Il sindaco uscente, Alberto Morabito, ha paura di perdere le elezioni e continua con le bassezze che sembrano essere parte
del suo DNA. Durante la presentazione della sua lista ha detto: “Non è un
elezione dove si può andare tranquillamente a votare gratificando questo o quel
candidato. Ci sono in gioco, c’è in gioco il futuro di Santa Teresa, il futuro
dei nostri giovani e quindi invito tutti ad essere seri coerenti e ad
impegnarsi”. Pertanto, l’inguaribile democratico sta cercando con tutti i
mezzi più o meno leciti di accaparrare voti. Scambia
voti con favori. Niente di illegale, almeno a prima vista, solo frutto di clientelismo politico,
almeno a prima vista. E, non se ne vergogna il paladino della legalità e dell’onestà,
che ha paragonato la sua coalizione alla “… Costa
Concordia messa su di un fianco e governata da un capitano che aveva perso il
senso dell’onore o il senso della responsabilità” .
Prima gratificava i “furbetti del
concertino” con estensioni dell’orario dei trattenimenti sino alla mezzanotte
(orario di chiusura dei locali nel periodo invernale) mentre la precedente ordinanza prevedeva le 22:30 come termine. Poi, quando ha visto che
il locale rimaneva aperto fino alle due o tre di notte, contravvenendo ai
regolamenti comunali, e che a causa delle mie denunce i Vigili erano costretti a elevare multe, ha provato a favorire ulteriormente i “furbetti del
concertino” elargendo autorizzazioni di
protrazione dell’orario di chiusura del locale fino alle due di notte, senza che ne sussistessero le
condizioni. Quando ha scoperto che non poteva e ha capito che lo avrei
denunciato per questo, il “furbetto del municipio” - o chi per lui, visto che
non ha leadership né iniziativa - ha aguzzato
l’ingegno e ha pensato bene di tagliare la testa al toro, partorendo, a quattro giorni
dall’elezione, una nuova Ordinanza Sindacale (
N. 41 del 02-05-2012)
ad
personam, che revoca la precedente ordinanze (la
n. 80 del 24/06/1993 che
regolava e disciplinava gli orari dei pubblici esercizi, la
n. 67
del 09/06/2011 di conferma dell’ordinanza
n. 80/1993 e la
n. 74 del
22/06/2011 che disciplinava lo svolgimento di piccoli intrattenimenti musicali).
Ciò che andava bene ed era stato
regolamentato meno di un anno fa, adesso non va più bene. L’inguaribile democratico ha
cambiato le regole, a 4 giorni dalle
elezioni.
Come mai tutta questa fretta,
mister trasparenza? Ce la può spiegare? Abbia il coraggio almeno una volta di
parlare chiaro e non si comporti da sindaco farisaico.
Nella nuova ordinanza ha scritto:
“Considerato che
è intendimento dell’Amministrazione Comunale venire incontro alle richieste dei
titolari degli esercizi di “Tipo A” (Ristoranti, trattorie, tavole calde,
pizzerie, birrerie, ed esercizi similari e “Tipo B” (Bar, Caffè, Gelaterie,
Pasticcerie ed esercizi similari) che richiedono di posticipare la chiusura dei
locali alle ore 3:00;”
“Ritenuto di dover
modificare l’Ordinanza n°80/1993, 67/2011 e 74 del 22.06.2011 per gli esercizi
di “Tipo A e B al fine di incentivare le attività pubbliche e dare la
possibilità ai giovani di poter usufruire dei servizi offerti dai gestori dei
locali e, al contempo, evitare che gli stessi si spostino nei centri limitrofi
con tutti i rischi che ne derivano;”.
Da non credere. Sono rimasto
basito a leggere queste motivazioni.
In tutta sincerità, non so se un
Sindaco possa emanare ordinanze che non abbiano una ragione di urgenza a pochi giorni dalle elezioni. Dubito anche che abbia valutato tutto quello che doveva
valutare prima di prendere questa decisione. Nel
dubbio, lo denuncerò. Perché, anche se ha questo potere e ammesso che lo abbia
esercitato lecitamente, le ragioni per cui l’ha fatto non sono certo commendevoli. Il comportamento tenuto
dall’inguaribile democratico e dai
suoi amichetti, “i furbetti del concertino”, in tutta questa vicenda - da giugno
2010 ad oggi - appare ai miei occhi da associazione di tipo mafioso.
L’associazione è di tipo mafioso quando
coloro che ne fanno parte si avvalgono della forza di intimidazione del vincolo
associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva per
commettere delitti, per acquisire in modo diretto o indiretto la gestione o
comunque il controllo di attività economiche, di concessioni, di
autorizzazioni, appalti e servizi pubblici o per realizzare profitti o vantaggi
ingiusti per sé o per gli altri . Avevo pronta la denuncia per abuso di
potere e non farò molta fatica a chiedere anche che venga indagato per voto di
scambio. Il voto di scambio è un reato ai sensi dell’art.416-ter del Codice
penale. Sarà la Magistratura a decidere se sussistono i presupposti per
indagarlo anche per questo reato. Visti i precedenti (già
segnalati alla Magistratura), io penso che i presupposti ci siano. Non sono un
esperto di diritto. Io faccio il mio dovere di cittadino: segnalo. E provo a
difendere la quiete pubblica e, in modo particolare, la mia salute e quella dei miei familiari, visto che ho la “fortuna”
di abitare accanto ai destinatari che beneficeranno dell’ordinanza, i “furbetti
del concertino”. Siamo anche noi cittadini per bene (mi permetto di dirlo) che non hanno mai
trasgredito alcuna legge o regola, eccetto in un’unica occasione in cui mia madre,
esasperata dal forte disturbo che ha spezzato il suo equilibrio psico-fisico,
ha gettato mezza secchia d’acqua verso il locale senza riuscire a bagnare
nessuno. Anche noi abbiamo avanzato delle richieste specifiche per evitare di
essere danneggiati. Abbiamo diritto a vedere tutelata la nostra salute, come
prescrive la Costituzione. Noi (io e i miei familiari) non siamo contro
la musica e il divertimento dei giovani, ma questi vanno effettuati in luoghi
appositamente predisposti o opportunamente sonorizzati. Non è neanche un
problema per noi la chiusura posticipata dei locali a patto che ciò non comporti alcun tipo di disturbo. Purtroppo la nostra esperienza diretta ci dice che
questo sarà quasi certamente impossibile. E, questo lo sa bene anche l’inguaribile democratico, alias il
farisaico, alias il furbetto del municipio, alias il paladino della libertà e
della legalità, alias mister trasparenza, alias l’ex sindaco, alias lo Schettino di Santa Teresa.