaltimento e trasporto dei rifiuti nei comuni del nostro comprensorio i cui presupposti siano l’efficienza, l’efficacia e l’equilibrio finanziario della gestione;
  2.  il traguardo rifiuti zero.
Questi obiettivi nello specifico si dovrebbero raggiungere:
  • adottando un modello di raccolta differenziata di tipo domiciliare (porta a porta spinto); 
  •  prevedendo la raccolta differenziata della frazione organica;
  • escludendo la possibilità di libero conferimento dei rifiuti;
  • ripristinando dove possibile le isole ecologiche (centri raccolta rifiuti) – presidiate per il controllo e la misurazione/registrazione dei conferimenti;
  • adottando una politica di premi ai comportamenti virtuosi con un riconoscimento economico al momento del calcolo della TARES per l’utenza;
  • alimentando la gestione della parte variabile della tariffa rifiuti in modo puntuale, “chi più produce più paga”;
  • promuovendo il compostaggio domestico;
  • dotando il comprensorio di un idoneo impianto di compostaggio;
  • con una effettiva e capillare campagna di comunicazione e informazione ai cittadini e alle famiglie da svolgere precedentemente all’entrata in vigore del nuovo sistema di raccolta, e successivamente;
  • con una politica reale (con atti concreti) di prevenzione e riduzione dei rifiuti.

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